L’ordine sociale costantiniano
Schiavitù, economia e aristocrazia
Kyle Harper
«Poi proseguì nell’abusare della memoria di Costantino quale sovversivo e perturbatore delle antiche leggi e dei costumi [...] Costantino come fondatore di un nuovo ordine sociale. La diffusionedell’uso del nome Flavio andò in parallelo all’aumento di ranghi e privilegi.
È alla luce di questi mutamenti che molte delle politiche sociali di Costantino devono essere ...
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La carriera di un imperatore
Dal fallimento della tetrarchia alla monarchia carismatica
Umberto Roberto
La carriera di Costantino imperatore si sviluppa a partire dal fallimento del sistema tetrarchico [...] q[u]i libertatem tenebris servitutis oppressam sua felici vi[ctoria nova] luce inluminavit; e Eph. Ep. 723 = ILS 690. Per la ricostruzione .
60 L’impegno di Costantino per la diffusione e la prosperità delle città nell’Impero va oltre la fondazione di ...
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Devozioni e politica
Emma Fattorini
«Non osare dir nulla di falso, né tacere nulla di vero»
In pressoché totale controtendenza con l’attuale mainstream, mi sembra fondato sostenere che le devozioni [...] alla vita devota,1608) e del suo ‘concorrente’, per diffusione e prestigio, s. Alfonso Maria de’ Liguori (Considerazioni opinioni e suggestioni, alla lucedella sua dura prova si scandaglierà anche il mondo delle devozioni religiose. Leone XIII, ...
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Roma costantiniana
Federico Guidobaldi
Roma, di gran lunga la città più grande del mondo antico e tardoantico, vive, a partire dalla sua origine e per tutta l’età imperiale fino alla tarda antichità, [...] della cattedrale in ambito urbano.
Il suburbio ‘monumentale’ della Roma imperiale e le nuove installazioni funerarie e devozionali cristiane
La citata diffusione magnificentissima putabantur, nunc anni luce fulgentia indecoram maiorum parsimoniam ...
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Costantino nella storiografia tedesca del Novecento
Christian R. Raschle
Considerando a posteriori la ricerca su Costantino nel Novecento, si può affermare che, sulla scia della rappresentazione epocale [...] tali da rendere possibile una sempre maggiore diffusione di religioni della salvezza e del mistero. Vogt non inscrive aveva nessun ruolo, viene visto alla lucedell’usurpazione del 306, alla lucedella conferenza imperiale di Carnuntum (308) e ...
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Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] resistenziale bensì antiresistenziale.
Alla lucedelle nuove sensibilità e delle più recenti ricerche risulta dell’oratorio, come avvenne pressoché in tutte le parrocchie della diocesi ambrosiana, stante anche la capillarità delladiffusionedell ...
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I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] , per quel che oggi si sa alla luce dei documenti noti, Pio XII non era particolarmente dell’apporto dossettiano: ad una apertura di settori molto qualificati (i movimenti intellettuali di Ac) corrispondeva grande cautela nella stampa a diffusione ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] .
La crisi fu forte: un’inchiesta del 1879 metterà in luce che dal punto di vista numerico le case monastiche soppresse dal questa direzione la prima diffusione del positivismo, la crescita dell’influenza delle logge massoniche (organizzatesi a ...
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Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] precoce rivendicazione di porre un argine repressivo alla diffusionedell'eresia luterana, si coglie in embrione il '57. Tre ragionamenti del signor Alessandro Andrea, nuovamente mandati in luce da Girolamo Ruscelli, Venetia 1560.
G.P. Flavio, Oratio ...
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Iconografia di Costantino
L’invenzione di una nuova immagine imperiale
Fabio Guidetti
Nel genere della ritrattistica romana il periodo costantiniano rappresenta un importante momento di riflessione [...] dell’arte tardoromana.
Il tipo ritrattistico dei quinquennali conobbe una vastissima diffusione, canonizzando il volto dell fulgore eccessivo chi ti guarda, ma, piuttosto lo accogli con una luce serena; ed D. Lassandro, G. Micunco, Torino 2000); cfr. ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...