Almohadi
G. Ventrone Vassallo
Intorno al primo quarto del sec. 12°, furono chiamate al-muwaḥḥidūn ('i professanti l'Unità di Dio', al-tawḥīd 'l'unicità', il fatto di essere l'unico), da cui A., le popolazioni [...] interpretazione letterale delle fonti e, di conseguenza, contro gli Almoravidi che avevano permesso la diffusione di tali da tre navate parallele.
Una sala di preghiera che prende luce da due cortili laterali si trova anche nella Grande moschea di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo (Carlo M.) Cipolla
Giovanni Vigo
Carlo M. Cipolla è stato uno degli storici più eminenti del 20° secolo. Studioso dai multiformi interessi, ha dato un contributo essenziale al rinnovamento della [...] delle riserve cinesi, l’Inghilterra condusse una campagna sistematica per la diffusionedell’oppio che gli abitanti dell . Dalle relazioni compilate in quella circostanza vengono alla luce le disastrose condizioni igieniche in cui versava una città ...
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Papato
Girolamo Arnaldi
Nella storia del papato, il sec. XIII, da Innocenzo III (1198-1216) a Bonifacio VIII (1294-1304), ha visto la nascita della particolarissima entità politico-ecclesiastica, che, [...] una sorta di sovranità, soprattutto in seguito alla diffusionedell'istituto del "rettorato", esteso a tutte le provincie la fobia dell'accerchiamento del Patrimonio che avrebbe condizionato la politica papale. Ma, alla lucedell'intera parabola ...
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Abbasidi
J. Bloom
La dinastia dei califfi A. fu la più duratura del mondo medievale islamico; governò infatti dal 750, quando gli A. strapparono il potere agli Omayyadi, fino al 1258, quando Baghdad [...] della prima guerra mondiale, portando immediatamente alla luce una grande quantità di reperti artistici e vestigia dell' capillare diffusione in tutte le regioni dell'Islam, dall'Egitto all'Asia centrale, non solo nella lavorazione dello stucco, ...
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Almoravidi
G. Ventrone Vassallo
Intorno alla metà del sec. 11°, un capo dei Ṣanhāja, nomadi berberi del Sahara, detti anche Mulaththamūn dal lithām, il velo che copriva i loro volti, dopo aver approfondito [...] archi polilobati e archi a lambrecchini che avranno una grande diffusione nei secoli successivi; quanto alle cupole, sono sia a Marocco, durante gli scavi della moschea al-Kutubiyya a Marrakech è venuto alla luce un bacino semicircolare circondato da ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giuseppe Alberigo
Enrico Galavotti
Giuseppe Alberigo è stato uno dei più autorevoli storici della Chiesa del Novecento. La sua opera, che ha goduto di una diffusione internazionale, ha abbracciato un [...] un confronto collegiale tra i vescovi.
In Alberigo si rafforza in tal modo il desiderio di approfondire lo studio della meccanica sinodale, soprattutto per mettere in luce come la collegialità costituisse in verità la prassi più veneranda per la vita ...
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MAIDALCHINI, Olimpia
Stefano Tabacchi
Nacque a Viterbo il 26 maggio 1592 - o, secondo una meno affidabile tradizione, nel 1594 - da Sforza e da Vittoria Gualtieri. Apparteneva a una famiglia del medio [...] i membri della famiglia: la M., Camillo Astalli, Camillo Pamphili e Olimpia Aldobrandini, che in aprile diede alla luce un secondo figlio un'ampia e durevole diffusione, come la Vita di donna O. M. (Cosmopoli [ma Ginevra] 1666) dell'abate A. Gualdi, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pandolfo Collenuccio
Aurelio Musi
Poeta e prosatore di notevole valore, Pandolfo Collenuccio fu un umanista fermamente convinto del valore della cultura nuova. La sua biografia può essere definita integralmente [...] secondario della grande diffusione e del successo del Compendio.
Collenuccio era stato espressamente incaricato della stesura ).
L’edizione Ruscelli e il Breve discorso vedevano la luce nella fase di sviluppo del sistema imperiale spagnolo, in cui ...
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scuola
Termine derivante dal lat. schŏla (dal gr. scholé), che in origine significava (come otium per i latini) tempo libero, piacevole uso delle proprie disposizioni intellettuali, indipendentemente [...]
Nel Medioevo, in un mondo in cui l’unica luce di spiritualità veniva dalla Chiesa, le istituzioni educative si ridussero della domanda di formazione, si è posto quindi il problema dell’adeguamento delle strutture scolastiche e di una loro diffusione ...
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CORRENTI, Cesare
Luigi Ambrosoli
Nacque a Milano il 3 genn. 1815 da Giuseppe, di "antica famiglia patrizia" (Massarani, p. 21)e da Teresa Gerenzani.
Le non floride condizioni della famiglia non impedirono [...] dell'ordine pubblico per non vanificare i risultati dell'azione politica e diplomatica in corso. Ancora una volta veniva in luce aveva incontrato l'opposizione clericale che temeva la diffusionedelle scuole laiche a scapito di quelle ecclesiastiche.
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...