La grande scienza. Cronologia scientifica: 1961-1970
1961-1970
1961
Famiglia universale. Il giapponese Masatake Kuranishi mostra che esiste sempre un certo tipo di famiglia olomorfa di strutture complesse [...] in una miscela di elio e neon, producendo luce coerente su varie lunghezze d'onda, delle quali le più utilizzate sono quelle nell'infrarosso a e computazionale, mirante a promuovere la diffusionedella chimica teorica come strumento di ricerca di ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] (o film) produce riflessione e consente la trasmissione dellaluce da parte di fibre di vetro.
Introdotta la tecnica le altre cellule a sintetizzare alcune proteine che inibiscono la diffusione del virus. La sostanza è l'interferone, oggi utilizzata ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. La fisica matematica
John L. Heilbron
La fisica matematica
1. Definizioni e ambito
L'oggetto della fisica matematica, nel periodo che [...] alleanza fra strumenti e strumentalismo fu favorita dalla diffusionedelle teorie del marchese di Condorcet (1743-1794) rifrazione μ dipende esclusivamente da I e dalla velocità v dellaluce nel primo mezzo:
Questo risultato è lo stesso pubblicato ...
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L'Ottocento: fisica. La fisica matematica francese e l'elettrodinamica di Ampere
Friedrich Steinle
La fisica matematica francese e l'elettrodinamica di Ampère
Elettricità e galvanismo nel primo Ottocento
Nel [...] più tardi. Nel 1815 Augustin-Jean Fresnel propose una teoria dellaluce anch'essa non laplaciana e, nell'articolo del 1819 di di strumenti di piccola e media grandezza e la diffusionedelle competenze tecniche richieste dal loro uso furono i motivi ...
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La grande scienza. Fisica matematica: recenti sviluppi
Gianfausto Dell'Antonio
Fisica matematica: recenti sviluppi
La fisica matematica si può definire come la disciplina scientifica che si propone [...] inerziale, con x0=ct, dove c è la velocità dellaluce nel vuoto. Le trasformazioni di Lorentz sono date da x dello spazio delle fasi in cui le variabili d'azione (che sono costanti del moto per ε=0) differiscono per una quantità finita (diffusione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Dalla prospettiva dei pittori alla prospettiva dei matematici
Pietro Roccasecca
Il progressivo abbandono nei dipinti su tavola dei fondi oro in favore di paesaggi e vedute urbane, l’attenzione al naturale [...] ricerca, resiste indisturbata nella divulgazione della storia dell’arte.
Alla luce degli studi più recenti si può affermare che la diffusione e il radicamento nella coscienza degli italiani di una nuova concezione dellaluce, intesa non più come ente ...
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motore
motóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. del lat. motor -oris "che mette in movimento", dal part. pass. motus di movere "muovere"] [FTC] Sistema materiale capace di trasformare energia di una certa [...] ha avuto un'importanza fondamentale nella diffusionedell'energia elettrica alternata trifase come sorgente al valore P₂ che si ha a fine espansione all'apertura dellaluce di scarico; il segmento EA rappresenta l'innalzamento di pressione, sino ...
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potenziale
potenziale [agg. e s.m. Der. del lat. potentialis, da potentia "potenza"] [LSF] (a) In contrapp. ad attuale, di ciò che ha la capacità di esplicarsi in qualcosa, ma non attuandosi ancora. [...] : v. pila chimica: IV 512 a. ◆ [MCQ] P. regolare: v. diffusione da potenziale: II 148 b. ◆ [LSF] P. repulsivo: il p. di ) abbiamo un'equazione di D'Alembert ove al posto della velocità dellaluce appare la velocità di propagazione nel mezzo vs; anche ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Ruggero Giuseppe Boscovich
Pasquale Tucci
Nato in Dalmazia da padre serbo, si formò e operò in Italia, dove fu tra i primi a promuovere la diffusione e la discussione critica del newtonianesimo. Nell’opera [...] . Richard Olson (1969), inoltre, ha ricostruito le modalità delladiffusionedelle idee di Boscovich in Scozia.
Hamilton (1805-1865) fu alla teoria corpuscolare dellaluce di ispirazione newtoniana. Per Hamilton
La teoria atomica della quale parlo ...
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massa
massa [Lat. massa, dal gr. máza "pasta di farina d'orzo"] [LSF] Termine il cui signif. ha avuto una notevole evoluzione storica e un continuo arricchimento, dal primitivo concetto di grandezza [...] efficace di un nucleone: nel modello ottico per la diffusione elastica di un nucleone da parte del nucleo atomico, con m₀ m. di quiete, v velocità del corpo e c velocità dellaluce nel vuoto; le denomin. derivano dal fatto che le due dette m. ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...