CINUZZI, Marcantonio
Valerio Marchetti
Figlio di Mariano, erede di una famiglia della nobiltà (iscritta al "monte" dei gentiluomini) che stava allora trasformandosi in famiglia borghese impiegando i [...] dai "Senesi" di grande importanza e degno di diffusione, ma anche che "tra breve" sarebbe stato disponibile avuto rapporti con i sozzmiani per via della loro precocità). Il suo caso venne invece alla luce dieci anni più tardi, quando ormai ...
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LANCELLOTTI, Secondo
Emilio Russo
Nacque a Perugia il 19 marzo 1583 da Ortensio e Camilla Sebastiani, secondo di quattro fratelli, e fu battezzato con il nome di Vincenzo. La precoce vocazione religiosa [...] cui aspre critiche determinarono nel gennaio 1624 la sospensione delladiffusionedell'opera e l'ordine al L. di spedirne , che forniva un ritratto lucido del L., spiegando alla luce di un carattere collerico un trentennio di controversie entro l' ...
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CAMPANO, Giovanni Antonio (Giannantonio)
Frank Rutger Hausmann
Nacque nel 1429, probabilmente il 27 febbraio, a Cavelli presso Galluccio (in provincia di Caserta) da una famiglia di modestissime condizioni [...] delle Alpi, fecero una grande impressione sul C.; per lui inoltre quello era il primo incarico politico di rilievo, in cui sperava di mettere in luce la bellicosità dei Tedeschi, che ebbe una notevole diffusione ma che per varie ragioni non poté esser ...
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DURAZZO, Girolamo Luigi Francesco
Giovanni Assereto
Nacque a Genova il 20 maggio 1739, terzo figlio di Marcello (Marcello Giuseppe, detto Marcellino) e di Maria Maddalena Durazzo: apparteneva dunque, [...] Genova, suggeriva, sarebbe potuto diventare un centro di diffusionedelle merci russe nel Mediterraneo, grazie a un trattato dire che delle sue attività bancarie ignoriamo, quasi tutto, e non sembra che possa venire molta luce dagli sparsi ...
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GUALTERIO, Filippo Antonio
Giuseppe Monsagrati
Secondogenito di cinque figli, nacque il 6 ag. 1819 a Orvieto, nella settecentesca villa di famiglia, dal marchese Ludovico e da Maria Guerrieri Gonzaga. [...] e d'inediti documenti: il fatto che entrambi i lavori vedessero la luce a Torino, il primo nel 1845 e il secondo nel 1846, di dipendenza dalla tutela straniera, incoraggiando la diffusionedelle idee rivoluzionarie, avrebbe rappresentato per tutti. ...
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GUGLIELMO da Pastrengo
Monica Cerroni
Nacque intorno al 1290 da Iacopo e Armelina, quasi certamente a Verona: l'appellativo, che sempre accompagna il suo nome, indica, più che il luogo di nascita, l'origine [...] italiana.
La sorprendente esiguità di alcuni ritratti mette in luce, piuttosto che una composizione frettolosa, il metodo di dell'epoca, notizie dotate di fondamento da notizie tramandate in modo più generico. L'opera conobbe una rapida diffusione: ...
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DE LUCA, Antonino (in religione Antonio Saverio)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Bronte, in provincia di Catania, il 28 ott. 1805 da Vincenzo e da Francesca Saitta. Ultimo di dieci figli, compiuti i primi [...] eccessiva diffusione e lettura delle gazzette francesi in Italia, che, ospitato nel primo fascicolo della Voce della in Irlanda, a cui lavorò per parecchi anni, non vide mai la luce, ma il bisogno di documentarsi lo mise in contatto con il card. ...
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BALDOVINI, Iacopo (Iacobus Balduini o de Balduino, in cui Balduinus è il nome del padre, che, però, è già in funzione determinativa di cognome nelle fonti relative al B.)
Roberto Abbondanza
Glossatore [...] di nuovo è venuto in seguito alla luce, mentre una ricerca sistematica dell'inedito potrebbe rivelarci un materiale ancora più ampio alla trattazione dell'atto ("libellus") che introduce il giudizio, dovette avere una certa diffusione, a giudicare ...
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CATTANEO, Carlo Ambrogio
Gino Benzoni
Nato a Milano il 7 dic. 1645, novizio della Compagnia di Gesù il 1º nov. 1661, all'interno di questa si svolge, per lo più a Milano, il resto della sua esistenza. [...] santi esercizi (Mantova 1858), ebbero una notevole diffusione anche all'estero: furono infatti stampate in dell'impegno quotidiano e l'ausilio illuminante della ragione (purché guidati e controllati dal confessore e dal "savio direttore",alla luce ...
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BIGNAMI, Enrico
Luigi Cortesi
Nato a Lodi il 3 dic. 1844, ancora adolescente rimase l'unico sostegno della famiglia, e non poté perciò frequentare le scuole se non come auditore. Da questa diretta esperienza [...] dalla guerra libica riportarono alla luce la sostanza etica e umanistica La corrispondenza... : G. Bosio,La diffusione degli scritti di Marx e di A. Sorge, I, Paris 1950; sulla ripresa della collaborazione nel 1877 si veda il Carteggio Marx-Engels, ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...