ARCO
C. Ewert
Si dà genericamente questo nome a una struttura edilizia curva predisposta per coprire la distanza (luce o corda) tra due appoggi verticali (piedritti o spalle). Più propriamente in senso [...] Mār Ya'qūb a Nisibi) e trovò speciale diffusione nell'architettura musulmana di Spagna e dell'Africa del Nord. L'a. a tutto luce e carico, a una minore spinta sugli appoggi. Infatti, sebbene il problema della determinazione per via teorica della ...
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ESSEN
I. Voss
(Esnede, Asinde, Essinde, Essend, nei docc. medievali)
Città della Germania, nella Renania settentrionale-Vestfalia, chiamata in antico sassone Asnidi (da asni o esni 'salariato giornaliero', [...] Werden acquistò quindi una posizione chiave nella diffusione del cristianesimo in Sassonia. Ai conflitti per 758 - si dovette il sorgere dell'Alte Burg a Werden, che, a quanto attestano gli scavi che hanno portato alla luce vasellame dei secc. 7° e ...
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CAMPANILE
D. Gillerman
Il termine c. nella lingua italiana designa in genere la torre campanaria, ma viene anche usato con riferimento a torri di vario tipo, con o senza campane, mentre in altre lingue [...] dell'uso delle campane per richiamare i fedeli alla preghiera, la costruzione di veri e propri c. divenne comune, sino alla generale diffusione alla luce una serie di rappresentazioni di chiese con torri su mosaici della Siria e della Giordania: ...
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Agrimensura
L. Speciale
Conosciuta sin dall'Antichità, la pratica della limitatio (da limes, letteralmente 'confine') nacque probabilmente in Egitto, dove le periodiche inondazioni del Nilo rendevano [...] della quantità di terreno arabile da un uomo alla guida di un paio di buoi nel corso di un giorno di luce. . 379-420.
A. Petrucci, L'Onciale Romana. Origini, sviluppo e diffusione di una stilizzazione grafica altomedievale (sec. VI-IX), ivi, 12, 1971 ...
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GINEVRA
M. Delle Rose
(lat. Genua, Genava, Genavae Augusta; franc. Genève)
Città della Svizzera sudoccidentale, capoluogo del cantone omonimo, posta all'estremità ovest del lago Lemano, presso l'uscita [...] precoce diffusione del cristianesimo a G., non sono noti martiri locali e il primo vescovo della città di Saint-Hippolyte di Grand-Saconnex - che hanno riportato alla luce quattro tombe a camera in un piccolo mausoleo, successivamente affiancato da ...
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BARLETTA
P. Belli D'elia
(lat. Baruli, Barulum)
Centro costiero della Puglia, in prov. di Bari, al limite settentrionale della Terra di Bari, presso la foce dell'Ofanto. A detta di Guglielmo Appulo [...] Recenti scavi (1983) hanno riportato alla luce i resti della chiesa conventuale di S. Francesco, che della vita di questi, evidenti traduzioni di icone agiografiche, sono in rapporto con la coeva pittura rupestre e rientrano nell'area di diffusione ...
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CRACOVIA
J.K. Ostrowski
(polacco Kraków; ted. Krakau; Kopiec Krakusa nei docc. medievali)
Città della Polonia meridionale, situata sulla Vistola nella regione della Piccola Polonia, capitale del regno [...] Wawel hanno messo in luce diverse aree di insediamento: in quella orientale, la più elevata, sede della corte del principe, si , che ebbe poi notevole diffusione nella città. Le esperienze maturate nel cantiere della cattedrale si ritrovano nei grandi ...
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SALAMANCA
M. Silva Hermo
(lat. Salamantica)
Città della Spagna occidentale, nella regione di León, capoluogo dell'omonima provincia, S. sorge su una collina di roccia arenaria, attraversata dal fiume [...] , ma recenti lavori di restauro hanno riportato alla luce i muri delle gallerie est e sud. Emerge il portale che nell'accesso al chiostro della cattedrale. Questa chiesa, che costituisce un'evidente prova della rapida diffusione del culto di s. ...
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CASTEL DEL MONTE
A. Cadei
Castello della Puglia, nel territorio del comune di Andria (prov. Bari).L'edificio sorge isolato su una bassa collina tondeggiante che domina l'ondulata campagna circostante, [...] del sito, l'apparato difensivo dell'architettura appare assai ridotto: il portale, dalla luce piuttosto ampia, conserva in spessore sia stata prospettata anche la tesi contraria ovvero la diffusione in Terra Santa di forme nate nell'Italia meridionale ...
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Aghlabidi
L. Golvin
Dinastia che governò in Ifrīqiya (od. Tunisia) nel sec. 9°, sotto la quale iniziò la conquista islamica della Sicilia.
Nell'anno 800 d.C. l'Ifrīqiya vide nascere la prima dinastia [...] del suo passato. A Raqqāda invece si è potuto portare alla luce l'insieme di un palazzo di tipo omayyade, a pianta diffusione di un'arte decorativa eclettica che si collegava tanto all'antichità classica greco-romana, quanto alle tradizioni dell' ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...