GIAMBERTI, Giuliano, detto Giuliano da Sangallo
Pier Nicola Pagliara
Figlio di Francesco di Bartolo di Stefano di Giamberto, nacque a Firenze nel 1445 oppure nel 1452.
Per la data di nascita le indicazioni [...] del terreno. L'impianto ad H permette di dare luce sufficiente al salone centrale. Il timpano, che, sorretto da G. ebbe un ruolo fondamentale nel favorire la ripresa e la diffusionedello ionico che, fino ad allora, era stato impiegato a Firenze solo ...
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GIACOMELLI, Mario
Marco Andreani
Nacque il 1° agosto 1925 a Senigallia (Ancona), da Alfredo e da Libera Guidini. Ebbe due sorelle, Maria e Jole (un fratello nato prima di lui e chiamato Mario morì nel [...] a toni alti, caratterizzate da morbidi e calcolati effetti di luce o da riferimenti autobiografici, come L'orfano, Maternità o Paternità Il Diaframma di Colombo aveva contribuito alla diffusionedell'opera di Giacomelli in Europa, organizzando sue ...
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MARCO da Oggiono
Alessandro Serafini
Figlio di Cristoforo e di Isabella da Civate, nacque con ogni probabilità a Milano tra il 1465 e il 1470 (Shell, 1998, p. 163).
Il suo nome completo, come testimoniano [...] 34; F. Moro, Spunti sulla diffusione di un tema leonardesco tra Italia Giovanni Antonio Boltraffio. Un pittore milanese nella luce di Leonardo, Milano 2000, pp. e M.: quadri a due mani da S. Maria della Pace a Milano, Milano 2002; A. Rossi, Una ...
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BELLOTTO (Bellotti, Belotti, Belotto), Bernardo
Stefan Kozakiewicz
Nacque a Venezia il 30 genn. 1721 (more veneto 1720) da Lorenzo e da Fiorenza Canal, sorella del Canaletto; suo ftatello Pietro fu [...] ; il contrasto più scenografico tra le parti in luce e quelle in ombra, che porta alla creazione di nel 1764, quella dell'Accademia di Belle Arti: la città diventava un centro importantissimo per la diffusionedelle idee neoclassiche (Winckelmann ...
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BOITO, Camillo
Giuseppe Miano
Nacque a Roma il 30 ott. 1836, primogenito di Silvestro e di Giuseppina Radolinska. A quattordici anni incominciò a seguire i corsi dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, [...] 1881, pp. 596-611). All'insegnamento e alla diffusionedelle arti minori dedicò anche volumi: Ornamenti di tutti gli cui il Nardi vide un'anticipazione della "divagazione" panziniana. Di questo volume videro la luce sette edizioni: la terza, del ...
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MARAINI, Fosco
Domenico De Martino
Nacque a Firenze, il 15 nov. 1912, da Antonio, affermato scultore, e da Yoi Pawlowska Crosse, inglese di origine polacca, vissuta da bambina in Ungheria, scrittrice [...] tenne fino al 1983. L'attività di diffusione e di studio della cultura del Giappone, dove soggiornava spesso, in cui riassumeva le sue convinzioni finali, elaborate soprattutto alla lucedello scintoismo: vi afferma la sua scelta, punto d'arrivo di ...
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CANAVESIO, Giovanni
Giovanni Romano
Se ne ignora la data di nascita, ma non deve cadere lontano dal 1425-30 perché il C. risulta già documentato a Pinerolo nel 1450 come "magister iohannes canavexii [...] , i filatteri offrono ampie zone di riposo alla intensa luce meridiana, i termini di confronto si trovano solamente presso pittori diffusione del fenomeno (per la zona prossima al C. si conosce attualmente un solo esempio esplicito nel campo della ...
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POLETTI, Luigi
Raffaella Catini
POLETTI, Luigi. – Nacque a Modena il 28 ottobre 1792 da Giuseppe e da Domenica Carretti. Nella città natale frequentò il ginnasio e il liceo e, al tempo stesso, i corsi [...]
Ultimati nel 1828, gli scavi riportarono alla luce numerosi resti dell’antica città; nell’aprile 1825 fu rinvenuto edifici ‘moderni’, «cioè rinascimentali […] per la diffusione del Neorinascimento nelle sue diverse declinazioni europee» (Giovanetti ...
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BELLI, Valerio, detto Valerio Vicentino
Franco Barbieri
Nacque a Vicenza nel 1468, da Antonio di Alberto, merciaio, ma discendente da nobile famiglia di origine nulanese. Secondo l'antica testimonianza [...] un tono vaghissimo di "notturno" modulato nella fredda luce lunare. Gli stessi generici precedenti veneti, intesi sulla della prima metà del 1500: uno degli ambienti certo più interessanti del Rinascimento veneto, specie riguardo alla diffusione ...
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CORCOS, Vittorio Matteo
Carlo Sisi
Figlio di Isach è di Giuditta Baquis, nacque a Livorno il 4 ottobre del 1859. Egli s'indirizzò subito allo studio del disegno iscrivendosi all'Accademia di belle arti [...] è tradotto in più facile armonia di colori e di luce, in soggetti sportivi o temi graziosi particolarmente richiesti dalla clientela lo volle riprodotto addirittura in una cartolina illustrata.
Delladiffusione dei quadri del C. offre del resto un' ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...