DA MULA, Marcantonio
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 12 febbr. 1506, secondogenito di Francesco di Alvise, del ramo a S. Giovanni Decollato, e di Laura Michiel di Lorenzo, che diede al marito altri [...] carattere politico ebbero larga diffusione presso i contemporanei e gonfiato il caso, per porsi in luce, secondo quanto riferisce il Valier.
In , ma sono tanto insolenti e rapaci della roba e dell'onor delli uomini, che è dubbio se questa ...
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DARDANO, Achille
Elio Migliorini
Nacque a Firenze il 3 luglio 1870 da Pio e Annetta Vigna. Dopo aver terminato il liceo a Roma, prese parte a un concorso della Società geografica italiana nel 1890 che [...] nella Guida d'Italia del T. C. I. L'ampiezza della sua diffusione è dimostrata dal gran numero, circa 6.000.000, di fogli per la presenza delle curve di livello sia per l'aggiunta di una colorazione "a luce obliqua". Il disegno delle curve di livello, ...
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MACONI, Stefano
Hélène Angiolini
Figlio di Corrado di Leoncino di Squarcialeone e di Giovanna di Stefano Bandinelli, nacque, con tutta probabilità a Siena, intorno al 1350.
Nel 1411, in occasione del [...] a noi noto spicca il nome di Neri Pagliaresi, ma è indubbio, alla luce degli eventi successivi, che rimase in relazione anche con Tommaso di Antonio e con Raimondo Della Vigna. È proprio durante il suo priorato a Pontignano che, inoltre, egli si ...
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GUGLIELMA di Milano, detta la Boema
Marina Benedetti
Dell'esistenza di G. abbiamo notizia principalmente da processi inquisitoriali che si svolsero a Milano nel 1300. Nonostante la natura e la frammentarietà [...] un altro diffuso modello agiografico, G. è paragonata alla luce e alle stelle. I monaci inoltre raccomandano G., la e si accoppiavano in incontri notturni (Bossi). Diffusione ebbe la notizia della presenza a Milano di una donna identificata con lo ...
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GAZZOTTI, Pietro
Andrea Merlotti
Nato a Modena nel 1635, dopo aver preso i voti fu al servizio dell'abate Vittorio Siri come "aiutante di studio" dal 1660 al 1668.
Tra la fine del 1646 e l'inizio del [...] ottobre 1681 i due volumi dell'Historia delle guerre di Europa dal 1643 al 1680 videro finalmente la luce e il G. ne inserita nell'opera del G., avrebbe conosciuto maggior diffusione.
Questi progetti furono interrotti dalla sua improvvisa scomparsa, ...
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BIANCHI, Giovanni Antonio
Giuseppe Ricuperati
Nacque a Lucca il 2 ott. 1686 da Giovanni Francesco e Caterina Felice, cittadini lucchesi. Il suo nome di battesimo fu Carlo Augusto. Entrò a sedici anni [...] , ma, ben più interessante della sua attività di poeta arcadico, si faceva intanto luce in lui la sua vera fu pubblicata, il napoletano, che aveva avuto notizia dal fratello della sua diffusione a Napoli (Archivio di Stato di Torino, Mss. Giannone, ...
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PICO, Giovan Francesco
Elisabetta Scapparone
PICO, Giovan Francesco. – Primogenito di Galeotto I (fratello di Giovanni) e di Bianca Maria, figlia illegittima di Niccolò III d’Este, nacque, probabilmente [...] della lettera prefatoria all’edizione latina dell’opera. Un secondo volgarizzamento della Strix vide la luce nel 1555, a opera dell Firenze 1965; W. Cavini, Appunti sulla prima diffusione in Occidente delle opere di Sesto Empirico, in Medioevo, III ( ...
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CALANDRA, Silvio
Luisa Bertoni Argentini
Nacque a Mantova intorno al 1540 da illustre famiglia (il Bertolotti lo dice figlio di Sabino). Ricevuta un'educazione adeguata al suo rango, ben presto ebbe [...] santuario della Madonna della Crea presso Carmagnola. L'avere nelle mani un documento comprovante la vasta diffusionedell'eresia , ma il "rollo" non venne alla luce. Fallì così lo scopo principale della missione del C. che, deluso, ritornò a ...
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LIBRI (Libri Carucci), Guglielmo
Livia Giacardi
Nacque a Firenze il 2 genn. 1802 da Giorgio, conte di Bagnano, e da Rosa Del Rosso, entrambi appartenenti a famiglie dell'antica nobiltà toscana. Per [...] come lingua il francese allo scopo di dare maggiore diffusione ai suoi risultati.
La maggior parte dei suoi studi . iniziò a interessarsi di storia della scienza allo scopo, soprattutto, di riportare alla luce scoperte e fatti scientifici del passato ...
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DE' BOSIS (De' Bossis, De' Buscis), Daniele
Paola Astrua
Originario di Milano, ma cittadino di Novara, è il più importante dei pittori operanti nella bottega di famiglia assai attiva, prevalentemente [...] le componenti della sua cultura figurativa, ancora fortemente improntata da esperienze tardogotiche, che conobbero ampia diffusione nel Novarese delle potenzialità di luce ed ombra, oltre a citazioni tipologiche assai puntuali, avvertono dell' ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...