(fr. Dijon) Città della Francia orientale (151.504 ab. nel 2006), capoluogo del dipartimento della Costa d’Oro, posta alle falde orientali delle alture della Costa d’Oro e al margine di una fertile pianura, a 274 m s.l.m. Fin dall’antichità deve la sua fortuna alla posizione nel punto di passaggio fra la valle della Saona (cioè il bacino mediterraneo) e il bacino di Parigi (la Manica). La sua importanza ...
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DIGIONE (Divio)
Red.
Città della Francia orientale (Costa d'Oro) alla confluenza dei fiumi Ouche e Suzon, fino dall'antichità centro importante di passaggio tra il bacino mediterraneo e la regione della [...] Manica. Nota in età gallo-romana col nome di Divio venne fortificata dall'imperatore Aureliano.
Musei. - Il Museo Archeologico è sistemato nell'ampio dormitorio, poi refettorio, della scomparsa abbazia ...
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Scultore (Digione 1784 - Parigi 1855). Completò la sua formazione a Parigi con P. Cartellier; ottenne il Prix de Rome (1812) ma, per ragioni politiche, andò in esilio a Bruxelles (1812-26). A Parigi, espose [...] . Il suo credo politico trovò intensa espressione in Napoleone che si desta alla gloria (1845-47, parc Noisot, Fixin, presso Digione) e nel Maresciallo Ney (1852-53, Parigi, Osservatorio) mentre il ritorno a un certo classicismo è evidente nell'Ebe ...
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Scultore (Digione 1754 - Parigi 1838) allievo di F. Devosge a Digione, si recò (1780) a Parigi e poi, vincitore del Prix, a Roma (1782-86), dove si dedicò allo studio dell'arte classica. Eseguì statue [...] e bassorilievi tra cui, a Parigi, quelli dell'Arc du Carrousel e della facciata del palazzo del Lussemburgo ...
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Pittore (Vercelli 18o7 - Digione 1867); allievo di A. Devéria, partecipò ardentemente al movimento romantico: onde la difesa delle sue opere, in realtà povere di qualità pittoriche, da parte di V. Hugo, [...] A. de Musset, Th. Gautier. Dal 1860 insegnò nella scuola di Belle Arti di Digione. Opere nei musei di Montpellier, Rouen, Tolosa. ...
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Pittore e incisore francese (Digione 1837 - Watford, Londra, 1911), allievo di Lecoq de Boisbaudran, fu attratto ben presto nell'orbita di G. Courbet; nel 1863, rifiutato dal Salon ufficiale insieme con [...] e litografo, larga influenza, affidandosi essenzialmente al segno lineare, e prediligendo temi di un'intensa spiritualità (Ex voto, Digione, Musée des beaux-arts), talvolta venati di fantasie funebri o grottesche. Incise anche ritratti, e negli anni ...
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Pittore (Digione 1710 circa - Parigi forse 1803); con J. Lajoue, J. Pillement e altri, si distinse per un gusto non accademico della natura, influenzando non poco la scuola di Barbizon. Prima di stabilirsi [...] definitivamente a Parigi, fu in Italia e in Inghilterra ...
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Disegnatore e acquafortista (Digione 1740 - Beaulieu, presso Melun, 1808). È uno dei più notevoli illustratori francesi di libri del sec. 18º (vignette per i Romans et contes di Voltaire, per le opere [...] di Pope, Rousseau, Le Sage, Prévost, ecc.) ...
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Scultore (Digione 1806 - Laval 1882). Lavorò secondo la tradizione accademica classicheggiante. Nel 1863 divenne prof. all'École des beaux-arts di Parigi. Eseguì sculture decorative per l'Opéra, per il [...] palazzo di Giustizia, per la Gare du Nord ...
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Pittore e incisore francese (Digione 1863 - Livry-Gargan, Seine-et-Oise, 1951). Subì l'influsso di F. Rops, presso il quale si perfezionò nelle tecniche dell'incisione. Prediligendo temi della Parigi notturna, [...] eseguì acqueforti, litografie, illustrazioni, ecc.; collaborò a Le courrier français, Gil Blas, Cocorico, ecc ...
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ospitaliero
ospitalièro (o ospitalière) agg. [der. di ospitale2]. – Lo stesso che ospedaliero, come denominazione di congregazioni e ordini religiosi, anche sost.: Ospitaliere di Nostra Signora della carità, istituto fondato a Digione verso...