Complesso di pratiche ed esperienze di espressione e comunicazione artistico-visuali che intervengono nella dimensione stradale e pubblica dello spazio urbano, originariamente provviste di una fisionomia [...] un dato sito urbano. Quest’ultimo tratto mette in luce la discordanza della s.a. dall'esperienza del graffiti-writing, che che di fatto permea la genetica e la capillare diffusionedella s.a, nei singoli contesti urbani è tuttora individuabile ...
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LINGUAGGI VISIVI
Sebastiano Porretta
Rossella Caruso
Silvia Bordini
Ricerca e sperimentazione nel linguaggio fotografico (1945-93). − La ripresa economica e industriale seguita alla seconda guerra [...] retrospettiva di H. Cartier-Bresson del 1946, anno in cui vede la luce anche Naked city di Weegee (1899-1968), grande affresco in chiave di dei trasporti e dell'elettronica, ma anche dalla diffusionedella televisione e della filmografia a colori. ...
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MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] , oppure in spazi interni e dunque anche per una visione con luce artificiale. Ma la rivoluzione, dentro il sistema della comunicazione urbana, avviene con la diffusionedell'illuminazione elettrica che permette ed esalta una città notturna, vitale e ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] p. 353).
Così, nonostante la precoce diffusionedella tesi sulla fine dell'epoca delle ideologie (nel senso in cui la specifica cultura in cui viene fortemente ridotto il peso delle ideologie, alla lucedella tendenza, comune ai due poli militarmente ...
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REPORTAGE
Sebastiano Porretta
Il termine francese reportage indica, nell'accezione comune, un genere fotografico che fornisce informazioni e si occupa d'indagare e documentare vari aspetti della realtà, [...] per la diffusione del lavoro dei fotografi e soprattutto per un controllo e una garanzia della qualità delle immagini messe meno appariscente possibile, sensibilità della pellicola in funzione dellaluce ambientale e soprattutto massima discrezione ...
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OTTICO-CINETICA, ARTE
Bianca Maria Saletti Asor Rosa
Ricerche sulla possibilità e i modi di riprodurre il movimento attraverso effetti ottico-pittorici o tecnico-meccanici sono rintracciabili in tutta [...] altre scoperte connesse a mutamenti apparenti della figura, a movimenti d'irradiazione e diffusione, di espansione e contrazione, di sperimentazione sugli effetti dellaluce artificiale o proveniente da fonti luminose: la luce passa attraverso schermi ...
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SCHÖFFER, Nicolas
Giovanna Casadei
Pittore e scultore ungherese, nato a Kalocsa il 6 settembre 1912. Rappresentante tra i più significativi dell'arte cinetica, ha contribuito al superamento delle classificazioni [...] praticamente, il lumino-dinamismo, sfruttando le possibilità cinetiche dellaluce: in Lux I (1957) si serve di organo a luce con tastiera elettronica. La convinzione che le tecniche elettroniche, con le nuove possibilità di diffusione di messaggi ...
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LOMAZZO, Giovanni Paolo
Roberto Ciardi
Nacque a Milano il 26 apr. 1538 da Giovan Antonio di Giorgio e da Francesca Mozzanica, originaria della zona di Melegnano.
Non si conosce l'attività del padre, [...] dati culturali ben noti a Milano, anche attraverso la diffusionedelle stampe nordiche.
Queste "rare carte forastiere" dovettero essere materia (proporzione, moti e affetti, colore, luce, prospettiva, composizione, convenienza degli argomenti sacri e ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] con ambulacro interno, un tipo architettonico che avrà una vasta diffusione nel periodo successivo, fino ai tempi moderni. I musaici spazi e su quella dellaluce all'interno del monumento, che nel variare delle luci e delle ombre, nelle complesse ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] del re Marbod), il centro di diffusionedelle prime (ed anche delle più tarde) casseruole ad imboccatura rotonda è . Questi vetri sono importantissimi per la località remota in cui sono venuti alla luce (v. più avanti, B, v, a).
Un po' più tardi, ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...