ACHELOO
M. T. Marabini Moevs
Figlio di Oceano e di Tetide, è la divinità del fiume omonimo, il maggiore della Grecia, che, sorgendo dalle pendici del Pindo in Epiro, scorre lungo il confine tra l'Acarnania [...] generico di acqua corrente, sta la probabile ragione delladiffusione del suo culto per tutta la Grecia. La lotta . Zeit., XLIII, 1885, c. 105 ss., tavv. 6-7; S. Bleecker Luce, Heracles and Achelous on a Kylix in Boston, in Amer. Journ. Arch., XXVII, ...
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punica, cultura
Si definisce così la cultura fenicia (➔ ) dell’Occidente, fiorita a Cartagine e nelle sue colonie. La documentazione sugli aspetti storici e politici, a parte le iscrizioni numerose ma [...] del mondo fenicio; ma su un’area di diffusione eccezionalmente vasta, quale è quella punica, tali caratteri ). Testimonianze di fasi puniche sono state messe in luce anche in altre località della Sicilia (Palermo, Salunto, Erice, Lilibeo, Selinunte, ...
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MARISSA (ebr. Mārēshā Μάρισα, Μάρισσα)
M. Avi-Yonah
Città di Giuda, circa 60 km a S-O di Gerusalemme, nelle vicinanze di Lachish (v.). M. era una delle città di confine fortificate da Roboamo (II Cron., [...] e non più ricostruita.
Gli scavi del 1900 misero in luce una città ellenistica con una doppia fila di bastioni e strade testimoniano la grande diffusionedell'influenza esercitata dall'arte ellenistica nei distretti rurali della Palestina sotto i ...
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minoica, civilta
minoica, civiltà
La civiltà m. si sviluppò a Creta durante l’Età del bronzo (inizio 3° millennio-11° sec. a.C.). La sua scoperta e il nome si devono all’archeologo inglese A. Evans [...] giunti sull’isola da Oriente intorno al 3000 a.C.; alla luce dei nuovi studi, appare più verosimile che dopo una colonizzazione in 1450 a.C.), che segnò l’acme della civiltà m., si assistette all’ampia diffusione del modello palaziale, a un’intensa ...
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Vedi IUVANUM dell'anno: 1961 - 1995
IUVANUM
V. Cianfarani
− Municipio frentano identificato nella località S. Maria di Palazzo del Comune di Montenerodomo (prov. Chieti).
La città situata in una vasta [...] Frentania.
Della città, che per la diffusione dei suoi resti, è da supporre occupasse un'area ragguardevole, nel 1940 furono rimessi in luce un piccolo teatro, la cui cavea era ricavata nelle pendici di una collinetta e, sulla sommità di questa, il ...
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SLÀVENI
G. Bordenache
Centro romano della Romania, di carattere quasi urbano - del quale si ignora tuttora il toponimo antico - sviluppatosi presso un grande castrum (m 172 × 198) con muri di pietra, [...] messo in luce una parte del castrum, ove stanziava l'ala I Hispanorum, le terme ed alcuni edifici dell'abitato. Specialmente dell'Impero Romano. Iscrizioni e rilievi mitriaci, oltre ai resti del grande mitreo già menzionato, provano la diffusione ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...