Malattia infettiva acuta, epidemica, contagiosa, determinata da un bacillo ( bacillo di Löffler) che penetra nelle prime vie aeree, o attecchisce direttamente sulle mucose. Ne sono colpiti a preferenza i bambini; la sintomatologia è dominata da una caratteristica angina (con tonsille arrossate, tumefatte, ricoperte da pseudomembrane), febbre, adenopatia laterocervicale. Se le pseudomembrane si formano ...
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Forma grave della difterite nella quale le false membrane si depositano nella laringe provocando asfissia. Tipica è la progressiva difficoltà della respirazione, che diviene rumorosa con rientramento del [...] giugulo e della fossetta epigastrica. La prognosi del c. è sempre riservata.
Il termine c. è usato anche per indicare sindromi simili provocate per lo più da virus (virus respiratorio sinciziale ecc.) ...
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Si dice di gravi forme cliniche di malattie infettive (difterite, tetano ecc.) in cui siano di estrema evidenza e gravità i sintomi tossici (disturbi psichici, collasso, prostrazione ecc.). ...
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Pediatra austriaco (Boglár, Ungheria, 1877 - New York 1967), prof. al Mount Sinai Hospital di New York (dal 1923), noto specialmente per i suoi studî sulla difterite. n Reazione di S.: intradermoreazione [...] con la tossina difterica inattivata che permette di stabilire se l'individuo è recettivo o refrattario alla difterite. n Sintomo di S.: particolare stridore laringeo respiratorio che può manifestarsi nell'adenopatia tracheo-bronchiale. ...
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tossoide
Rino Rappuoli
Tossina detossificata che tuttavia conserva integra la capacità immunizzante; viene anche chiamata anatossina. Attualmente, i vaccini più conosciuti costituiti da tossoidi sono [...] cadere nel corso del tempo, per cui può essere necessario effettuare richiami successivi. La vaccinazione universale contro la difterite e il tetano, mediante l’uso di vaccini contenenti le rispettive anatossine, è stata uno degli interventi sanitari ...
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Anatomopatologo danese (Silkeborg 1867 - Copenaghen 1928); prof. di anatomia patologica a Copenaghen dal 1900; premio Nobel per la medicina nel 1926. I suoi studî più noti furono dedicati alla tubercolosi, [...] alla difterite e all'eziologia dei tumori maligni, secondo il F. attribuibile a un particolare agente patogeno, Spiroptera neoplastica. ...
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Stato irritativo catarrale della mucosa nasale, prodotto da vari virus; il termine è usato come sinonimo di raffreddore.
Malattia del pollame estremamente contagiosa, spesso mortale, forse dovuta allo [...] stesso agente patogeno della difterite. Il contagio avviene per il tramite del muco eliminato dalle narici. ...
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Medico (Tours 1801 - Parigi 1867). Fu prof. di terapia e farmacologia e quindi di clinica medica. Importante è la sua relazione sulla febbre gialla pubblicata a Parigi nel 1830. Per primo praticò la tracheotomia [...] nella difterite laringea e descrisse il quadro della vertigo a stomacho laeso. Le sue opere più importanti sono: Traité élémentaire de thérapeutique et des matières médicales (1836-39); Clinique médicale de l'Hôtel-Dieu de Paris (1861-68). ...
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Affezione di natura molteplice (infiammatoria, infettiva, tossica ecc.) che colpisce simmetricamente più tronchi nervosi interessando sia le fibre motorie sia le sensitive. Ne possono essere responsabili: [...] fra i nervi cranici più colpito è l’oculomotore esterno. Può assumere la forma atassica (pseudotabe diabetica). La p. difterica è localizzata in genere nei nervi cranici con disturbi cardiaci, respiratori e paralisi dei muscoli oculari; possono anche ...
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Pediatra (Viterbo 1854 - Roma 1920); dal 1896 fino alla morte tenne la cattedra di clinica pediatrica all'univ. di Roma, ove fondò la clinica pediatrica. Creò anche la Società italiana di pediatria. Suoi [...] scritti principali: Studî clinici e ricerche sperimentali sulla difterite (1894), L'igiene del bambino (1903). ...
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difterite
s. f. [dal fr. dipht(h)érite, der. del gr. διϕϑέρα «membrana», col suff. -ite]. – 1. Malattia infettiva acuta, epidemica, contagiosa (un tempo mortale, oggi di facile guarigione), determinata da un bacillo (bacillo di Löffler) che...
diftera
dìftera s. f. [dal gr. διϕϑέρα]. – Pelle di pecora o di capra, o anche di altro animale, che, appositamente conciata, era usata nell’antica Grecia come materiale scrittorio.