ALCIATO (Alciati), Andrea
Roberto Abbondanza
Nacque pare a Milano (ma c'è chi dice ad Alzate) l'8 maggio 1492, da Ambrogio Alciati e da Margherita Landriani, ed ebbe propriamente il nome Giovanni Andrea. [...] numerose opere giuridiche e letterarie, che incominceranno a vedere la luce alla fine del decennio. A Milano, dove nel 1523 duelli tractatus, opera destinata ad una grande diffusione, che all'insaputa dell'autore sarà pubblicata per la prima volta ...
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LUDOVISI, Ludovico. - Nacque a Bologna il 27 ott. 1595, primogenito del conte Orazio (poi duca di Fiano) e di Lavinia Albergati, esponenti di due tra le principali famiglie del patriziato senatorio della [...] giusta luce il ruolo chiave dell'Agucchi, di fatto l'unico responsabile delladella memoria, e che appare scaturire da conversazioni private intercorse con il pontefice negli ultimi suoi mesi di vita; ma non si può neanche escludere una diffusione ...
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CLEMENTE III, antipapa
Carlo Dolcini
Wiberto (Guiberto), nato nella famiglia nobile dei da Correggio imparentati con la dinastia canossiana a Parma, probabilmente nell'arco del decennio 1020-1030, attraversa [...] certo, il medesimo parallelismo consente di gettare una nuova luce su importanti e ancora così oscuri motivi e momenti VIII. Per questo motivo e anche a causa della loro differente diffusione nella libellistica e nelle collezioni canoniche dei secoli ...
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GENOVESI, Antonio
Maria Luisa Perna
Nacque il 1° nov. 1713 a Castiglione (ora Castiglione del Genovesi), piccolo paese dell'Appennino campano a pochi chilometri da Salerno, primogenito dei quattro figli [...] della teoria stadiale, per approdare a un più ampio affresco della situazione del Regno. Il confronto tra gli Elementi e le tre edizioni delle Lezioni mette in luce Molto più ampia fu invece la diffusionedell'opera genovesiana, sia filosofica sia ...
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FRANCESCO da Barberino
Emilio Pasquini
Figlio di Neri di Ranuccio, nacque a Barberino Val d'Elsa, tra Firenze e Siena, nel 1264 da una famiglia nobile ma di censo modesto. Il padre, un austero ghibellino [...] lato, di datare con maggiore esattezza l'epoca della prima diffusionedell'Inferno di Dante, e, dall'altro, di battute scambiate tra F., Penitenza e Purità, alla presenza di Eterna Luce. Gli ammonimenti sono posti in bocca a Prudenza, ad Ardire e ...
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BETTI, Emilio
Massimo Brutti
Nacque a Camerino il 20 ag. 1890 da Tullio, medico condotto a Bausula (Macerata), e da Emilia Mannucci. Divenuto il padre nel 1901 direttore dell'ospedale civile di Parma, [...] Venti.
Nel biennio 1921-22 videro la luce due studi in materia di effetti della cosa giudicata, problema che sta al una scarsa consapevolezza di quanto fosse importante la diffusione in Europa delle idee guida del fascismo.
Nel 1939 il ministro ...
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GANDINO, Alberto
Diego Quaglioni
Nato a Crema (e non a Cremona, come ancora si legge in qualche moderna scheda biografica), presumibilmente tra il 1240 e il 1250, fu il maggiore dei "pratici" della [...] anni così turbolenti, stando al Cortese, videro la luce "importanti trattati di diritto e procedura penale: il penale , si accompagnano all'intensificazione dello sviluppo del procedimento inquisitorio, alla diffusione di istituti come il bando ...
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BENTIVOGLIO D'ARAGONA, Marco Cornelio
Gaspare De Caro
Nacque a Ferrara il 27 marzo 1668 da Ippolito e Lucrezia di Ascanio Pio di Savoia. Era nipote del cardinale Guido Bentivoglio, che fu un punto di [...] infatti a lui dedicato, le vicende dell'Unigenitus in Francia sino alla morte di Luigi XIV, per "mettere in luce - come scrive lo stesso B., libelli, satire, motti, che avevano la più ampia diffusione alla corte e nella città: gli si rimproveravano i ...
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FARA, Giovanni Francesco
Antonello Mattone
Nacque a Sassari il 4 nov. 1543, in una delle più antiche e facoltose famiglie del patriziato cittadino, da Stefano, notaio. Nel novembre 1561 intraprese gli [...] annunciava la stampa delle opere del Fara. Ma gli inediti videro la luce soltanto nel 1835 con un'edizione della Chorographia e del De ), pp. 27-32. Sulla biblioteca del F. nel quadro delladiffusione del libro nel sec. XVI: P. Maninchedda, Note su ...
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CAPOGRASSI, Giuseppe
Vittorio Frosini
Nacque a Sulmona il 21 marzo 1889 da Vincenzo e da Concetta Faraglia. La famiglia, insignita del titolo marchionale, era di antico lignaggio: nel XV secolo un Paolo [...] L'opera del C., che, poco nota in vita per la scarsa diffusione dei suoi libri, è venuta acquistando dopo la sua morte una rilevanza alla luce tre libri, in cui prevale l'interesse filosofico-giuridico, e che compongono il secondo volume delle Opere. ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...