PERICOLI, Niccolo, detto il Tribolo
Alessandra Giannotti
PERICOLI, Niccolò, detto il Tribolo. – Nacque a Firenze il 17 maggio 1497 dal legnaiolo Raffaello di Niccolò, detto Riccio de’ Pericoli, e da [...] assenza di opere e le lacune documentarie non aiutano a far luce su questi anni giovanili, che tuttavia furono in buona parte primo Cinquecento, in Le vie del marmo. Aspetti della produzione e delladiffusione dei manufatti marmorei tra ’400 e ’500 ( ...
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LOMAZZO, Giovanni Paolo
Roberto Ciardi
Nacque a Milano il 26 apr. 1538 da Giovan Antonio di Giorgio e da Francesca Mozzanica, originaria della zona di Melegnano.
Non si conosce l'attività del padre, [...] dati culturali ben noti a Milano, anche attraverso la diffusionedelle stampe nordiche.
Queste "rare carte forastiere" dovettero essere materia (proporzione, moti e affetti, colore, luce, prospettiva, composizione, convenienza degli argomenti sacri e ...
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GIUNTA di Capitino, detto Giunta Pisano
Angelo Tartuferi
Originario di Pisa, fu attivo nella prima metà del secolo XIII. La vicenda biografica di quella che è la personalità artistica di maggior spicco [...] G. che ha conosciuto la maggiore diffusione: in Pisa stessa nelle forme arrotate del Maestro della Croce di S. Paolo a Ripa (Bologna, Assisi, Roma, forse anche a Firenze, alla lucedell'attività del Maestro di S. Maria Primerana), anziché inviare le ...
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LURAGO (Luraghi, Loraghi, de Lurago)
Benedetta Pinto
Sotto questo cognome, da mettere verosimilmente in relazione a un toponimo, sono noti alcuni architetti, stuccatori e lapicidi - appartenenti a una [...] della progettazione architettonica a quello della decorazione, contribuì in maniera sostanziale alla diffusione 1964, pp. 33-48; Id., Artisti della Valle Intelvi e della diocesi comense attivi in Baviera alla luce di carte d'archivio del Ducato di ...
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DE' BOSIS (De' Bossis, De' Buscis), Daniele
Paola Astrua
Originario di Milano, ma cittadino di Novara, è il più importante dei pittori operanti nella bottega di famiglia assai attiva, prevalentemente [...] le componenti della sua cultura figurativa, ancora fortemente improntata da esperienze tardogotiche, che conobbero ampia diffusione nel Novarese delle potenzialità di luce ed ombra, oltre a citazioni tipologiche assai puntuali, avvertono dell' ...
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GUALA, Pietro Francesco
Francesco Sorce
Nacque a Casale Monferrato il 15 sett. 1698, da Lorenzo e Barbara Favro (Carità, p. 13). Con ogni probabilità il G. fu avviato alla pittura presso la bottega [...] più volte messi in luce nell'evoluzione stilistica del G. durante gli anni Venti, degli echi della pittura di Giuseppe Maria uno dei tanti cantieri itineranti, veicoli delladiffusionedelle caratteristiche tipologie di arredo settecentesco, costituì ...
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GNOLI, Umberto
Serenella Rolfi
Nacque a Roma il 21 maggio 1878. Figlio di Giuseppa Angelini e di Domenico, letterato, critico e storico dell'arte nonché direttore della Biblioteca nazionale Vittorio [...] sue intenzioni a comparire sulle pagine del Bollettino della Deputazione di storia patria, istituzione di cui pure era socio, ma che vide la luce soltanto in un opuscolo pubblicato a parte e con diffusione poco più che privata.
L'acribia critica ...
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CRESCI, Giovanni Francesco
Franca Petrucci
Di famiglia pistoiese, nacque a Milano da Bartolomeo, agente in quella città dei cardinali Cibo e Salviati, e da Eleonora Landriani in data imprecisata, nel [...] Quarto libro di lettere formatelle et cancellaresche corsive "...nuovamente posto in luce per Silvio Valesi Parmeggiano". Postumo, a cura del figlio del C diffusione in Italia e in tutta l'Europa. Tuttavia non è esatto parlare in modo assoluto della ...
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FANTI, Sigismondo
Giovanna Ernst
Le notizie riguardanti la vita e la figura del F. sono molto scarse e si ricavano per la maggior parte da quanto l'autore dice di sé nelle due opere che ci sono pervenute. [...] il prodotto più fortunato di questo filone è il Libro delle sorti del perugino Lorenzo Spirito.
Compiuto nel 1492, esso vide la luce quell'anno stesso e conobbe quindi una larghissima diffusione, venendo ristampato e tradotto più volte, e illustrato ...
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PARASOLE CATANEA, Elisabetta (Isabetta, Isabella). – Figlia del barone Cattaneo di Bergamo – non meglio identificato – e di Faustina, forse romana, nacque presumibilmente a Bergamo intorno al 1580, come [...] base larga ebbe notevole diffusione sia presso la produzione l’aiguille industrieuse, che vide la luce a Parigi nel 1605.
Nel 1610 uscì . Di Castro, Isabella Catanea P. e il “Teatro delle nobili et virtuose donne”, in Strenna dei romanisti, Roma 2004 ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...