Batterio ospite abituale dell’intestino degli animali omotermi (Bacterium coli commune, scoperto da Th. Escherich nel 1886 e perciò denominato anche Escherichia coli), frequente nell’intestino degli eterotermi. [...] Considerato già come un semplice saprofito innocuo, anzi utile alla digestione intestinale, è risultato poi dotato, in certi casi, di azione patogena ( colibacillosi): alcune forme di enterite, infezioni a carico di organi addominali (vie biliari e ...
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Istologo e fisiologo (Pallanza 1830 - ivi 1906). Prof. di istologia, fisiologia generale e tecnica microscopica nell'univ. di Roma, ove, in collaborazione con J. Moleschott, fondò un laboratorio di istologia [...] e fisiologia; socio nazionale dei Lincei (1872). Si occupò della mummificazione dei cadaveri, della digestione del feto, della fecondazione artificiale, delle ptomaine, della motilità dell'iride, ecc. ...
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Sigla di variable number of tandem repeats che in genetica molecolare indica una sequenza di DNA (2-20 nucleotidi) ripetuta in tandem, presente in numero variabile in punti specifici del genoma. Le variazioni [...] nel numero delle ripetizioni creano frammenti di DNA di diversa lunghezza dopo la digestione con enzimi di restrizione (➔ enzima). Ogni individuo pertanto presenterà frammenti di diversa lunghezza che è possibile riconoscere con specifiche sonde ...
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Zooflagellati (o Zoomastigini o Zoomastigofori) Classe di Protozoi Sarcomastigofori Mastigofori. Possiedono da uno a diverse centinaia di flagelli, privi di pigmenti fotosintetici e quindi con regime alimentare [...] sono commensali, parassiti o simbionti (come, per es., gli Ipermastigini simbionti dell’intestino delle termiti, alle quali permettono la digestione della cellulosa). Alcune forme sono di tipo ameboide. La classe è divisa in 9 ordini: tra questi i ...
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Biologo svedese (Stoccolma 1898 - Göteborg 1996); prof. (dal 1942) di zoologia all'univ. di Uppsala; autore di fondamentali ricerche sulla fisiologia dello sviluppo dell'uovo di riccio di mare, di cui [...] analizzò, con delicatissime tecniche di trapianto, le potenze delle varie parti. Seguì anche ricerche sullo sviluppo della cresta neurale degli Anfibî, sulla digestione nei Gasteropodi, ecc. Socio straniero dei Lincei dal 1971. ...
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Cellula
Jean Brachet
Massimo Aloisi
di Jean Brachet, Massimo Aloisi
Cellula
Fisiologia della cellula
di Jean Brachet
Sommario: 1. Introduzione storica. Metodi per lo studio della cellula. 2. Il citoplasma: [...] blocca la sintesi nucleare dell'RNA, mentre l'eliminazione di queste proteine basiche per mezzo di una moderata digestione triptica, la stimola. Gli effetti inibitori degli istoni possono essere contrastati dalle proteine acide della cromatina e da ...
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Enzima del gruppo delle idrolasi peptidiche (peptidil-amminoacido idrolasi) che scinde il legame peptidico contiguo al terminale carbossilico. Le c. più note sono quelle pancreatiche, secrete dalle cellule [...] procarbossipeptidasi, che la tripsina trasforma in c. mediante la rottura di molti legami peptidici. Nel corso della digestione le c. agiscono nell’intestino, insieme alle proteinasi pancreatiche, sulle proteine alimentari che hanno già subito nello ...
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sincizio In istologia, massa protoplasmatica multinucleata derivante dalla riunione secondaria di cellule in un primo tempo separate. In botanica è sinonimo di plasmodio (➔ Mixofite).
In embriologia, [...] , s. situato alla periferia del tuorlo, sotto e lungo il margine del blastoderma nell’uovo dei Pesci e dei Sauropsidi. Non partecipa alla formazione dell’embrione, ma contribuisce alla digestione e all’assimilazione del tuorlo durante l’embriogenesi. ...
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L'Ottocento: biologia. Fisiologia e medicina sperimentale
Frederic L. Holmes
Fisiologia e medicina sperimentale
Nel corso dell'Ottocento la fisiologia divenne una solida disciplina a base sperimentale: [...] le parti del corpo sono simultaneamente decomposte e ricomposte". Tale movimento era lo "scopo comune" di sei funzioni nutritive: la digestione; l'assorbimento e il flusso del chilo; il flusso della linfa; il flusso del sangue venoso; la respirazione ...
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Classe di Protozoi la cui posizione sistematica è discussa; inclusi alternativamente nel phylum Labyrinthomorpha, come classe unica, o nel phylum Micetozoi. Comprende forme organizzate in aggregati stabili, [...] loro, al cui interno le cellule si spostano. La nutrizione avviene per micropinocitosi, anche se la digestione delle particelle alimentari è extracellulare. Gli aggregati possono formare cisti resistenti alla siccità, contenenti individui capaci di ...
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digestione
digestióne s. f. [dal lat. digestio -onis, der. di digerĕre (v. digerire), part. pass. digestus]. – 1. In fisiologia, l’insieme dei processi meccanici e chimici (masticazione e insalivazione, imbibizione di succo gastrico e pancreatico,...
caloria negativa loc. s.le f. Secondo teorie dietetiche controverse molto diffuse, la caloria che introdotta nell’organismo attiverebbe la digestione facendo bruciare più dell'apporto calorico del cibo ingerito. | Usato in partic. nella loc....