. I. Genealogia. - 1. Origine del tipo. - "Arlecchino" non è già, come si crede comunemente, un nome generico e originario d'un tipo comico fondamentale, bensì uno dei tanti non originarî nomi specifici [...] nella Italia settentrionale, o, come si diceva, in Lombardia, il secondo zani si chiamò variamente coi diminutivi di Trivellino, Truffaldino, Traccagnino, Guazzetto, Bagattino, Frittellino, Burattino, e via continuando nei sinonimi, un lungo elenco ...
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ONOMASTICA (dal gr. ὀνομαστικὴ [τέχνη]; fr. onomastique, anthroponymie; sp. onomástica; ted. Namenkunde; ingl. onomatology)
Bruno MIGLIORINI
Il nome di onomastica è stato talora adoperato per indicare [...] note tipiche hanno servito di spunto al soprannome. A moltiplicare la varietà dei cognomi sono valsi i suffissi diminutivi, aumentativi, spregiativi.
La cristallizzazione di questi varî aggiunti in cognomi è avvenuta in tempi diversi secondo le varie ...
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. Il gruppo delle lingue camitiche è uno dei più importanti dell'Africa, estendendosi per circa la quinta parte di essa, almeno se si ammettono le inclusioni che molti glottologi vi fanno. E diffuso, [...] con suffissi, anche di quattro tipi di formazione con prefissi, per indicare le persone, le cose, gli accrescitivi e i diminutivi, ecc.): la maggior parte dei glottologi tende a ravvisare nel ful la più arcaica forma del camitico, prossima al bantu ...
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giovane
Antonio Lanci
Usato con particolare frequenza nella Vita Nuova, questo termine ricorre, in senso proprio, in tutte le opere volgari di D., con valore di aggettivo o di sostantivo, di genere [...] tecnica dantesca della personificazione, vale " cominciato da poco " (Chimenz), " quia tunc annus videtur reiuvenescere " (Benvenuto).
I diminutivi giovanella (in rima con damigella) e giovanzella (gallicismo, in rima con donzella), in Fiore CXLVI 2 ...
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L’espressione baby talk (prestito composto da baby «bambino piccolo» e talk «parlata», attestato in inglese dal 1836) designa il modo di rivolgersi a bambini in tenera età da parte degli adulti che si [...] quetto «questo», pangere «piangere», cappa «scarpa», elicotto «elicottero»);
(c) Livello morfosintattico:
(i) diffusa presenza di suffissi diminutivi coi nomi (acquina, cagnolino, lattuccio, orsettino) e, in Toscana, desinenza -i per nomi masch. sing ...
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POSSESSIVI, AGGETTIVI E PRONOMI
Gli aggettivi e i pronomi possessivi svolgono principalmente due funzioni:
– attraverso la ➔radice, precisano il possessore, cioè la persona a cui appartengono gli elementi [...] usa invece l’articolo determinativo prima dell’aggettivo possessivo quando i nomi di parentela sono usati con suffissi ➔diminutivi o ➔vezzeggiativi oppure in presenza di ulteriori specificazioni
Il mio paparino
La mia sorellina
Il mio fratello più ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] a sostituire parole brevi con altre più ‘corpose’ (per es., bucca in luogo di ōs ecc.); la diffusione dei diminutivi (agnellus ecc.), dei verbi iterativi e intensivi (cantare, iactare ecc.); il prevalere di voci più espressive e popolari (caballus ...
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Popolazione, distinta per linguaggio dai vicini Castigliani e Francesi, che occupa l'angolo NE. della Spagna, cioè la provincia di Guipúzcoa, quasi tutta quella di Biscaglia (Vizcaya), la porzione settentrionale [...] : h, per es. guip. e-go: fr. e-ho "macinare".
I fenomeni di palatalizzazione non sono rari. Nella formazione dei diminutivi molte consonanti possono essere mouillées. Cfr. guip. zakur: dim. chakur (cioè sakur, čakur) "cane".
Infine si noti che molte ...
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GENERE (dal lat. genus, -eris; fr. genre; sp. género; ted. Genus, Geschlecht; ingl. gender)
Giacomo DEVOTO
Categoria grammaticale propria del nome (v. nome; morfologia) di origine non astratta come quella [...] di sesso diverso, e conducono a sconcordanze fra il sesso e il genere come essa (la guardia) proibisce. I diminutivi tedeschi sono neutri, anche applicati a concetti, inscindibili dalla nozione, logica e affettiva, del genere naturale, come Fräulein ...
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latino
Bruno Basile
Giorgio Brugnoli
In funzione sostantivale o aggettivale, la voce ricorre con alta frequenza (specie nel Convivio) e con interessanti variazioni di significato.
Il riferimento alla [...] dell'autenticità delle Egloghe. Mettendo infatti a confronto le analisi statistiche degli usi dei grecismi, dei composti e dei diminutivi da una parte nelle due Egloghe attribuite a D. e dall'altra nel carmen e nell'Egloga attribuita a Giovanni ...
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diminutivo
agg. e s. m. [dal lat. tardo deminutivus]. – Propr., atto a diminuire, che vale a diminuire. In grammatica, forma d. (o più comunem. diminutivo s. m.), derivazione morfologica di un nome che serve a indicare una diminuzione quantitativa,...