BUONAMICI, Giovanni Francesco
Gaspare De Caro
Nacque a Prato nel 1592 da Piero di Bonamico e da Livia Camesecchi. Avviato dal padre allo studio delle leggi, si addottorò probabilmente a Pisa. In una [...] lo scopo. A Roma dovette rimanere qualche tempo, mettendosi in luce presso quella corte, sia per le sue influenti parentele e relazioni dava della vicenda come di un episodio della lotta tra domenicani e gesuiti, il B. diede la più ampia diffusione, ...
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PECCI, Tomaso
Gregorio Moppi
– Figlio di Ermonide e di Laura Tolomei, fu battezzato a Siena l’8 ottobre 1576.
Proveniva da un casato aristocratico tra i più in vista della città, sebbene la famiglia [...] non dare in luce queste pagine, la cui «artificiosa maniera del compor moderno» merita invece ampia diffusione; una «maniera» che si attua nella prontezza a cogliere e sottolineare il senso della parola, renderla ...
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PAOLI, Baldassarre
Daniele Edigati
– Nacque a Firenze il 16 dicembre 1811 da Antonio, artigiano, e da Angiola Bianchi, in una famiglia di umili origini.
Studiò all’Università di Pisa e ottenne la laurea [...] divulgazione e la diffusionedello studio del diritto, in particolare in quei settori sensibili dell’ordinamento in cui della legge. Il primo, le Nozioni elementari di diritto penale, vide la luce a Genova nel 1871 e fu destinato ai membri delle ...
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FREDIANI, Francesco (al secolo Domenico)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque il 23 dic. 1804 a Pruno, frazione montana del comune di Stazzema, in Versilia, e fu battezzato col nome di Domenico che muterà [...] , vista anche l'ampia diffusione del cognome Frediani in Toscana Niccolò da Poggibonsi, a cura di A. Bacchi della Lega, II, Bologna 1881, pp. 255-258 Rosati, Per la biografia del padre F. F. o.f.m., in Luce e amore, s. 2, I (1928), pp. 3-6; L. Oliger ...
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FARUSI (Farussi), Zanetta (Giovanna Maria)
Roberta Ascarelli
Figlia unica di un calzolaio, Girolamo, e di sua moglie Marzia, nacque a Burano (Venezia) nell'estate del 1708 (secondo il Rasi nel 1709). [...] Casanova, I, p. 29).
Tra il 1728 e il 1732 diede alla luce altri tre figli, Giovanni Alvise (1728-1798), una bimba che morì in tenera del pubblico, la diffusione del balletto: "... quel che più mi interessava era la partenza della Zanetta Casanova la ...
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CAMPIGLIA, Alessandro
Gino Benzoni
Di antica famiglia vicentina, è sicuramente da identificare con quell'Alessandro, primogenito di Francesco, a favore del quale, purché si addottorasse, testava nel [...] ed Orsatto Giustinian avessero giudicati meritevoli di diffusione; niente tuttavia della Campiglia fu pubblicato dopo la sua scomparsa glielo impedirono. Di lì a due anni vedeva invece la luce a Venezia la Historia di Francia, dedicata dall'autore, il ...
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CAPOZIO, Priamo
Claudio Mutini
Nacque intorno alla metà del sec. XV quasi certamente a Marsala. Egli stesso si dichiarava "Lilybita Siculus", cioè nativo di capo Lilibeo.
Le vaste lacune che presenta [...] la maggiore garanzia per la sua opera di diffusionedell'umanesimo italiano: basti pensare che un solo consentito il rilascio del donativo dovuto alla Corona mettendo in cattiva luce il conte di Golisano, principale avversario del Moncada, porta la ...
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CAMINER, Domenico
Cesare De Michelis
Nato a Venezia il 4 maggio 1731 da Antonio, crebbe in una famiglia della borghesia veneziana ricevendo una buona e solida educazione. Giovanissimo sposò Anna Meldini [...] recepibile dal pubblico: nel 1768 così vedrà la luce L'Europa letteraria, sempre che al C. non merito di essere stato uno dei più efficaci strumenti di diffusione nel Veneto della più moderna cultura francese.
Quando il giornale manifesterà i ...
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GIBELLI, Giuseppe
Massimo Rossi
Nacque a Santa Cristina, presso Pavia, il 9 febbr. 1831 da Siro e Giuseppina Carnovali. Frequentò la facoltà di medicina dell'Università di Pavia, dove si laureò nel [...] . Garovaglio e specializzandosi nella sperimentazione, alla luce dei più recenti studi della scuola tedesca di S. Schwendener e H le piante cupulifere (castagni, faggi, querce) costante diffusione di formazioni di micelio fungino. Successivamente, B. ...
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PIETRO da Mantova
Giuseppe Gardoni
PIETRO da Mantova (Petrus de Mantua, Petrus Mantuanus, Petrus Alboinis de Mantua, Petrus Alboini Mantuanus). – Nacque da Giovanni attorno alla metà del Trecento, con [...] che l’autore dimostra gettando luce, fra l’altro, sui cui Epistolae furono tra le fonti principali dei seguaci della filosofia stoica nei secoli XIV e XV e in italiani. La sua Logica ebbe larga diffusione e continuò ad essere letta e discussa ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...