PALTAUF, Richard
Agostino Palmerini
Anatomopatologo, fratello di Arnold (v.), nato a Judenburg (Stiria) il 9 febbraio 1858, morto a Vienna il 21 aprile 1924. Laureatosi nel 1880 a Graz, nel 1883 fu [...] ); fece importanti studî sui tumori del glomerulo carotideo, sulla micosi fungoide, sulle emopatie, sul carcinoma osteoplastico, sulla difterite, ecc. Fondò a Vienna due modernissimi istituti, uno per la sieroterapia, l'altro per la cura antirabbica. ...
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EGIDI, Francesco
Domenico Celestino
Nacque a Palombara Sabina (Roma) il 23 sett. 1851, da Giuseppe e da Bernardina Serafini. Rimasto orfano di padre, riusci a frequentare l'università di Roma e a laurearsi [...] spese, un ambulatorio per i poveri.
La sua innata tendenza chirurgica ebbe modo di rivelarsi nelle epidemie di difterite che annualmente colpivano la città e che gli permisero di accumulare un'ampia esperienza nel trattamento delle stenosi laringee ...
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stridore
Particolare rumorosità del respiro (con o senza dispnea) causata da alterazioni a carico della laringe; se ne riconosce una forma congenita, dovuta a malformazione della laringe (stenosi laringea, [...] (di tipo inspiratorio, espiratorio o miste) possono essere provocate da numerose cause morbose che coinvolgono la laringe: difterite laringea in fase iniziale, laringiti ipoglottiche da varie cause infettive, polipi, tumori, ecc. Lo s. può essere ...
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NICOLLE, Charles-Jules-Henri
Agostino Palmerini
Patologo, nato il 21 settembre 1866 a Rouen. Si laureò a Parigi nel 1894; fu prosettore nell'Istituto di anatomia patologica di A. Gombault, lavorò nella [...] delle malattie infettive (tifo petecchiale, febbre ricorrente, peste bovina, febbre di Malta, scarlattina, leishmaniosi, influenza, difterite, tracoma, ecc.); ottenne dal bottone d'Aleppo (v. leishmaniosi) le leishmanie in coltura pura; dimostrando ...
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È l'aumento di volume delle cavità del cuore, prodotto da un distendimento del muscolo cardiaco oltre i limiti abituali.
Può seguire a tutte le malattie del cuore, specialmente a quelle del muscolo cardiaco, [...] lesioni valvolari del cuore, nelle aderenze pericardiche, nelle infezioni acute, come il reumatismo articolare acuto, la difterite, la polmonite, nelle infezioni croniche come la sifilide, l'endocardite lenta, nelle intossicazioni croniche da alcool ...
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lisogenia
Fenomeno mediante il quale un batteriofago stabilisce rapporti continuativi con l’ospite batterico senza produrre lisi della cellula. Il batterio ospite, che viene chiamato lisogeno, continua [...] chiamato conversione fagica, è determinato o dall’espressione dei geni fagici (certe tossine batteriche sono prodotte da geni fagici: per es., la tossina della difterite, l’enterotossina A dello stafilococco) o dalla inattivazione dei geni batterici. ...
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LOEFFLER, Friedrich
Antornio CESARIS-DEMEI
Igienista e batteriologo, nato a Francoforte sull'Oder il 24 giugno 1852, morto a Berlino il 9 aprile 1915. Studiò a Würzburg e a Berlino, dove si laureò nel [...] e la coltura dei microorganismi, portò notevoli contributi nel campo dell'eziologia delle malattie da infezione. Per primo dimostrò il bacillo della difterite, detto anche b. di Loeffler, il b. della morva, il b. del mal rosso dei suini e il b. della ...
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Nato a Vienna il 24 luglio 1854, morto a Bucarest il 19 ottobre del 1926. Laureatosi a Vienna, assistente di anatomia patologica a Budapest dal 1872 al 1882, dal 1884 al 1886 professore di istologia, patologia [...] sue dottrine sull'immunità antirabbica fu precursore della capitale scoperta di Behring e Kitasato intorno alla sieroterapia e sieroprofilassi della difterite (Études sur la rage, in Annales de l'Institut de Pat. et Bactér. de Bucarest, II, 1889). È ...
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Si chiamano bacilli quei microrganismi vegetali o schizomiceti che hanno la forma d'un piccolo bastoncino (v. batterî). Essi comprendono un numero assai grande di specie delle quali molte sono utilizzate [...] gli animali. Un gran numero di malattie dell'uomo sono dovute all'azione di bacilli dotati di proprietà virulente, come il bacillo del carbonchio, del tetano, della tubercolosi, della lebbra, della morva, del tifo, dei paratifi, della difterite, ecc. ...
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È una grave alterazione anatomica diffusa del muscolo del cuore, per la quale il tessuto del miocardio è sostituito da zolle più o meno numerose di un connettivo cicatriziale, duro, fibroso. Queste zolle [...] di quest'alterazione anatomica del cuore sono le infezioni acute e croniche, come il tifo, l'influenza, la difterite, la sifilide, l'arteriosclerosi, specialmente se delle arterie coronarie, i disturbi di circolo del miocardio.
La cardiosclerosi s ...
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difterite
s. f. [dal fr. dipht(h)érite, der. del gr. διϕϑέρα «membrana», col suff. -ite]. – 1. Malattia infettiva acuta, epidemica, contagiosa (un tempo mortale, oggi di facile guarigione), determinata da un bacillo (bacillo di Löffler) che...
diftera
dìftera s. f. [dal gr. διϕϑέρα]. – Pelle di pecora o di capra, o anche di altro animale, che, appositamente conciata, era usata nell’antica Grecia come materiale scrittorio.