MARCELLO II, papa
Giampiero Brunelli
Marcello Cervini nacque il 6 maggio 1501 a Montefano, presso Macerata, da Ricciardo, appaltatore delle imposte nella Marca d'Ancona, e da Cassandra Benci.
Trascorse [...] pochi mesi). In questa occasione ebbe modo di mettersi in luce: sulla base di calcoli elaborati dal padre, riuscì a diffusione in Trento di una malattia infettiva (tifo petecchiale) presentò una buona occasione di affrettare lo scioglimento dell ...
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PIO X, papa, santo
Maurilio Guasco
PIO X, papa, santo. – Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese, diocesi di Treviso, il 2 giugno 1835, da Giovanni Battista e Margherita Sanson, secondogenito di dieci [...] che comunque non vide la luce.
La condanna del Sillon o non condannare, permettendo così la diffusione di un errore grave. Ne scaturì L. Nordera, Il catechismo di P. X. Per una storia della catechesi in Italia (1896-1916), Roma 1988; La diocesi del ...
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LUDOVISI, Ludovico. - Nacque a Bologna il 27 ott. 1595, primogenito del conte Orazio (poi duca di Fiano) e di Lavinia Albergati, esponenti di due tra le principali famiglie del patriziato senatorio della [...] giusta luce il ruolo chiave dell'Agucchi, di fatto l'unico responsabile delladella memoria, e che appare scaturire da conversazioni private intercorse con il pontefice negli ultimi suoi mesi di vita; ma non si può neanche escludere una diffusione ...
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CASTELLESI, Adriano (Adriano da Corneto)
Gigliola Fragnito
Nacque a Corneto (od. Tarquinia) intorno al 1461 se, come pare, nel sett. 1503, al conclave che elesse Pio III aveva 42 anni (Sanuto, V, col. [...] italiani" (Cantimori, p. 7). Il richiamo alla Scrittura acquista, inoltre, maggiore rilevanza nell'ambito delladiffusione in Italia della nuova tendenza erasmiana alla luce di una lettera scritta agli inizi del 1516 dal C. a Raffaele Maffei, in cui ...
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FLAMINIO, Marcantonio
Alessandro Pastore
Nacque nel 1498 a Serravalle (ora, insieme con Ceneda, forma Vittorio Veneto), da Giovanni Antonio e dalla nobildonna serravallese Veturia, della quale non conosciamo [...] particolare nella medicina, e con la diffusionedelle opinioni della Riforma che dalle aule universitarie giungevano mettere oppositione a quella luce beata" della grazia giustificante.
La sua opinione, modulata su un passo della Lettera ai Romani, è ...
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CLEMENTE III, antipapa
Carlo Dolcini
Wiberto (Guiberto), nato nella famiglia nobile dei da Correggio imparentati con la dinastia canossiana a Parma, probabilmente nell'arco del decennio 1020-1030, attraversa [...] certo, il medesimo parallelismo consente di gettare una nuova luce su importanti e ancora così oscuri motivi e momenti VIII. Per questo motivo e anche a causa della loro differente diffusione nella libellistica e nelle collezioni canoniche dei secoli ...
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GIOVANNI PAOLO I, papa
Giovanni Vian
Albino Luciani nacque il 17 ott. 1912 a Forno di Canale (oggi Canale d'Agordo), in provincia di Belluno, da Giovanni Battista e Bortola Tancon. Trascorse i primi [...] facevano professione di ateismo. Perciò puntò a una diffusione dei dati essenziali del cristianesimo tra le masse operaie questa luce fontale occorre cogliere il senso […] della "grande disciplina" della Chiesa che forma uno dei punti dell'intesa del ...
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FERRARI, Andrea
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Lalatta di Palanzano (Parma) il 13 ag. 1850, primogenito dei quattro figli di Giuseppe e di Maddalena Longarini. La famiglia Ferrari apparteneva al ceto [...] 1906 nell'Unione giovani cattolici milanesi). Nel 1907 il F. promosse la fusione dell'Osservatore cattolico con la moderata Lega lombarda: nacquecosì L'Unione, ilcui primo numero vide la luce il 14 dic. 1907 sotto la direzione di F. Meda. Il nuovo ...
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CURCI, Carlo Maria
Giacomo Martina
Nato a Napoli il 4 sett. 1810 da Vincenzo e Costanza De Ferrante, entrò nella Compagnia di Gesù il 13 sett. 1826, e fu ordinato sacerdote il 1° nov. 1836. Il carattere [...] a chiarire i principi fondamentali della civiltà cristiana, e a giudicare sotto questa luce gli avvenimenti e le pubblicazioni della rivista, da lui esposto nel primo numero, ma creando dal nulla la rete capillare necessaria alla diffusione ...
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PERNA, Pietro
Marco Cavarzere
PERNA, Pietro. – Nacque a Villa Basilica, vicino a Lucca, nel 1519 circa, da Domenico, un piccolo proprietario terriero; ignoto è il nome della madre.
L’11 maggio 1533 [...] A dieci anni dalla morte di Castellion, tra il 1572 e il 1573, vedevano la luce presso Perna molti dei precedenti studi biblici dell’esule savoiardo: la Bibbia, una scelta dell’Antico Testamento e il Nuovo Testamento, in latino e in versione latina e ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...