CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] idonea all'esaltazione simbolica dellaluce sulle tenebre, come segno della vittoria della vita sulla morte. La p. 123), sono alcuni c. mamelucchi in bronzo che ebbero una particolare diffusione nel corso del 14° secolo. Si tratta di c. formati da un ...
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BOTTARI, Giovanni Gaetano
Armando Petrucci
Giuseppe Pignatelli
Nato a Firenze il 15 genn. 1689 da Antonio e da Anna Morelli, iniziò a dieci anni lo studio dell'eloquenza e della lingua latina sotto [...] Lo specchio di croce del p. Domenico Cavalca...; videro quindi la luce il Fior di virtù..., Roma 1740; il Pungilingua..., Roma 1751; una cresciuta aggressività dei gesuiti; un'ulteriore diffusionedella morale rilassata, dovuta alle opere del Benzi ...
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Abbazia
Marina Righetti Tosti-Croce
Il termine a., che deriva dal lat. tardo abbatia (da abbas, -atis 'abate'), indica sia un monastero sui iuris, cioè autonomo, sufficiente a se stesso, che possiede [...] del monachesimo occidentale al quale si deve la completa diffusionedella Regola di s. Benedetto e che nel 782 aveva luce [...] per l'enucleazione e la massima eloquenza di una figura vista come senso ultimo dell'universo e ragion d'essere dell ...
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COLONNA, Vittoria
Giorgio Patrizi
COLONNA, Vittoria. - Nacque a Marino nell'anno 1490 da Fabrizio e Agnese di Montefeltro, figlia di Federico, duca di Urbino. Fabrizio, allora il maggiore rappresentante [...] anni, è anche Bernardino Ochino, altro elemento centrale delladiffusionedella Riforma in Italia, che la C. aveva conosciuto è anche la sorgente vitale, la fonte di calore e di luce che permette alla C. di innalzarsi ("Questo è quel laccio, ond ...
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BUONAIUTI, Ernesto
Fausto Parente
Nacque a Roma da Leopoldo e da Luisa Costa il 25 giugno 1881. Dal 1892 frequentò il ginnasio presso il Pontificio Seminario Romano, ove poi entrò come interno nel 1894. [...] rimproverava di preoccuparsi solamente dell'organizzazione delle classi e delladiffusionedella piccola proprietà, affermava di ", nella quale tutte le vicende della sua vita appaiono riconsiderate alla lucedelle sue esperienze più recenti; per ...
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ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] in cui si determina un ulteriore sviluppo della metafisica dellaluce. In Alberto Magno lo splendore oggettivo rispecchia studiosi ritengono esaltate dall'affermazione dell'impassibilità dell'arte e della sua velocità di diffusione o, in altri termini ...
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ALFONSO MARIA de Liguori, santo
Giuseppe Cacciatore
Nacque a Marianella, presso Napoli, in una villa di famiglia, il 27 sett. 1696, da don Giuseppe e donna Anna Cavalieri dei marchesi d'Avenia. Il padre [...] oggi possiamo dedurli, almeno in parte, da alcuni documenti messi in luce di recente (O. Gregorio, in Arch. stor. per le prov - quest'ultima di grande importanza per la diffusionedella devozione al Cuore di Gesù allora combattuta aspramente ...
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CAVOUR, Gustavo Benso marchese di
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 27 giugno 1806 da Michele e Adele de Sellon. Si formò sotto la guida della nonna Filippina de Sales, della madre e dei precettori [...] trattava di un'intepretazione dei collegamenti tra la diffusionedelle idee del socialismo utopistico (Saint-Simon, Owen, Morì il 26 febbr. 1864 a Torino. Postuma vide la luce, a cura della figlia, la prima parte di un'opera filosofico-pedagogica, ...
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DIAVOLO
J. Baschet
Si considerano d. le creature angeliche decadute, chiamate anche demòni - termine di origine diversa ma di uguale significato nel Medioevo -, o ancora creature come Leviatano, Belzebù, [...] dal mondo celeste. L'evento, spesso associato alla separazione dellaluce dalle tenebre (Agostino, De civ. Dei, XI), Parafrasi della Genesi di Alfrico, Londra, BL, Cott. Claud. B.IV, c. 2r). In seguito la scena conobbe una crescente diffusione ( ...
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LUBICH, Chiara
Paolo Marangon
Fondatrice del movimento dei Focolari, nacque a Trento il 22 gennaio 1920 da Luigi Lubich e Luigia Marinconz, secondogenita di quattro figli: Gino, il maggiore, Liliana [...] rete sceglievano di destinare una parte degli utili alla diffusionedella «cultura del dare» e alla solidarietà con i N. Pozzi, Tra cielo e terra. La famiglia alla lucedella spiritualità dell’unità, Roma 1998; L. Bruni, Economia di comunione. ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...