Giurista (Lucenay, Borbonese, 1250 circa - Parigi 1308); con Iacopo da Révigny, di cui fu discepolo, rinnovò la scienza civilistica, introducendo il metodo dialettico, mutuato dalla Scolastica. Insegnò [...] Orléans. Fu vescovo di Auxerre (1306) poi, cancelliere di Francia, si occupò a Parigi della pubblica amministrazione. Lasciò commentarî al Digesto, al Codice e alle Istituzioni. Fu suo discepolo Cino da Pistoia, che importò il nuovo metodo in Italia. ...
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BARTOLI, Bartolomeo de'
Gianfranco Orlandelli
La prima notizia sulla vita del B., amanuense bolognese, ci deriva dalla registrazione di un contratto privato effettuata all'Ufficio dei Memoriali del [...] libro a Bologna,n. 358): per esso il B. si impegna, col consenso e alla presenza del padre, di trascrivere un Digesto Vecchio per Nicola Allegri, libraio bolognese. Il documento - dato che il consenso e la presenza patema indica che si tratta di una ...
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Giurista e letterato (Napoli 1649 - ivi 1717); colto nelle scienze esatte, nella filologia, nella storia, nella medicina, seguace, nel campo del diritto, della scuola cuiaciana. Fu prof. di diritto civile [...] maestro di P. Giannone e dapprima avversario, poi amico e ammiratore, di G. B. Vico. Oltre a un Commentario, a numerosi titoli del Digesto (raccolta di suoi corsi di lezioni curata dal Giannone, 2 voll. 1719-20) e al volume, anch'esso postumo, In IV ...
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Umanista (Lodi 1407 - Roma 1458). Compì studî classici a Milano e di giurisprudenza a Pavia. Nel 1436 si recò a Roma, dove fu prima abbreviatore, poi datario e canonico di S. Pietro. Ha lasciato molti [...] editi i principali sono: Liber de significatione verborum in iure civili (1433; pubbl. 1477) in cui spiega molti termini del Digesto; De rebus antiquis memorabilibus basilicae S. Petri Romae (comp. fra il 1455 e il 1457), importante primo studio di ...
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Parte di un’opera letteraria pervenutaci mutila. In seguito alle perdite di codici antichi, di molte opere dell’antichità greca e romana non restano che frammenti. Molti sono stati riuniti in raccolte, [...] der griechischen Historiker di F. Jacoby (1925); Oratorum et rhetorum Graecorum fragmenta di K. Jander (1913) ecc.
I romanisti moderni chiamano f. i singoli passi di cui si compone il Digesto (in tutto 9142, estratti dalle opere di 39 giuristi). ...
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Umanista francese (Muret, Limoges, 1526 - Roma 1585). Trascorse la sua vita nell'insegnamento, prima in Francia dove nel 1547, a Bordeaux, ebbe come allievo Montaigne, poi (dal 1554) in Italia: dapprima [...] classici, diede prova di alto acume filologico (Variae lectiones, commentarî su Cicerone, Orazio, Tacito, Platone, Aristotele, il Digesto, ecc.); fu autore di versi latini d'ispirazione oraziana (Iuvenilia, 1552), di Hymni sacri, di Epistolae, di ...
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LEOSTELLO, Giampietro
Roberto Ruini
Nacque a Volterra, probabilmente poco dopo la metà del XV secolo, da una famiglia di censo non modesto che dal 1432 aveva assunto il cognome Leostello (o Leostelli) [...] posizioni simili a quelle paterne.
Nell'anno accademico 1473-74 si trovava presso lo Studio pisano a seguire le lezioni sul Digesto di Baldo Bartolini.
Dal 1474 sembra non trovarsi più a Volterra. Di certo, come dichiara egli stesso, il 20 ott. 1476 ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] caso non comune, ma neppure straordinario, quello che Bartolo, il grande Bartolo di Sassoferrato, rispondeva, nei Commentaria in primam Digesti Veteris partem[41]a chi voleva sapere se insomma la donazione di Costantino fosse valida o no. Dopo aver ...
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PISANI, Ugolino
Paolo Viti
PISANI, Ugolino. – Nacque a Parma, tra il 1405 e il 1410; non si hanno notizie specifiche sul padre, Gerardo, né sulla sua prima formazione culturale.
Dovette passare ben [...] di inserimento presso le corti italiane e straniere.
Fra il 1437 e il 1438 all’Università di Bologna lesse de sero il Digesto nuovo, ma si trasferì poi, probabilmente nel 1440, presso Alfonso d’Aragona, non ancora re di Napoli, e forse frequentò le ...
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MANZINI, Giovanni
Paolo Falzone
Nacque da Paoluccio intorno al 1362 a Motta, piccolo borgo della Lunigiana poco distante da Fivizzano.
Una trentina di sue lettere (Biblioteca apostolica Vaticana, Vat. [...] durante i quali si dedicò controvoglia, e senza i successi sperati dal padre, allo studio del codice e del digesto, con la penosa sensazione, confessata al parmense Giovanni Bellardi in una lettera dell'aprile 1388, di fare qualcosa di profondamente ...
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digesto1
digèsto1 part. pass. e agg. [dal lat. digestus, part. pass. di digerĕre: v. digerire], ant. – Digerito: già aveva d. il beveraggio (Boccaccio). Anche con altri sensi del verbo: ben considerato, ben ponderato, ordinato e sim. Con sign....