BONIFACIO, Scipione
Giuseppe Pignatelli
Scarse sono le notizie biografiche che abbiamo intorno al B.: originario di Treviso, visse fra la seconda metà del XVIII e l'inizio del XIX secolo; prete secolare, [...] dell'aiuto del dotto camaldolese Fortunato Mandelli - che aveva una vasta diffusione negli ambienti ecclesiastici e della "artefici" della Rivoluzione. Alcuni anni dopo vedevano la luce le Riflessioni da premettersi allo studio della fisica moderna ...
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LANCELLOTTI, Giovanni Paolo
Raissa Teodori
Nacque a Perugia nel 1522, da Ludovico, in una famiglia non particolarmente agiata. Della madre non si hanno notizie; Oldoino riferisce di un fratello di nome [...] la pubblicazione in forma privata della sua opera che, ulteriormente rivista, vide la luce nel 1563. Tre anni prima alle leggi canoniche relative al diritto penale), ebbero vasta diffusione, peraltro anche in area protestante. Numerose furono le ...
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BUSSI, Feliciano
Armando Petrucci
Nacque a Roma, da antica famiglia viterbese, intorno al 1680. Datosi alla vita religiosa, entrò nell'Ordine dei chierici regolari camillini e nel 1716 fu destinato [...] delle gemme del museo romano Odescalchi, che avrebbe voluto pubblicare, ma che ebbe soltanto limitata diffusione manoscritta Viterbo il 24 apr. 1741. La prima parte della sua Istoria vide perciò la luce postuma, l'anno appresso la sua morte. ...
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CENTURIONE, Agostino
Charmarie Jenkins Blaisdell
Figlio minore di Luciano, del ramo degli Oltramarini, nacque intorno all'anno 1506 in una delle famiglie più antiche e più rinomate di Genova, ben nota [...] libri e sentire idee nuove.
La deposizione del C. davanti al concilio fa luce sulla penetrazione delle idee riformate in Liguria, sulla loro diffusione da una regione commerciale all'altra, e sulle connessioni fra il movimento riformato piemontese ...
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BRUNI, Bruno
Giuseppe Pignatelli
Nato a Cuneo il 12febbr. 1714 da nobile famiglia, entrò il 30 ott. 1729 nella Congregazione degli scolopi. Compiuti gli studi fu adibito all'insegnamento: fu prima professore [...] di numerosi studiosi, vide la luce a Roma il volume Sancti Maximi delle prescrizioni di Tertulliano (Assisi 1784); collaborò alle Efemeridi letterarie, nell'intento di divulgare la "buona" stampa; sostenne la fondazione (1785) e poi la diffusione ...
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BRANDI, Salvatore Maria
MMalgeri
Nacque a Napoli il 2 maggio 1852 da Andrea e Raffaela Marcantonio. Dopo i primi studi nella città natale, il 9 marzo 1870 entrò nella Compagnia di Gesù. Inviato, per [...] Maryland, 1886), che ebbero ampia diffusione negli ambienti cattolici americani.
Nel 1891 ove cercò di mettere in luce i problemi che travagliavano il , che lo costrinse ad abbandonare la direzione della Civiltà cattolica, sostituito da G. Chiaudano. ...
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CALINI, Ferdinando
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Brescia il 25 maggio 1713 da Orazio, figlio di Carlo Francesco, e da Ottavia Conforti, in una delle più antiche e ragguardevoli famiglie cittadine. Seguendo [...] all'attività pubblicistica: aveva visto la luce, infatti, soltanto un'Orazione panegirica del della capacità di opporsi con la sua rigidità morale all'ormai invadente probabilismo gesuitico. Perciò l'opera, che ebbe un certo successo diffusione ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...