I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] fonomorfologiche e lessicali (in primo luogo, il tipico esito dialettale ligure di pl- latino e provenzale in /ʧ/ – reso col digramma ‹ch› –, tipo chu per «più»; e poi le uscite in -ao, -ò, -ei, -ì, che, collocate in rima, individuano ...
Leggi Tutto
A Francesco d’Assisi (1181 o 1182 - 1226), fondatore dell’Ordine dei Minori, santo, e protagonista di un rinnovamento spirituale fondamentale nella storia della cristianità, le fonti attribuiscono numerosi [...] in nol «non gli (a loro)» e serviateli (con clitico in funzione di dativo); innovativo infine anche il digramma ‹cq› (altrimenti sempre ‹q›) per rappresentare il rafforzamento fonosintattico (➔ fonetica sintattica) in a.cquelli.
A livello fonetico ...
Leggi Tutto
Un rimario è un lemmario ordinato in base alla vocale tonica di ogni vocabolo e ai suoni che la seguono (➔ rima). Nei rimari moderni le parole sono raccolte in gruppi così costruiti e ordinati al loro [...] in questo tipo di dizionari, l’opera è arricchita da tre indici delle terminazioni (per ultimo monogramma, ultimo digramma e ultimo trigramma), con l’indicazione delle rispettive frequenze percentuali. In Ratti et al. (1988) sono elencate le ...
Leggi Tutto
digramma
s. m. [comp. di di-2 e del gr. γράμμα «lettera dell’alfabeto»] (pl. -i). – Sequenza di due lettere assunta a indicare un solo fonema per ogni posizione di esso nel contesto di lingua o soltanto per alcune posizioni. Così, per es.,...
n, N
(ènne) s. f. o m. – Tredicesima lettera dell’alfabeto latino, il cui valore fonetico è in tutte le lingue quello di consonante nasale. A differenza però della lettera m, che rappresenta costantemente il suono della nasale bilabiale, l’n...