Immunologia clinica e immunopatologia
FFernando Aiuti e Giuseppe Luzi
sommario: 1. Introduzione: a) generalità; b) i concetti fondamentali dell'immunologia: note storiche. 2. Immunodeficienze primitive: [...] valutazione della presenza di anticorpi rivolti verso gli antigeni di comune impiego per le vaccinazioni (tetano, difterite, poliomielite); c) immunizzazione attiva.
Stimolando con antigeni un bambino con sospetto diagnostico e prelevando i linfonodi ...
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Farmaco
Vittorio Alessandro Sironi e Vittorio Erspamer
Il termine farmaco indica ogni sostanza, inorganica od organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni [...] ancora la stragrande maggioranza delle manifestazioni patologiche dell'umanità. L'impiego di sieri e vaccini (soprattutto per la difterite e il tetano) e il ricorso sempre più sistematico al chinino (per la malaria) forniscono un contributo ...
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Maurizio Pocchiari
Prione
La malattia degli animali cannibali
Le patologie da prioni
di Maurizio Pocchiari
13 gennaio
Viene segnalato il primo caso in Italia di encefalopatia spongiforme bovina in una [...] (le principali furono quelle del 1830-35, 1848-50, 1853-56, 1866-67). Tubercolosi, tifo, malaria, influenza, difterite hanno dominato ancora il quadro epidemiologico nella prima metà del Novecento, mentre nel secondo dopoguerra, in seguito all ...
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Farmacologia
Giancarlo Pepeu
sommario: 1. Introduzione. 2. Definizione della farmacologia e delle discipline satelliti. 3. Le scoperte della farmacologia nel decennio 1975-1985. a) Farmaci che agiscono [...] nei paesi economicamente sviluppati, compresa l'Italia, l'incidenza di gravi malattie epidemiche del passato, quali la difterite e la poliomielite.
L'ultimo decennio è stato caratterizzato da uno straordinario sviluppo delle conoscenze sui meccanismi ...
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difterite
s. f. [dal fr. dipht(h)érite, der. del gr. διϕϑέρα «membrana», col suff. -ite]. – 1. Malattia infettiva acuta, epidemica, contagiosa (un tempo mortale, oggi di facile guarigione), determinata da un bacillo (bacillo di Löffler) che...
diftera
dìftera s. f. [dal gr. διϕϑέρα]. – Pelle di pecora o di capra, o anche di altro animale, che, appositamente conciata, era usata nell’antica Grecia come materiale scrittorio.