La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] è un'applicazione da unospaziovettoriale X in ℝ, e X* è lo spazio duale di X, allora la mappa duale f * : X* → ℝ si definisce come f * (x*)=supx∈X[〈 x; x* >−f (x)]. Questa mappa estende la trasformata di Legendre al caso didimensione infinita e ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La fisica della materia condensata
Spencer R. Weart
La fisica della materia condensata
Dopo la fine della Seconda guerra mondiale un certo numero [...] di campioni didimensioni microscopiche: la purezza era richiesta anche nella produzione di lingotti di materiale didimensioni costruzione geometrica in unospaziovettoriale astratto di una superficie associata a un valore di energia costante, che ...
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Ordinare il mondo
Paolo Zellini
La matematica intesa come una razionalizzazione dell’esperienza, secondo la concezione del filosofo e matematico italiano Federigo Enriques (1871-1946), ha sempre cercato [...] unospaziodi Hilbert V in modo che sia a(u, v)=F(v) per ogni v in V, dove a indica una forma bilineare che soddisfa determinate condizioni. Il metodo di Galerkin (1915) consiste nel ricondurre questo problema a una famiglia di problemi didimensione ...
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Yacht design
Andrea Vallicelli
Gli yacht sono prodotti molto differenziati per dimensione, natura tecnica e formale. Se da una parte sono assimilabili ad architetture, in quanto artefatti abitabili, [...] microcosmo in cui si creano particolari condizioni prossemiche. Le dimensioni degli ambienti e dei componenti d’arredo sono sensibilmente ridotte rispetto alle misure tipiche diunospazio architettonico, e le relazioni avvengono spesso con distanze ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
L’amministrazione degli antichi Stati
Luca Mannori
‘Cultura giuridica’, ‘amministrazione’, ‘antichi Stati’. Nulla di più naturale, per il lettore che si veda proposta una triangolazione del genere, [...] d’essere nel mantenere l’equilibrio interno diunospazio affollatissimo e ricco di attriti, senza proporsi però in alcun modo l’obiettivo di mutarne la natura.
Comunque, lo Stato regionale aveva sviluppato di buon’ora anche in Italia una vocazione ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. L'analisi numerica
Paolo Zellini
L'analisi numerica
L'analisi numerica moderna comincia a delinearsi verso la metà del XX sec., con le prime [...] una iterazione xi+1=Gxi, dove G è un operatore che associa elementi diunospazio metrico X a elementi dello stesso spazio. Se con ∥x−y∥ si indica la distanza tra due elementi x e y di X e se ∥Gx−Gy∥≤λ∥x−y∥, con λ reale e 0〈λ〈1, G si chiama operatore ...
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L'Ottocento: matematica. Geometria superiore
David E. Rowe
Geometria superiore
Per gran parte del XIX sec., i matematici non ebbero un'idea ben definita del campo di ricerca che è possibile chiamare [...] nella concezione kantiana diunospazio fisico essenzialmente euclideo, la nascita di molte idee geometriche innovative contribuì, negli ultimi decenni del secolo, all'affermarsi del concetto generale dispazio a più dimensioni. Divenendo in seguito ...
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trasformazione lineare
trasformazione lineare in algebra lineare, altra locuzione per → applicazione lineare, cioè applicazione ƒ tra due spazivettoriali V e W su un campo K tale che per ogni coppia [...] ; se W coincide con V è un automorfismo. Se V è unospaziovettorialedidimensione finita n, se {e1, …, en} è una sua base, se (x1, …, xn) sono le coordinate di un arbitrario vettore x di V e (y1, …, yn) sono le coordinate del vettore y = ƒ ...
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forma hermitiana
forma hermitiana applicazione a partire dalla quale è possibile introdurre concetti di natura metrica in unospaziovettoriale complesso, analogamente a come, a partire dalle forme bilineari [...] unospaziovettoriale complesso V è un’applicazione φ: V × V → V tale che:
dove v, w e z sono arbitrari vettori di reale. Supposto V didimensione finita, fissata una base {e1, ..., en} di V e indicati con x e y le coordinate di due vettori v e ...
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nullita
nullità [Der. del lat. nullitas -atis, da nullus "nessuno"] [LSF] L'essere nullo; raro nel signif. di annullarsi. ◆ [ALG] N. di una trasformazione lineare: è la dimensionalità del nucleo (←) [...] precis., se A si pensa come matrice di una trasformazione lineare T tra unospaziovettoriale V e unospaziovettoriale W, l'uno e l'altro didimensione n, la n. di A rappresenta la dimensione del sottospazio di V ai vettori del quale corrisponde il ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...