DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Secondo degli otto figli maschi di Nicolò di Piero e d'Elisabetta di Angelo Priuli, nacque a Venezia il 22 apr. 1617. Salvo il soggiorno romano, nella prima infanzia, del [...] ed una fama di letterato impensabili senza un'autorizzata diffusione dei suoi scritti. Lungi, in effetti, dal le qualità d'Innocenzo XII, forse perché nascoste dall'"abisso di lucedella sua santa modestia".Ritornato alla diocesi, il D., anche se l ...
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Edmondo Berselli
Bologna
«Surge nel chiaro inverno la fosca turrita Bologna» (Giosuè Carducci, Odi barbare, Nella piazza di San Petronio)
Bologna, città simbolo
di Edmondo Berselli
6-7 e 21-22 giugno [...] grazie allo Studio, nel 13° secolo Bologna divenne centro di diffusionedelle idee di umanità e di cultura che tanto a lungo la la storia dello Stato della Chiesa, e visse così, in certo modo, di luce riflessa. All’importanza delle vicende politiche ...
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Affrontare il tema della Shoah, oggi
di Mario Pirani
27 gennaio
Nell'anniversario della liberazione dei sopravvissuti al campo di sterminio di Auschwitz da parte dei soldati dell'Armata Rossa, avvenuta [...] morale; da quella pietra Maometto salì al cielo su una scala di luce per ricevere il Corano da Allah. La moschea di Omar altro non diffusione e si cercò di attribuire agli ebrei l'assassinio dello zar Alessandro II (1881). Emissari della polizia ...
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DE NICOLA, Enrico
Piero Craveri
Nacque a Napoli il 9 nov. 1877 da Angelo e da Concetta Capranica. Compì giovanissimo i suoi studi al liceo "A. Genovesi" e si laureò alla facoltà di giurisprudenza dell'università [...] codici unitari, e delladiffusione parallela delle nuove tesi della scuola positiva, che mutavano un cinquantennio di dispute dottrinali e di progetti di riforma legislativa alla luce del contrasto di principi tra la scuola "neoclassica" o "tecnico- ...
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Ignacio Ramonet
Cuba
In una fortezza assediata, ogni dissidenza è tradimento
(S. Ignazio di Loyola)
Tempo di cambiamenti a Cuba
di
24 febbraio
All’Avana, l’Assemblea nazionale cubana, ratificando formalmente [...] mandato di Bush dovrebbe indurre la Casa Bianca – alla lucedelle dure lezioni dell’Iraq e del Medio Oriente – a rivedere la propria valuta pregiata, favorire l’aumento delle rimesse degli emigrati e arginare la diffusione del mercato nero, Castro ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Esperimenti, strumenti e luoghi di lavoro
Jan Golinski
Esperimenti, strumenti e luoghi di lavoro
Le collezioni di strumenti
In molti luoghi [...] alla diffusione e alla crescita della scienza sperimentale. Infine, si discuterà l'importanza della quantificazione e della misurazione ha indicato come le scienze baconiane, venendo alla luce sotto gli auspici del vocabolario newtoniano e di altri ...
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SILVESTRO II
Massimo Oldoni
Buona parte delle informazioni biografiche in nostro possesso su Gerberto d'Aurillac sono riferibili all'opera di Richero di St-Remi (ca. 949-post 996), suo allievo alla [...] autori e opere che dal X secolo cominciano ad avere diffusione in Occidente anche grazie alle ricerche da bibliofilo di Gerberto, dell'arcivescovo Adalberone, di comunicazioni e documenti ufficiali e di lettere personali che gettano qualche luce ...
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Luciano Marchetti
L’Aquila
Tornare a volare
La ricostruzione dell’Aquila
di Luciano Marchetti
6 aprile
Oltre 25.000 persone prendono parte a quattro lunghi cortei con fiaccolata che attraversano le poche [...] delle prime tipografie d’Italia, assicurando una larga diffusione di opere preziose; L’Aquila era all’apogeo della Martino (seconda metà del sec. 13°), può gettar luce sul ruolo della cultura gotica, prima di marca sveva e successivamente angioina ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lucio Gambi
Franco Farinelli
È davvero difficile, e forse impossibile, trovare, all’interno delle singole vicende disciplinari che hanno segnato nel secolo scorso la vita accademica e culturale del [...] , che si apre con il saggio La crisi dell’impero arabo (pubblicato nel volume Oriente in nuova luce, 1954) nel quale analizza, con le sue deserto arabo e attribuito al loro processo di diffusione e sedentarizzazione per fronti diversi, «risultato di ...
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FABRIZI, Nicola
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Modena il 31 marzo 1804 da Ambrogio, avvocato, e da Barbara Piretti, di famiglia comitale ferrarese. Primo di quattro figli, conseguito il diploma di notaio, [...] l'invadenza e le pretese accentratrici del ceto dirigente subalpino, getta una luce nuova su alcuni aspetti della realtà italiana postunitaria e indica una delle strade seguite dalla Sinistra nella marcia verso la propria parlamentarizzazione. Nell ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...