CENNI, Quinto
Camillo Brialdi
Nacque a Imola il 20 marzo del 1845 dall'avvocato Antonio e da Maria Sangiorgi, entrambi di agiata faniiglia di tradizioni cattoliche, ma aperta alle idee liberali (un [...] alle armi, ai corpi ed alle unità dell'esercito. Videro così la luce successivamente: I Granatieri (1887), Nizza cavalleria alla loro diffusione e al consolidamento di una tradizione felicemente iniziata nella seconda metà dell'Ottocento.
Morì ...
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ANDREA di Cione Arcagnuolo, detto l'Orcagna
Luisa Marcucci
Nacque a Firenze da una famiglia di artisti. E' ignoto l'anno della nascita, che dovrebbe cadere nel 1308, se veramente morì sessantenne come [...] Vergine, poi rifatti dal Ghirlandaio, nel coro della medesima chiesa. Quanto però, della decorazione trecentesca è venuto recentemente alla luce, ossia trentacinque quadrilobi dei costoloni della volta con busti di Santi e di Profeti, è da assegnare ...
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BRICCI (Briccio, Brissio, Brizio), Giovanni
Olivier Michel
Figlio di Giovanni Battista, materassaio o rigattiere - trasferitosi da Genova a Roma verso il 1560 - e di Pazienza Puccina, nacque a Roma, [...] "solo per destare l'acutezza dell'ingegno, che quanto all'utilità, sperava di mandar in luce liabusi trascorsi nella Musica,come , "zanni", mescolanza di dialetti, secondo il tipo che ebbe diffusione soprattutto in Roma e nel Lazio fra il Cinque e il ...
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PERUCOLO, Riccardo
Mattia Biffis
PERUCOLO, Riccardo. – Nacque a Zoppè di Conegliano, località del Trevigiano, da Antonio, mastro murario, e da una non meglio identificata Cecilia. Ignota è la data di [...] della diocesi, Giovanni Andrea Caronelli, il 25 maggio 1549 al termine di un’inchiesta promossa dalle stesse autorità veneziane, preoccupate dalla diffusione (Pierce, 2003, p. 112).
Alla luce di queste incriminazioni, il tribunale veneziano spiccò ...
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DURINI, Alessandro
Gianluca Kannès
Nacque a Milano il 30 maggio 1818 nella linea primogenita dei conti di Monza, sesto degli otto figli di Antonio, notabile della corte napoleonica e podestà di Milano [...] già si era messo in dubbia luce politica come animatore e per un certo periodo presidente dell'irrequieta Società degli artisti (G. dilettanti milanesi, specie per quanto riguarda la diffusionedell'acquerello, fu lui a introdurre Domenico Morelli ...
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LLOYD, Llewelyn
Paola Pietrini
Nacque a Livorno il 30 ag. 1879, ultimo dei cinque figli di William, commerciante di origine gallese, e della livornese Luisa Bianchini. Alla morte del padre nel 1884, [...] Pisa 1999, pp. 81, 206; L'officina del colore. Diffusione del fauvisme in Toscana (catal., Crespina), a cura di , L. L. e l'eredità della macchia, in Artista: critica dell'arte in Toscana, XIII (2001), pp. 60-89; Luce e pittura in Italia: 1850-1914 ...
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BUSTI (de' Busti, de Bustis, de' Bustis, da Busto), Bernardino
Antonio Alecci
Figlio del giurista Lorenzo, di nobile famiglia milanese, nacque intorno al 1450 a Milano, pur se il cognome fece a lungo [...] la vita, imitandone l'opera nella predicazione, nella diffusione del culto per l'Immacolata Concezione e nella della vita terrena di Maria. Dopo la pubblicazione della prima parte (Mediolani, U. Scinzenzeler, 1492), il Mariale vide per intero la luce ...
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DE MAIO, Paolo
Mario Alberto Pavone
Figlio di Giovanni Pietro e di Ovidia Izzo, nacque a Marcianise (Caserta) il 15 genn. 1703.
Il De Dominici (1745), inserendolo tra i discepoli di Francesco Solimena, [...] Napoli.
La sua vasta produzione, che gli consentì una diramata diffusionedelle sue opere, e quindi del messaggio pittorico loro connesso, nei sulle quali alcune testimonianze epistolari hanno fatto luce, consentendo di riscoprire non solo una ...
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MACCHIATI, Serafino
Federico Trastulli
Nacque a Camerino il 17 genn. 1861 da Primo, insegnante, e da Venanzia Bartoloni. Costretto sin da bambino a seguire gli spostamenti della famiglia, visse in Emilia, [...] le nebbiose atmosfere divisioniste, ma anzi brilla di una luce giocata sulle nuances del verde, mentre le pennellate, brevi quello di aver contribuito alla valorizzazione dell'illustrazione come mezzo di diffusionedell'arte e del costume. All'inizio ...
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GIBERTONI (Ghibertoni), Carlo Francesco
Alfonso Garuti
Figlio di Paolo e di Caterina Soleri, nacque a Carpi, nel Modenese, il 21 dic. 1635, e fu battezzato nella chiesa collegiata dell'Assunta il giorno [...] della cattedrale, Libro dei battezzati, VI, c. 173 n. 170). A partire da Cabassi (ms. 1784) il G. è stato confuso con un omonimo artigiano attivo nei primi anni del secolo XVII; e solo in tempi recenti si è fatta luce tra produzione e diffusione, in D ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...