DI MARZIO, Quirino
Renato Di Ferdinando
Nacque a Spoltore (Pescara) il 6 luglio 1883, da Gioacchino e Antonia Di Marco. Laureatosi brillantemente in medicina e chirurgia presso l'università di Roma [...] modo portare importanti contributi clinici alla conoscenza delladiffusione orbitaria di processi infiammatori o neoplastici dai apertura. Non trascurò alcuna indagine neurologica per far luce sull'origine di affezioni oculari, sospettate espressioni ...
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CERADINI, Giulio
Mario Crespi
Nacque il 17 marzo 1844 a Milano da Antonio e da Maria Sala e qui compì i primi studi.
Nel 1860 si arruolò nell'esercito garibaldino e partecipò alla spedizione di Sicilia; [...] didattica che qui intraprese doveva mettere in luce un aspetto singolare della personalità del C.: sebbene dotato di inaspettatamente come eccellente studioso di storia della scienza, ebbe subito una vasta diffusione e non mancò di suscitare le più ...
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FOLLI (Folius, Follius, Fuoli), Cecilio
Antonella Pagano
Figlio di una Ludovica di cui non si conosce il casato e di Ercole, appartenente all'illustre e rinomata famiglia di Fanano presso Modena, la [...] la sua guida, scrisse per il magistrato della Sanità una accurata relazione sulla diffusione e la gravità del contagio: Vero racconto ritocchi finali per essere editi ma che non videro mai la luce.
L'anno successivo il F. pubblicò un opuscolo di sole ...
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BERGA, Antonio
Giorgio Stabile
Della famiglia dei consignori di Borgaro Torinese, nacque a Torino intorno al 1535 da Luca. Compiuti i primi studi, poco più che sedicenne si trasferì all'università di [...] a Nizza per sorvegliame la convalescenza.
Nel 1565 videro la luce a Mondovì le prime opere del B.: una Paraphrasis la devozione per il maestro, ma anche la diffusionedell'aristotelismo padovano nelle università italiane.
Nel 1566, riaprendosi ...
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CLEMENTI, Antonino
Giuseppe Moruzzi
Nacque a Catania l'8 febbr. 1888 da Gesualdo, professore di clinica chirurgica e rettore (1903-1905) dell'università di Catania, e da Rosina Landolina, di antica [...] nell'uomo epilettico mediante l'uso di lampi di luce a opportune frequenze. Il metodo ha notevoli applicazioni pp. 513-22; Sulla diffusione nell'organismo e nel regno dei Vertebrati e sulla importanza fisiologica dell'arginasi,ibid., XIII (1915), ...
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FODERÀ, Michele
Chiara Ambrosoli
Nato ad Agrigento, da Antonino e da Paola Vullo, il 30 aprile 1792, studiò medicina e filosofia all'università di Catania, che all'epoca già vantava un'antica tradizione [...] del tessuto interstiziale e delle cavità sierose; mise in luce il potere assorbente delle sierose; individuò l'esistenza nel 1837, che sosteneva la diffusione di una medicina meno invasiva e più rispettosa dell'individuo.
Il periodo palermitano fu ...
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FEDERIGO, Gaspare
Loris Premuda
Nacque a Venezia il 17 apr. 1769 da Antonio, avvocato di origine friulana, e da Angela Gozzi, sorella del conte Carlo. All'età di 14 anni fu indirizzato dal padre al [...] , mettendo in luce un non comune intuito clinico.
Il F., che si era imposto nei primi anni dell'Ottocento anche per avversario del brownianismo.
Il brownianismo, dottrina che ebbe larga diffusione e momenti di floridezza pure in Padova (così chiamata ...
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BERTOLOTTI, Mario
Maria Chiara Bossi
Nato a Torino il 7 luglio 1876 da Eugenio e da Adelina Battilana, vi conseguì nel luglio 1901 la laurea in medicina e chirurgia. Il mese successivo si sposò, e nell'autunno [...] individuale alla lucedelle moderne leggi della biologia, per lo stile erudito e brillante ottenne un premio dell'Accademia d note cliniche: ciò fu particolarmente utile ai fini delladiffusione di lavori. volti al medico generico rendendo operante ...
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LORENZI, Lorenzo
Margherita Palumbo
Nacque a Firenze tra il 1459 e il 1460 da ser Piero di ser Antonio (si ignora il nome della madre). Iniziati gli studi a Firenze, nel 1476 era scolaro presso lo Studio [...] 160-163), restano cinque versioni. Il 16 ott. 1494 videro la luce a Firenze, presso A. Miscomini, gli Aphorismi di Ippocrate con il delle In Hippocratis praedictiones (Firenze 1508) e dei De differentiis febrium (Parigi 1512). Minore diffusione ...
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LONGO, Giovanni Bernardino
Margherita Palumbo
Nacque a Napoli intorno al 1528 dallo speziale Giovanni Vincenzo. Allievo dello Studio cittadino, tra il 1548 e il 1549 fu nominato, dopo aver conseguito [...] eredi.
Vide invece la luce la De cometis disputatio ( Il trattato conobbe una certa diffusione, come attesta la traduzione francese 87, 216 s.; N. Cortese, L'età spagnuola, in Storia dell'Università di Napoli, Napoli 1924, pp. 222, 255, 326 s.; ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...