In veterinaria, processi morbosi locali, diversi per sede e per manifestazioni cliniche, caratterizzati da fenomeni necrotici. Relativamente frequenti negli animali domestici, sono causate da particolari [...] dei vitelli (processo necrotico orale e faringeo, che non ha nulla in comune con la difterite umana), la dermite pustolosa contagiosa e la pedaina degli ovini, spesso con ulcerazioni varie alle mucose dei suini, dei cani ecc. La cura è generale ...
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Stato irritativo catarrale della mucosa nasale, prodotto da vari virus; il termine è usato come sinonimo di raffreddore.
Malattia del pollame estremamente contagiosa, spesso mortale, forse dovuta allo [...] stesso agente patogeno della difterite. Il contagio avviene per il tramite del muco eliminato dalle narici. ...
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Medico (Tours 1801 - Parigi 1867). Fu prof. di terapia e farmacologia e quindi di clinica medica. Importante è la sua relazione sulla febbre gialla pubblicata a Parigi nel 1830. Per primo praticò la tracheotomia [...] nella difterite laringea e descrisse il quadro della vertigo a stomacho laeso. Le sue opere più importanti sono: Traité élémentaire de thérapeutique et des matières médicales (1836-39); Clinique médicale de l'Hôtel-Dieu de Paris (1861-68). ...
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tossicosi
Manifestazione morbosa legata alla diffusione nell’organismo di sostanze tossiche endogene (tossiemia). Clinicamente si manifesta per lo più con abbattimento, prostrazione, deperimento organico, [...] oltre ai sintomi della malattia causale. Tali possono essere malattie tossinfettive (difterite, tetano, colera, ecc.), sindromi legate a turbe del ricambio (acidosi diabetica, soprattutto), insufficienza grave del fegato o del rene, ecc., ...
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Affezione di natura molteplice (infiammatoria, infettiva, tossica ecc.) che colpisce simmetricamente più tronchi nervosi interessando sia le fibre motorie sia le sensitive. Ne possono essere responsabili: [...] fra i nervi cranici più colpito è l’oculomotore esterno. Può assumere la forma atassica (pseudotabe diabetica). La p. difterica è localizzata in genere nei nervi cranici con disturbi cardiaci, respiratori e paralisi dei muscoli oculari; possono anche ...
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Pediatra (Viterbo 1854 - Roma 1920); dal 1896 fino alla morte tenne la cattedra di clinica pediatrica all'univ. di Roma, ove fondò la clinica pediatrica. Creò anche la Società italiana di pediatria. Suoi [...] scritti principali: Studî clinici e ricerche sperimentali sulla difterite (1894), L'igiene del bambino (1903). ...
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Igienista e batteriologo tedesco (Francoforte sull'Oder 1852 - Berlino 1915); fu medico igienista nell'esercito, poi prof. d'igiene nell'univ. di Greifswald e infine direttore dell'Istituto per le malattie [...] infettive dell'univ. di Berlino. Scoprì nel 1884il bacillo della difterite (detto anche bacillo di L.), il bacillo della morva, il bacillo del malrosso dei suini, il bacillo della setticemia dei topi e dimostrò la natura virale dell'afta epizootica. ...
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POLINEVRITE (dal gr. πολύς "molto" e νεῦρον "nervo")
Vittorio Challiol
S'intende con questa parola l'affezione infiammatoria di parecchi nervi contemporaneamente. Può avere, schematicamente, due grandi [...] -beri).
Colpisce solitamente gli adulti fra i 20 e i 40 anni; nei bambini è rara, se si eccettua la forma difterica. L'evoluzione, può essere acuta, subacuta e cronica. Talvolta vi sono casi a decorso acutissimo, con elevazioni termiche imponenti, e ...
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Medico e patologo romeno (Vienna 1854 - Bucarest 1936). Prof. a Budapest e a Bucarest, scoprì in un protozoo (Babesia o Babesiella) l'agente della emoglobinuria epizootica dei bovini e degli ovini. Fece [...] importanti studî sull'eziologia e patogenesi della rabbia, sulla tubercolosi, lebbra, morva, salmonellosi, difterite, pellagra. Scrisse un trattato di batteriologia (1890). ...
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SALUSTRI, Carlo Alberto Camillo
Gabriele Scalessa
(Trilussa). – Secondogenito di due figli, nacque a Roma il 26 ottobre 1871 da Vincenzo, cameriere, e da Carlotta Poldi, sarta.
Dopo la prematura scomparsa [...] di sua sorella Elisabetta, di soli tre anni, per una difterite nel 1872, e quella del padre nel 1874, la famiglia si trasferì da via del Babuino, dov’era nato, a via Ripetta, e poi, meno di un anno dopo, in una nuova abitazione in piazza di Pietra.
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difterite
s. f. [dal fr. dipht(h)érite, der. del gr. διϕϑέρα «membrana», col suff. -ite]. – 1. Malattia infettiva acuta, epidemica, contagiosa (un tempo mortale, oggi di facile guarigione), determinata da un bacillo (bacillo di Löffler) che...
diftera
dìftera s. f. [dal gr. διϕϑέρα]. – Pelle di pecora o di capra, o anche di altro animale, che, appositamente conciata, era usata nell’antica Grecia come materiale scrittorio.