Gli escreti intestinali. Sono normalmente costituite dai residui della digestione, batteri, acqua, muco e, in minor misura, da cellule epiteliali, pigmenti biliari modificati, enzimi. In condizioni patologiche, [...] nelle f. possono essere presenti anche parassiti o loro uova, accumuli di muco, microrganismi patogeni, sangue. Il sangue può essere invisibile a occhio nudo (sangue occulto) o macroscopicamente presente, ...
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tachicardia Aumento di frequenza delle pulsazioni cardiache oltre limiti normali o abituali (➔ aritmia). Può verificarsi in condizioni fisiologiche (dietro sforzo, per emozioni, nella stazione eretta, [...] durante la digestione, in gravidanza ecc.) o patologiche (da tossici esogeni o endogeni; da farmaci che eccitano il tono simpatico o deprimono il tono parasimpatico; da ipertiroidismo, condizioni febbrili, lesioni del sistema nervoso, fenomeni ...
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steatorrea In medicina, emissione di feci che presentano un eccessivo contenuto di grassi, aspetto poltaceo, untuoso, grigiastro, odore rancido: si distinguono s. primitive, espressione di lesioni inizialmente [...] localizzate alla mucosa intestinale, e s. secondarie, causate da disturbi della digestione dei grassi. ...
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Biologia
Organismo eucariote, filamentoso, immobile, che trae il proprio nutrimento da altri organismi, vivi o in decomposizione. I f. si differenziano dagli organismi animali perché privi di apparati [...] locomotori o di sistemi specializzati di ingestione e digestione di alimenti, e da quelli vegetali per la mancanza di sistemi fotosintetici.
I f. costituiscono un gruppo sistematico comprendente organismi di aspetto molto diverso, alcuni macroscopici ...
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Batterio ospite abituale dell’intestino degli animali omotermi (Bacterium coli commune, scoperto da Th. Escherich nel 1886 e perciò denominato anche Escherichia coli), frequente nell’intestino degli eterotermi. [...] Considerato già come un semplice saprofito innocuo, anzi utile alla digestione intestinale, è risultato poi dotato, in certi casi, di azione patogena ( colibacillosi): alcune forme di enterite, infezioni a carico di organi addominali (vie biliari e ...
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In patologia, condizione caratterizzata da deficit dell’assorbimento intestinale da cause ereditarie o ignote (m. primitivo) o da altre condizioni morbose (m. secondario).
Sindromi da m. Derivano da alterato [...] assorbimento di sostanze alimentari da parte dell’intestino tenue per alterata digestione (gastroresezione, pancreatite cronica ecc.) o per alterato assorbimento intestinale (infezioni intestinali acute, assunzione di alcol o farmaci, malattia ...
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Assorbimento
Luigi A. Cioffi
In fisica, la parola assorbimento indica il trasferimento di materia o energia in una struttura, dovuto al lavoro svolto da un gradiente di forza diretto verso l'interno. [...] distale, per trasporto, e per circa il 40% lungo tutto l'intestino tenue, per diffusione.Dei derivati finali della digestione degli acidi nucleici, i glucidi sono assorbiti in quanto tali, mentre le basi puriniche e pirimidiniche lo sono mediante ...
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stomaco Nell’Uomo e nella maggior parte dei Vertebrati, dilatazione del tratto dell’apparato digerente che fa seguito all’esofago e in cui avviene la cosiddetta chimificazione degli alimenti.
Anatomia [...] sinistra) è un ramo dell’arteria celiaca, lungo la piccola curvatura dello stomaco.
Fisiologia
Lo s. interviene nella digestione con fenomeni principalmente motori e secretori, dato che l’assorbimento è scarso e limitato a poche sostanze. I fenomeni ...
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Malattia rara, consistente nella presenza nel cavo pleurico della linfa del dotto toracico. Tale condizione può verificarsi in seguito a traumi addominali occasionali o chirurgici, nel corso di interventi, [...] oppure per cause flogistiche (tubercolosi, filariasi) o per ostruzione del dotto. Si associa a un profondo e rapido dimagramento causato dalla mancata utilizzazione dei grassi assorbiti nella digestione. ...
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Sbadiglio
Bruno Callieri
Lo sbadiglio (derivato di sbadigliare, dal latino medievale batare, "stare a bocca spalancata") è un atto respiratorio accessorio, spesso incoercibile, in cui si osservano: [...] talvolta, in concomitanza, lo stiramento degli arti superiori. Può essere provocato da varie condizioni fisiologiche (sonno, fame, digestione laboriosa ecc.), da particolari stati psichici (noia, la vista di un altro individuo che sbadiglia) o anche ...
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digestione
digestióne s. f. [dal lat. digestio -onis, der. di digerĕre (v. digerire), part. pass. digestus]. – 1. In fisiologia, l’insieme dei processi meccanici e chimici (masticazione e insalivazione, imbibizione di succo gastrico e pancreatico,...
caloria negativa loc. s.le f. Secondo teorie dietetiche controverse molto diffuse, la caloria che introdotta nell’organismo attiverebbe la digestione facendo bruciare più dell'apporto calorico del cibo ingerito. | Usato in partic. nella loc....