Giurista (sec. 15º), commentò il Digesto e il Codice. Di lui si ricordano soprattutto: Matutinae iuris lecturae e Commentaria in Codices. ...
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autorità Fondamento di legittimità del potere in generale. Nel Digesto (533) di Giustiniano, fonte di autentica a. è solo Dio, garante della giustizia. L’elaborazione del concetto moderno e laico di a., [...] privo di implicazioni di ordine naturale o divino, si ha a partire dal 16° sec. con la nascita degli Stati nazionali. Nel Leviatano (1651), T. Hobbes concepisce l’a. come l’insieme delle prerogative sociali ...
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VIVIANO
Edoardo Volterra
. Giureconsulto romano, ricordato in varî frammenti del Digesto, in special modo da Ulpiano e Paolo. Secondo l'ipotesi del Viertel sembra che sia vissuto dopo Cassio e prima [...] di Ottaveno (quest'ultimo, anteriore al 128 d. C.).
Da quanto possiamo dedurre dalle citazioni dei giuristi nel Digesto, V. avrebbe composto commenti all'editto del pretore e all'editto degli edili. Alcuni studiosi (A. Pernice) ritengono che Ulpiano ...
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Giurista romano della decadenza, rappresentato nel Digesto da squarci attinti a tre diversi opuscoli: De muneribus civilibus, De officio praetoris, De testibus: uno di tali squarci si trova anche, in traduzione [...] Lido De magistratibus (1, 14), sotto il nome abbreviato di Αὐρήλλιος ὁ νομικός. Nella inscriptio di un frammento del Digesto A. C. è detto magister libellorum: sembra lo sia stato sotto Costantino, al quale apparterrebbe la costituzione, ivi citata ...
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Giurista bizantino (sec. 6º), prof. alla scuola di Berito. Collaborò alla compilazione del Digesto nella commissione scelta da Triboniano per ordine di Giustiniano nel 530, e nel 534 alla nuova edizione [...] del Codice e anche alla redazione delle Istituzioni. Compilò inoltre, dopo il 542, un indice del Digesto, del quale ci sono rimasti frammenti. ...
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Giurista bizantino (sec. 6º d. C.), contemporaneo di Giustiniano, autore di un commentario al Digesto (ὁ ἴνδιξ), che è il più ampio di tutti, nel quale sono utilizzati commentarî più antichi e anche quello [...] di Teofilo. Si hanno di lui frammenti di un commentario al Codice, che si trovano anche nell'appendice dell'Ecloga di Leone l'Isaurico ...
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Giurista bolognese (m. Bologna 1519). Lettore nell'univ. di Bologna. Scrisse commenti alle Istituzioni e al Digesto. Si conoscono le opere: De successionibus ab intestato (1490); Lectura super institutiones [...] (1495) ...
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(o litera) Termine conservato nel significato medievale di «testo» di un’opera, in riferimento alle varie lezioni del Digesto: l. pisana o fiorentina, il testo del Digesto secondo il manoscritto più antico [...] 1782 nella Biblioteca Laurenziana, e tenuto per base dagli editori moderni; l. bononiensis o vulgata, il testo del Digesto secondo la grande maggioranza dei manoscritti, tutti posteriori all’11° sec. e risalenti a un archetipo diverso dal fiorentino ...
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Giurista romano del 2º sec. d. C., forse discepolo di Giuliano. Ne conosciamo solo frammenti, conservati nel Digesto, dell'opera in venti libri ad legem Iuliam et Papiam. ...
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digesto1
digèsto1 part. pass. e agg. [dal lat. digestus, part. pass. di digerĕre: v. digerire], ant. – Digerito: già aveva d. il beveraggio (Boccaccio). Anche con altri sensi del verbo: ben considerato, ben ponderato, ordinato e sim. Con sign....