DI MARZIO, Quirino
Renato Di Ferdinando
Nacque a Spoltore (Pescara) il 6 luglio 1883, da Gioacchino e Antonia Di Marco. Laureatosi brillantemente in medicina e chirurgia presso l'università di Roma [...] modo portare importanti contributi clinici alla conoscenza delladiffusione orbitaria di processi infiammatori o neoplastici dai apertura. Non trascurò alcuna indagine neurologica per far luce sull'origine di affezioni oculari, sospettate espressioni ...
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GENTILE da Foligno
Paolo Vian
Ignoti sono il luogo e la data della sua nascita, da porre presumibilmente negli ultimi decenni del XIII secolo, né si conoscono le circostanze della sua entrata nell'Ordine [...] della Bibl. Riccardiana di Firenze il volgarizzamento della traduzione latina di Angelo Clareno della Scala paradisi di s. Giovanni Climaco, che ebbe notevole diffusione Berardini, Frate Angelo da Chiarino alla lucedella storia, Osimo 1964, ad ind.; ...
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Agostino di Canterbury, Santo
L. Speciale
Primo vescovo d'Inghilterra, morto nel 604. Al nome di A. è tradizionalmente connessa la seconda colonizzazione cristiana dell'Inghilterra, promossa da Gregorio [...] la protezione della regina Berta. Una seconda rilevante campagna di scavo ha riportato alla luce le strutture 379-420.
A. Petrucci, L'Onciale Romana. Origini, sviluppo e diffusione di una stilizzazione grafica altomedievale, ivi, 12, 1971, pp. 75- ...
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CERADINI, Giulio
Mario Crespi
Nacque il 17 marzo 1844 a Milano da Antonio e da Maria Sala e qui compì i primi studi.
Nel 1860 si arruolò nell'esercito garibaldino e partecipò alla spedizione di Sicilia; [...] didattica che qui intraprese doveva mettere in luce un aspetto singolare della personalità del C.: sebbene dotato di inaspettatamente come eccellente studioso di storia della scienza, ebbe subito una vasta diffusione e non mancò di suscitare le più ...
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FIERLI, Gregorio
Orsola Gori Pasta
Nacque a Montecchio (ora in provincia di Arezzo) l'11 marzo 1744 da antica famiglia civile del luogo, proprietaria di terre nell'agro cortonese, secondogenito di Giovan [...] successivo alla morte del F., nel 1808, ebbe larga diffusione e fu utilizzata sino all'introduzione del codice civile nel stata messa in luce l'affinità di questi scritti con altre opere coeve, in particolare con Gli ozi della villeggiatura (Firenze ...
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CASERINI, Mario
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 26 febbr. 1874 da Oreste, impiegato, e da Isabella Rosati, in una famiglia piccolo-borghese. Secondo la Prolo, esordì come attore di teatro con la [...] della casa verso opere di carattere storico, in cui era più facile differenziare il cinema dal teatro e insieme mettere in luce raggiunta nelle tecniche di ripresa cinematografica e l'ampia diffusione del prodotto sul mercato cui il C. dette un ...
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CATERINA Vigri (Vegri, Nigri, Negri; C. da Bologna), santa
Serena Spanò
Figlia di Giovanni (secondo alcuni Bartolomeo) gentiluomo ferrarese al servizio dei marchesi d'Este, e di Benvenuta Mammolini, [...] 53).
Le sette armi spirituali conobbero ben presto una larga diffusione. Poco dopo la morte di C. le monache del tedesco - che videro in genere la luce nel Cinque-Seicento. L'interpretazione di fondo dell'opera è ancora oggi discussa. I biografi ...
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FRANCHETTI, Augusto
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze il 10 luglio 1840 da Alessandro e Cecilia Marini di Marsiglia.
La famiglia paterna, di antica origine mantovana e di religione israelitica, [...] e attuò fu la diffusionedell'insegnamento delle lingue moderne straniere; delle arti di William Smith. Soprattutto si dedicò a tradurre in vario metro le commedie di Aristofane, che il Comparetti annotò premettendovi un'introduzione. Videro la luce ...
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DE FRANCESCHI, Carlo
Sergio Cella
Nacque il 16 ott. 1809 nel piccolo villaggio di Moncalvo di Pisino (nell'Istria interna, o Contea), figlio di Giuseppe, piccolo proprietario ligio all'Austria, e di [...] interpellanza sul divieto di diffusione dei giornali triestini di C.D. a P. Kandler, in Atti e mem. della Soc. istr. d'arch. e st. patria, XL(1928), 2 -64; G. Quarantotti, L'Istria nel 1848 alla luce di nuove testimonianze, in La Venezia Giulia e la ...
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CENNI, Quinto
Camillo Brialdi
Nacque a Imola il 20 marzo del 1845 dall'avvocato Antonio e da Maria Sangiorgi, entrambi di agiata faniiglia di tradizioni cattoliche, ma aperta alle idee liberali (un [...] alle armi, ai corpi ed alle unità dell'esercito. Videro così la luce successivamente: I Granatieri (1887), Nizza cavalleria alla loro diffusione e al consolidamento di una tradizione felicemente iniziata nella seconda metà dell'Ottocento.
Morì ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...