L'Europa in eta protostorica. La cultura di Hallstatt
Roberto Tarpini
La cultura di hallstatt
La civiltà di Hallstatt, principale cultura protostorica della prima età del Ferro centro-europea, prende [...] sembra costituire l’apice delladiffusionedelle tombe “principesche” o monumentali in gran parte della cerchia hallstattiana orientale.
Aspetti il primo conflitto mondiale sono state portate alla luce in questo territorio oltre 10.000 tombe, ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio X Venetia et Histria: Aquileia
Maria José Strazzulla
Cristiano Tiussi
Aquileia
di Maria José Strazzulla
Antica colonia di diritto latino del Friuli, fondata nel [...] area immediatamente a nord del foro. Gli scavi hanno portato alla luce i resti di un abitato impostato su strutture lignee di travi destra del Natissa. Alla rilevanza di A. come centro di diffusionedella fede cristiana (nel 381 d.C. vi si tenne un ...
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PHILOXENOS (Φιλόξενος, Philoxenus)
P. Moreno
1°. - Pittore di Eretria, forse del demo attico di questo nome, o della città dell'Eubea. È noto da Plinio, che lo ricorda con Ariston ed Aristeides tra i [...] effetti luministici, documenta anche la diffusione e la fortuna della più importante novità stilistica rappresentata per noi dal quadro con la battaglia di Alessandro: la vivacità cioè della soluzione del problema dellaluce. Questa infatti, non solo ...
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L'Europa tardoantica e medievale. L'Europa del Nord e i territori non romanizzati. L'area scandinava
Stefano Del Lungo
L’area scandinava
Assumendo l’ottica delle fonti classiche e tardoantiche, l’area [...] settentrionali, e l’alternarsi dellaluce solare al buio notturno, in periodi della durata di quaranta giorni dei capi. I canali sono i medesimi di quelli seguiti dalla diffusione dei denari e degli aurei romani (gruzzoli dalle fattorie danesi di ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'area germanica
Stefano Del Lungo
L’area germanica
Espressione geografica con la quale, storicamente, si definisce e racchiude [...] dell’Europa quasi ignoto (Tac., Germ., I, 1-2; V, 1-3). La disfatta di Quintilio Varo nella Selva di Teutoburgo (9 d.C.) mette in luce ambienti giustapposti (magazzini, officine). La diffusionedella lavorazione della pietra e il suo utilizzo nella ...
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PORTO (Ostia) (Portus Ostiensis, Portus Urbis Romae)
V. Scrinari
Antico nucleo urbano dell'epoca imperiale romana, oggi non più esistente come tale ed il cui territorio è diviso tra la proprietà privata [...] occasione della bonifica dell'agro portuense a cura del Principe G. Torlonia, hanno portato alla completa messa in luce del dei cittadini con la conseguente diffusionedella malaria.
Tentativi di ripopolamento della zona, ampliamenti e privilegi ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli fuori dei confini dell'impero. Gli Slavi orientali e meridionali
Ciro Lo Muzio
Gli slavi orientali e meridionali
Definizione con la quale si designa l’insieme [...] Anti dei cronisti imperiali, prenderebbe avvio la diffusionedella cultura slava, veicolata da migrazioni di massa, fibule, troviamo riuniti nei numerosi “tesori” venuti alla luce nell’areale della cultura di Praga-Pen´kovka) sembra trovassero uno dei ...
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La fotografia archeologica
Maurizio Necci
La possibilità che la fotografia potesse, già dalla sua nascita, essere utilizzata nel settore archeologico e nel campo dell'arte, fu evidenziata dalla relazione [...] insieme al relativo disegno. La diffusione e l'importanza della documentazione fotografica in archeologia è di uno scavo in pieno sole, ma con la fonte dellaluce alle spalle dell'operatore, con un angolo di circa 45° rispetto all'asse ...
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GUIDI, Giacomo
Antonella Parisi
Nacque a Roma il 2 ag. 1884 da Ignazio e Carolina Guerrieri.
Il padre, esponente dell'alta borghesia romana, era un orientalista di fama e professore universitario e [...] di conferenze per la diffusionedella cultura italiana e nel 1924 insegnò letteratura e storia dell'arte alla Columbia University e il restauro del teatro. I lavori di messa in luce del monumento, iniziati da Bartoccini nell'estate 1927, furono ...
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L'Italia preromana. I siti etruschi: Bologna
Giovanna Bermond Montanari
Bologna
Città (etr. felzna; lat. Felsina, Bononia) sorta nella pianura delimitata dai fiumi Reno e Savena. Ebbe un notevole sviluppo [...] la formazione di Felsina: la diffusionedella scrittura e dello stile orientalizzante; l’identificazione di romana all’interno della città formava un reticolo di cardini e di decumani, di cui sono stati messi in luce vari tratti.
Bibliografia ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...