Famiglia nobile ungherese, elevata alla dignitàcomitale nel 1712. Creatore della sua potenza fu Sándor (1669-1743), che si unì a F. Rákóczi (1703-11) contro Vienna, e concluse infine la pace di Szatmár. [...] Alajos, diplomatico (Vienna 1825 - Tótmegyer 1889), rappresentò l'Austria alla conferenza di Zurigo (1860), fu quindi ambasciatore a Berlino e a Londra. Altri esponenti della famiglia sono Gyula (v.) e ...
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Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito [...] anni, prestando importanti servigi diplomatici (tra l'altro presso l'imperatore Carlo IV di Boemia, che lo elevò alla dignitàcomitale) e difendendo la politica viscontea, malgrado le concordi critiche e l'addolorato stupore degli amici. Nonostante l ...
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Antica famiglia nobile ungherese; si distinse sin dal sec. 17º e fu insignita della dignitàcomitale nel 1697. Principali membri furono: György (Szécsény 1592 - Nagyszombat 1695), arcivescovo di Kalocsa [...] e poi di Esztergom, che fondò le fortune della famiglia elevando anche la vita religiosa del paese; Pál (1642-1710), arcivescovo di Kalocsa, sfortunato mediatore della pace fra la dinastia e Francesco ...
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Statista piemontese (Torino 1701 - ivi 1784); noto giureconsulto e funzionario sotto Carlo Emanuele III di Savoia, scoppiata la guerra di successione austriaca, come 1º segretario della Guerra (1742) fu [...] deve il colpo di mano che liberò Alessandria e sottrasse la monarchia sabauda alla minaccia dei Borboni. Ricompensato con la dignitàcomitale, nel 1750 fu ministro di stato. Operosissimo in tutti gli uffici che occupò, curò l'escavazione del porto di ...
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CARLI, Gian Rinaldo
Elio Apih
Nacque a Capodistria, l'11 apr. 1720, primogenito del conte Rinaldo e di Cecilia Imberti. La famiglia Carli, di modesta nobiltà provinciale, forse oriunda dall'Italia centrale, [...] iscritta nel Registro dei nobili di Capodistria sin dal 1431, doveva la dignitàcomitale a un prozio del C., che l'aveva conseguita nel 1716. A Gian Rinaldo seguirono tre fratelli e due sorelle.
Educato in casa sino agli undici anni, continuò ...
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CASTIGLIONI (Castellioneus, de Castilliono, de Castillione, de Castiglione), Cristoforo
Paolo Mari
Nacque in nobile e potente famiglia a Milano nel 1345, da Francesco e da Barbara di Guglielmo Birago. [...] fama dell'università pavese, fra cui Pietro Besozzi e Signorino degli Omodei. Abbandonata però Torino, dopo aver ricevuto la dignitàcomitale dall'imperatore Sigismondo, (Arch. Stato Milano, reg. Panigarola, n. 2, pp. 558-561), il C. si recò a Parma ...
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DELLA ROCCA, Sinucello (detto Giudice di Cinarca)
Jean-A. Cancellieri
Nacque, secondo il cronista del sec. XV Giovanni Della Grossa, - la cui opera storica costituisce la fonte locale di gran lunga più [...] l'insegna dell'autorità politica eminente nella Corsica medievale, designata da altri testi del basso Medioevo come la dignità "comitale", carica formalmente elettiva, trasmessa per acclamazione popolare e originale per più di un aspetto nell'Europa ...
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LAMPUGNANI, Oldrado
Francesca M. Vaglienti
Figlio del giureconsulto Uberto e di Giovanna Omodei, nacque probabilmente intorno al 1380 a Pavia, in parrocchia S. Colombano. Contrariamente a quanto affermato [...] nominati da Francesco Sforza all'atto del suo insediamento: vi era ricordato come condottiero e gli fu concessa la dignitàcomitale. Nel 1451 era oratore a Bologna, quando in dicembre gli giunse l'ordine ducale di assumere, non appena conclusa ...
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EDLING, Rodolfo Giuseppe
Silvano Cavazza
Nacque a Gorizia, primo dei cinque figli di Giacomo e di Elisabetta dei conti Cobenzl; fu battezzato il 1° ag. 1723.
La famiglia, di lontana origine sveva, apparteneva [...] XVI; ripetutamente distintasi al servizio dei sovrani asburgici, nel 1697 fu elevata dall'imperatore Leopoldo I alla dignitàcomitale.
Compiuti i primi studi nel collegio gesuitico di Gorizia, l'E. fu presto indirizzato alla carriera ecclesiastica ...
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CAETANI, Nicola
Paola Supino Martini
Primogenito di Roffredo (III) conte di Fondi e della seconda moglie Giovanna dell'Aquila, èricordato in un documento del 20 giugno del 1324 come ancora minorenne. [...] l'obbedienza. Cola faceva citare il C. inutilmente in pubblico parlamento alla fine di luglio, poi lo dichiarò decaduto dalla dignitàcomitale, lo condannò a morte e alla confisca dei beni. L'esercito che Cola preparava contro il C. avrebbe dovuto ...
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insegna
inségna s. f. [lat. insĭgnia, pl. del sost. neutro insigne «segno, insegna», comp. di in-1 e signum «segno»]. – 1. In genere, qualsiasi segno o contrassegno visibile, che sia distintivo di una determinata condizione o serva ad altri...
corona
coróna s. f. [lat. corōna, dal gr. κορώνη]. – 1. Ornamento del capo a forma circolare, di metallo prezioso per lo più con gemme incastonate, oppure, spec. in origine, di fiori, di fronde (lauro, quercia, olivo), spesso offerto con speciale...