CASACCIA, Felice
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Genova il 24 maggio 1830 da Giuseppe e da Susanna Ghio. Di umile condizione familiare, il C. esercitò per tutta la vita il mestiere di pescivendolo, affiancandogli [...] essere attivamente presente sin dal 1856 quando si mise in luce come uno degli elementi più decisi all'azione; il fatto che fece di lui il suo uomo di fiducia impiegandolo nella diffusionedella stampa di partito, nella raccolta di fondi e, più tardi ...
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PAGLIA, Enrico
Debora Trevisan
– Nacque a Mantova il 13 giugno 1834, primogenito di Luigi, sarto, e di Barbara Goffredi, casalinga. Dopo aver frequentato le scuole elementari fu avviato alla carriera [...] Antonio Stoppani. Contribuì all’ingresso e diffusionedella paletnologia in territorio mantovano tramite i contatti ). Mise così ben in luce la sua idea di paletnologia, cogliendo al meglio l’origine e lo sviluppo della disciplina: nata dalle scienze ...
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POCCIANTI, Michele
Chiara Quaranta
POCCIANTI, Michele. – Nacque a Firenze nel 1536. A sette anni entrò fra i servi di Maria della sua città. Tra i suoi professori ebbe padre Zaccaria Faldossi, che fu [...] luce per la sua erudizione e per l’abilità retorica.
Licenziato maestro e addottoratosi in teologia all’Università di Firenze nel 1565, fu nominato reggente degli studi nel convento fiorentino della e per la diffusionedella religione cristiana. ...
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DAMELE, Giacomo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Genova nel 1811 da Andrea e da Rosa Gazola. Figura organizzativamente basilare del mazzinianesimo genovese per gli anni 1856-1870, ma intellettualmente di [...] ad una opera di raccolta di fondi e di diffusionedella stampa repubblicana che gli valse la riconoscenza del Mazzini, Indici dell'Edizione naz. degli scritti di G. Mazzini, II, 1, a cura di G. Macchia, ad nomen. Successivamente è venuta alla luce ...
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BERENGARIO I, duca-marchese del Friuli, re d'Italia, imperatore
Girolamo Arnaldi
Nacque da Eberardo, conte-duca-marchese del Friuli, "vir nobilissimis Francorum natalibus oriundus" (Translatio s. Calixi [...] considerata da alcuni alla luce del veneficio di cui B. stesso si sarebbe un giorno reso colpevole a danno della propria moglie Bertilla. "optimates" dell'ex regno longobardo, nell'intento che gli stessi destinatari ne favorissero la diffusione e il ...
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GIOVANNA I d'Angiò, regina di Sicilia
Andreas Kiesewetter
Nacque nel dicembre 1325, primogenita dell'unico figlio di re Roberto d'Angiò, Carlo duca di Calabria, e della sua seconda moglie Maria di Valois. [...] eredi desiderati (G. dette alla luce un bimbo nato morto nell'estate 1365), probabilmente per iniziativa dell'Albornoz, abbandonò il Regno alla con la diffusionedelle compagnie di ventura - per le quali il Regno a causa della sua debolezza interna ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] 'accento batte invece sulla varietà inopinata e istruttiva dei casi posti in luce (Modena, Bibl. Est., cod. Lat. 237, memb., 1446- grande et tenuto in Italia" (Nogara, p. 211).
La diffusionedell'opera di B. fu immediata e d'ambito europeo. Quella che ...
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CLEMENTE VIII, papa
Agostino Borromeo
Ippolito Aldobrandini nacque a Fano (provincia di Pesaro e Urbino) il 24febbraio del 1536 da Silvestro e Lisa Deti. Il padre, noto giureconsulto fiorentino costretto [...] volte a favorirne lo sviluppo e la diffusione: è questo il caso dei chierici regolari delle scuole pie (scolopi), dei ministri attesi, il papa le impose di riesaminare il giudizio alla luce del nuovo materiale. La commissione tornò a riunirsi ed ...
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BORGHESI, Bartolomeo (Bartolino)
Augusto Campana
Nacque a Savignano di Romagna l'11 luglio 1781, da Pietro e da Caterina Conti di Castrocaro, sua terza moglie. Dal padre, espertissimo numismatico e raccoglitore [...] . come "coltissimo giovine, e da cui nuova luce dee aspettarsi la numismatica" (I papiri diplomatici, dell'epigrafia e della filologia. Celebratissime dagli specialisti del tempo nonostante la scarsa diffusione del Giornale arcadico e la rarità delle ...
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CAVOUR, Camillo Benso conte di
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque a Torino il 10 ag. 1810, secondogenito di Michele e Adele de Sellon, nell'avito palazzo nel quale convissero a lungo quattro famiglie [...] VIII, 2, della Storia della Chiesa diretta da H. Jedin (Liberalismo e integralismo. Tra Stati nazionali e diffusione missionaria. 1830-1870, Milano 1977; per i cenni sulle "controversie all'interno del cattolicesimo alla luce del liberalismo": pp ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...