DE FELICE, Francesco Placido Bartolomeo (in religione Fortunato Bartolomeo)
Giulietta Pejrone
Nacque a Roma il 24 ag. 1723, maggiore dei sei figli di Gennaro e di Caterina Rossetti, napoletani, chiamati [...] Celestino Galiani, che avrebbe dato un importante contributo alla diffusionedelle teorie di Newton in Italia. Il Galiani, tornato a decennio in lingua italiana. Dal 1758 al 1762 vide la luce a Berna anche un altro giornale fondato dal D., l' ...
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MANFREDI, Bartolomeo
Enrico Parlato
Figlio di una non meglio identificata Maddalena e di Mercurio, definito "messere" per indicare uno stato sociale non mediocre (Merlo, 1986, p. 44), nacque, e fu battezzato [...] Honthorst e H. Terbrugghen.
Di certo la diffusionedella sua maniera si lega allo straordinario interesse di 3-4, pp. 25-37; M. Pulini, Un M. alla luce del sole, in Studi di storia dell'arte, IV (1993), pp. 303-313; C. Caneva, Cremona per ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giuseppe Pecchio
Maurizio Isabella
Giuseppe Pecchio può considerarsi il fondatore dell’economia politica risorgimentale. Riprendendo l’eredità di Pietro Custodi, Pecchio popolarizzò il pensiero economico [...] le condizioni della penisola italiana e la sua tradizione di pensiero economico. Benché interpretata alla lucedella Histoire in essa affermò che la diffusionedella cultura e della letteratura dipendeva dalle leggi dell’economia. Sulla scia di Gioia ...
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DONZELLI, Giuseppe
Pietro Messina
Nacque a Napoli nel 1596.
Laureatosi in medicina, intraprese la professione. In età già matura, però, decise di tornare sui libri per dedicarsi in particolare all'approfondimento [...] propugnatore delle sue capacità, e insieme della necessità e possibilità, di contare solo sulle proprie forze. Alla luce di questo libro voleva essere uno strumento di studio e di diffusionedella scienza in cerchie sempre più vaste. Il D. fu sempre ...
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GIROLAMO da Treviso, il Vecchio
Alessandro Serafini
L'identificazione dell'artista, attivo nel Trevigiano negli ultimi tre decenni del Quattrocento, al quale vanno attribuiti i dipinti accomunati dall'identica [...] in Bragora a Venezia del 1478. Tuttavia lo studio aggiornato dellaluce, che conferisce un efficace risalto plastico, consiglia di collocare a Treviso trovò fertile terreno di diffusione nell'ambito delle arti figurative, dalle miniature del Maestro ...
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DE FRANCESCHI, Francesco (Francesco Senese, Senese)
Lorenzo Baldacchini
Nacque a Siena, probabilmente intorno al 1530. Sulle sue origini e la sua giovinezza non si sa praticamente nulla. Circa i suoi [...] citato Serlio dell'anno successivo. Nel 1567, in sodalizio con l'incisore tedesco ("pomeranus") Johann Chrieger, diede in luce la doppia ancora con i circoli senesi, con un indirizzo di diffusionedella cultura, non solo ai più alti livelli, ma anche ...
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BAUDI DI VESME, Carlo
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Cuneo il 23 luglio 1805 dal nobile Michele Benedetto e da Ottavia Maria Caissotti di Chiusano. Trasferitasi a Torino nel 1822 la famiglia, per gli [...] osservazioni sui problemi tecnici e amministrativi dello Stato: collegò la diffusionedella ricchezza alla libertà e alla sicurezza Edicta, che dopo quindici anni di studio videro la luce nel 1855 (Edicta regum Langobardorum edita ad fidem optimorum ...
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DAL POZZO, Giuseppe Maria Ferdinando
Marco Gosso
Di famiglia di origine alessandrina, quintogenito di Angelo Francesco, quinto conte di Castellino e San Vincenzo, e di Teresa Cristina Della Valle Galliziano, [...] annexés, Parigi-Ginevra, Ballimore et Cherbuliez, 1829, vide la luce solo il primo volume, mentre del secondo, annunciato, ma mai per tutta Italia, avente per oggetto la diffusionedella pura lingua italiana e la contemporanea soppressione de ...
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LANTERI, Pio Bruno (Brunone)
Giuseppe Griseri
Nacque a Cuneo il 12 maggio 1759 dal medico Pietro, originario di Briga Marittima, e da Margherita Fenoglio; a quattro anni rimase orfano della madre, deceduta [...] spiegare alla lucedella dottrina romana gli avvenimenti politico-ecclesiastici del tempo e a chiarire i fondamenti delle prerogative a quelli che si opponevano alle prerogative pontificie, diffusionedella "buona" stampa. Il 13 nov. 1816 ottenne ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giuseppe Toniolo
Vera Negri Zamagni
Toniolo fu il maggiore esponente italiano della scuola etico-cristiana, che vedeva l’iniziativa economica dei singoli ordinata al bene comune attraverso istituzioni [...] cattolica, che vide la luce dopo la sua morte.
Dopo gli anni agitati della Democrazia cristiana, Toniolo con le contadini erano marginalizzati e sfruttati, Toniolo proponeva la diffusionedella piccola proprietà e la ricomposizione di una parte dei ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...