Igienista e batteriologo tedesco (Francoforte sull'Oder 1852 - Berlino 1915); fu medico igienista nell'esercito, poi prof. d'igiene nell'univ. di Greifswald e infine direttore dell'Istituto per le malattie [...] infettive dell'univ. di Berlino. Scoprì nel 1884il bacillo della difterite (detto anche bacillo di L.), il bacillo della morva, il bacillo del malrosso dei suini, il bacillo della setticemia dei topi e dimostrò la natura virale dell'afta epizootica. ...
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Medico e patologo romeno (Vienna 1854 - Bucarest 1936). Prof. a Budapest e a Bucarest, scoprì in un protozoo (Babesia o Babesiella) l'agente della emoglobinuria epizootica dei bovini e degli ovini. Fece [...] importanti studî sull'eziologia e patogenesi della rabbia, sulla tubercolosi, lebbra, morva, salmonellosi, difterite, pellagra. Scrisse un trattato di batteriologia (1890). ...
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Pediatra e batteriologo tedesco (Ansbach 1857 - Vienna 1911). Dal 1890 prof. di pediatria all'univ. di Graz. Approfondì la ricerca microbiologica, in cui egli ravvisa il più valido mezzo per risolvere [...] molti dei problemi pediatrici. Contribuì ad ampliare le conoscenze su alcune malattie infettive (tetano, tubercolosi, colera, difterite) e sulla patologia da dismicrobismo intestinale; e soprattutto legò il suo nome alla identificazione e alla ...
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INFETTIVE, MALATTIE
Paolo Tolentino
. Negli ultimi vent'anni si sono verificati notevoli progressi nella conoscenza sull'eziologia, la patogenesi, la terapia e la profilassi delle malattie infettive. [...] ) di laringiti stenosanti ostruttive di tipo simildifterico (in cui peraltro la stenosi non è dovuta, come nella difterite, alla presenza di pseudomembrane, bensì all'edema infiammatorio della mucosa, alla presenza di essudato vischioso e all ...
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Medico, nato il 3 aprile 1778 a Saint-Georges-sur-Cher, morto a Passy, presso Parigi, il 18 febbraio 1862. Studiò a Parigi, ma, avendo incontrato difficoltà per l'ammissione al dottorato, si fece nominare [...] sostenne la sua dissertazione dottorale.
I suoi studî più importanti si riferiscono al tifo addominale e alla difterite, malattie da lui denominate rispettivamente dothiénenterie e diphtérite. Escogitò una doppia cannula per la tracheotomia, alla ...
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VACCINAZIONE (XXXIV, p. 873)
Vittorio PUNTONI
Nell'ultimo decennio le vaccinazioni profilattiche hanno segnato un notevole incremento sia dal punto di vista tecnico sia da quello regolamentare.
Mentre [...] paesi è stata resa obbligatoria anche la vaccinazione antidifterica mediante l'anatossina di Ramon (v. tossine, XXXIV, p. 112 e difterite, XII, p. 801) o con i prodotti da essa derivati (in Italia dalla legge 6 giugno 1939). Anche la vaccinazione ...
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vaccino Preparazione rivolta a indurre la produzione di anticorpi protettivi da parte dell’organismo, conferendo una resistenza specifica nei confronti di una determinata malattia infettiva (virale, batterica, [...] il ventaglio dei trattamenti profilattici e a ridurre i costi di produzione.
Principali v. disponibili
La lotta contro difterite e tetano è tra i successi principali nel campo delle vaccinazioni. I v. sono basati sulla somministrazione della ...
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Patologo (Königsberg 1834 - Berna 1913); prof. di anatomia patologica nelle univ. di Berna (1867-72), Würzburg (1872-73), Praga (1873-82), Zurigo (1882-96), Chicago (1896-1900), Berlino (1905-10), Losanna [...] così le possibilità degli studî istologici. Importanti le sue ricerche batteriologiche che, tra l'altro, lo portarono a notare per primo nelle pseudo-membrane difteriche i bacilli della difterite, poi definitivamente dimostrati da A. J. Löffler. ...
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COMBA, Carlo
Arnaldo Cantani
Nacque a Venezia il 15 novembre del 1870 da Emilio, pastore e storico valdese, e Anna Susanna Vola. Iscrittosi alla facoltà di medicina dell'istituto di perfezionamento [...] R. Jemma (III, pp. 18-66).Per il trattamento di queste malattie, specie la meningite cerebro-spinale, la difterite e il morbillo, propugnò l'impiego della sieroterapia, adoperandosi nel contempo per diffondere la vaccinazione antidifterica; a seguito ...
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EGIDI, Francesco
Domenico Celestino
Nacque a Palombara Sabina (Roma) il 23 sett. 1851, da Giuseppe e da Bernardina Serafini. Rimasto orfano di padre, riusci a frequentare l'università di Roma e a laurearsi [...] spese, un ambulatorio per i poveri.
La sua innata tendenza chirurgica ebbe modo di rivelarsi nelle epidemie di difterite che annualmente colpivano la città e che gli permisero di accumulare un'ampia esperienza nel trattamento delle stenosi laringee ...
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difterite
s. f. [dal fr. dipht(h)érite, der. del gr. διϕϑέρα «membrana», col suff. -ite]. – 1. Malattia infettiva acuta, epidemica, contagiosa (un tempo mortale, oggi di facile guarigione), determinata da un bacillo (bacillo di Löffler) che...
diftera
dìftera s. f. [dal gr. διϕϑέρα]. – Pelle di pecora o di capra, o anche di altro animale, che, appositamente conciata, era usata nell’antica Grecia come materiale scrittorio.