GUALTERIO, Filippo Antonio
Giuseppe Monsagrati
Secondogenito di cinque figli, nacque il 6 ag. 1819 a Orvieto, nella settecentesca villa di famiglia, dal marchese Ludovico e da Maria Guerrieri Gonzaga. [...] e d'inediti documenti: il fatto che entrambi i lavori vedessero la luce a Torino, il primo nel 1845 e il secondo nel 1846, di dipendenza dalla tutela straniera, incoraggiando la diffusionedelle idee rivoluzionarie, avrebbe rappresentato per tutti. ...
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GUGLIELMO da Pastrengo
Monica Cerroni
Nacque intorno al 1290 da Iacopo e Armelina, quasi certamente a Verona: l'appellativo, che sempre accompagna il suo nome, indica, più che il luogo di nascita, l'origine [...] italiana.
La sorprendente esiguità di alcuni ritratti mette in luce, piuttosto che una composizione frettolosa, il metodo di dell'epoca, notizie dotate di fondamento da notizie tramandate in modo più generico. L'opera conobbe una rapida diffusione: ...
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BIGNAMI, Enrico
Luigi Cortesi
Nato a Lodi il 3 dic. 1844, ancora adolescente rimase l'unico sostegno della famiglia, e non poté perciò frequentare le scuole se non come auditore. Da questa diretta esperienza [...] dalla guerra libica riportarono alla luce la sostanza etica e umanistica La corrispondenza... : G. Bosio,La diffusione degli scritti di Marx e di A. Sorge, I, Paris 1950; sulla ripresa della collaborazione nel 1877 si veda il Carteggio Marx-Engels, ...
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CARUSO, Giovan Battista
Mario Condorelli
Nacque a Polizzi Generosa (Palermo) il 27 dic. 1673, da Placido, barone di Xiureni (o Xireni e anche Fioreni), e da Anna Maria Alimena dei marchesi di Alimena.
Dopo [...] dell'antico privilegio siciliano dell'Apostolica Legazia.
Il Discorso istorico-apologetico, pur rimanendo manoscritto, ebbe larghissima diffusione la luce a Palermo gli Historiae Saracenico-Siculae varia monumenta, frutto della collaborazione ...
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GONELLA, Guido
Giorgio Campanini
Nacque a Verona, il 18 sett. 1905 (al registro di stato civile fu iscritto con i nomi di Guido Alessandro), dalle seconde nozze di Luigi, impiegato comunale, con Marianna [...] di svuotamento dell'individualità da parte dello Stato e contestava la stessa figura di "Stato etico", alla lucedella quale, dell'avvio, dopo la caduta del regime, di una nuova esperienza democratica.
Grazie anche alla meditazione e alla diffusione ...
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PIETRO d'Ancarano
Orazio Condorelli
PIETRO d’Ancarano. – Nacque da un ramo della famiglia Farnese stabilito nel castrum di Ancarano, in Tuscia, come egli stesso dichiara: «Ego Petrus de Ancharano de [...] Fantuzzi, 1781, p. 237).
Pochi dati gettano luce sui primi decenni della sua esistenza. La data di nascita, tradizionalmente una imponente mole di scritti, che ebbero amplissima diffusione manoscritta (oggi largamente rintracciabile) e furono poi ...
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FERRARI, Francesco Luigi
Giuseppe Ignesti
Nacque a Modena il 31 ott. 1889, da Domenico e Luigia Golfieri de' Buoi, da una famiglia della piccola borghesia di provincia, di modeste condizioni economiche [...] L. Sturzo, alla lucedella crisi che stava sconvolgendo le basi stesse delle istituzioni liberaldemocratiche, crisi De Bosis, collaborando alla stesura dei suoi programmi e alla loro diffusione in ambienti cattolici italiani. E fu al F. che quest' ...
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PINCHERLE, Alberto
Paolo Vian
PINCHERLE, Alberto. – Nacque a Milano il 15 agosto 1894, in una famiglia ebraica, da Arturo, imprenditore nel campo della pellicceria, e da Emilia Stucovitz. Trasferitosi [...] al quale rimase legato da duratura amicizia). Nel 1922 videro la luce i primi lavori, segnati dalla lezione di Buonaiuti e dagli nate e, in base ad esse, le ragioni della loro origine, della loro diffusione e del loro influsso» (Siniscalco, 1981, p. ...
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BOSSI, Luigi
Lucia Sebastiani
Nato a Milano il 25 febbr. 1758, secondogenito del marchese Benigno e di Teresa Bendoni, fu destinato alla carriera ecclesiastica. Ricevette privatamente un'istruzione [...] ; il secondo, Sull'avviso del ristabilimento delle Società popolari in Francia, indica nella diffusione dei "lumi" tra il popolo il buona luce il B. presso il Bonaparte, che il 7 novembre lo nominò rappresentante dell'Olona al Gran Consiglio della ...
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FORMENTINI, Ubaldo
Paolo Tirelli
Nacque il 20 nov. 1880 a Licciana (ora Licciana Nardi), in provincia di Massa-Carrara, da Erminio e da Clelia Montali. Compiuti gli studi ginnasiali a Pontremoli, frequentò [...] la possibilità di una diffusione del fenomeno fascista oltre i i cospicui reperti venuti alla luce. Da segnalare pure le 'anno VII, ibid., 28 genn. 1929; N. Lamboglia, U. F. storico della Lunigiana, in La Spezia. Riv. del Comune, XXXVII (1959), 1, pp. ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...