Nacque a Giugliano in Campania nel 1566, come risulta dal Libro I dei battezzati della parrocchia di S. Nicola in cui è riportata la data del 15 febbraio di quell'anno, sebbene Benedetto Croce ne collochi [...] l'autore si era deciso a mettere in luce questi suoi componimenti per riempire il vuoto lasciato della fiaba e il B., letterato barocco del '600; su questi punti si spiega la fortuna del genere favolistico in età barocca, e la sua ricca diffusione ...
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BENTIVOGLIO D'ARAGONA, Marco Cornelio
Gaspare De Caro
Nacque a Ferrara il 27 marzo 1668 da Ippolito e Lucrezia di Ascanio Pio di Savoia. Era nipote del cardinale Guido Bentivoglio, che fu un punto di [...] infatti a lui dedicato, le vicende dell'Unigenitus in Francia sino alla morte di Luigi XIV, per "mettere in luce - come scrive lo stesso B., libelli, satire, motti, che avevano la più ampia diffusione alla corte e nella città: gli si rimproveravano i ...
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BINI, Carlo
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Livorno il 1º dic. 1806 da Giulio, commerciante di grasce originario di Fivizzano, e da Violante Milanesi, frequentò il collegio di S. Sebastiano, tenuto dai barnabiti, [...] (Montanelli,Memorie, p. 37). Si tenga del resto conto delladiffusione del sansimonismo, che aveva a Livorno un importante tramite. In è falsa, ingiusta, putrida in ogni sua fibra... La luce... è penetrata nelle forre più chiuse e ha rivelato le ...
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PASCARELLA, Cesare
Gabriele Scalessa
PASCARELLA, Cesare. – Nacque a Roma il 28 aprile 1858 da Pasquale, di origini ciociare, che, arruolatosi nella legione romana, partecipò alla guerra d’indipendenza [...] un sonetto romanesco senza titolo (poi In mare). Altre prose videro la luce il 10, 14, 21, 28 maggio e 26 giugno, sempre a episodi della storia di Roma, sorvolando sull’epoca imperiale (a parte Augusto e Nerone), fino alla diffusione del ...
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CARBONE, Ludovico
Lao Paoletti
Nacque il 1º maggio 1430 da Antonio, forse a Cremona.
La famiglia, di modeste condizioni mercantili, era originaria di Cremona: il padre si trasferì dalla città natale [...] 10 giugno 1456; già da tempo però si era messo in luce come oratore: la prima sua orazione pare essere quella De litteris duecento orazioni e diecimila versi. L'invenzione della stampa allargò la diffusionedelle sue fatiche erudite: a Venezia, con ...
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ECK (Echio, Ecchio, Eckius, ab Heck, ab Heeck, Heckius, van Heck, van Heeck), Joannes (Johannes)
Maria Muccillo
Nacque a Deventer (Paesi Bassi) il 2 febbr. 1579, come si rileva dai registri dell'archivio [...] "), uno stemma (la luna che per mezzo di un trigono riceve luce dal Sole) e un motto ("A Patre luminum"), densi di significato 'E. continuasse a lavorare per la diffusione degli ideali scientifici dell'Accademia, prendendo contatto con i più reputati ...
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DEL TUPPO, Francesco
Paola Farenga
Nacque nel 1443, o al più tardi l'anno seguente, da Giacomo e da Ilaria "de Scarfellitis", residenti a Napoli nel "seggio" di Porto "in loco ubi dicitur e la piazacta".
Il [...] II). Nel colophon delle Constitutiones angioine è chiaramente espressa la funzione civile attribuita alla diffusione a stampa di progettata edizione vedesse la luce; la controversia fu poi risolta in favore dell'editore napoletano dall'intervento ...
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MARAINI, Fosco
Domenico De Martino
Nacque a Firenze, il 15 nov. 1912, da Antonio, affermato scultore, e da Yoi Pawlowska Crosse, inglese di origine polacca, vissuta da bambina in Ungheria, scrittrice [...] tenne fino al 1983. L'attività di diffusione e di studio della cultura del Giappone, dove soggiornava spesso, in cui riassumeva le sue convinzioni finali, elaborate soprattutto alla lucedello scintoismo: vi afferma la sua scelta, punto d'arrivo di ...
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D'ALESSANDRO (Alessandri), Alessandro
Mauro De Nichilo
Nacque nel 1461 a Napoli e quasi certamente appartenne alla nobile famiglia dei D'Alessandro, del sedile di Porto, che aveva già dato alla città [...] 1504, l'anno della morte nell'esilio di Francia di Federico d'Aragona. Prima della stampa ebbe diffusione manoscritta: nella lettera già altra fonte coeva, letteraria e non, potesse far luce sulla norma del diritto romano presa in considerazione; ...
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BECELLI, Giulio Cesare
Alberto Asor-Rosa
Nacque, Verona nel 1686 da Giovanni Battista, da Cecilia Comer, di nobile famiglia. Frequentò le scuole dei gesuiti e vestì giovinetto l'abito della Compagnia; [...] che nel Seicento aveva avuto larga diffusione: si ricordi La rivolta di italiana, riesaminata alla luce di questo spirito 34-38; B. Sorio, relazione su Del vero genere e particolaribellezze della poesia italiana libri tre di G. C. B. veronese, in ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...