PALEOPATOLOGIA
Luigi Capasso
Termine con cui viene designata una particolare disciplina che ha per oggetto lo studio delle manifestazioni morbose di età preistorica e antica; in tal senso la p. rappresenta [...] luce il primo trattato monografico di p. a opera del medico militare francese L. Pales, quanto in America, soprattutto grazie agli antropologi A. Hrdlicka, G. G. MacCurdy e R. L. Moodie. Un fondamentale incremento della alla grande diffusione del mais ...
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L'Ottocento: biologia. Nuove istituzioni
Annelore Rieke-Müller
Nuove istituzioni
L'istituzionalizzazione delle discipline biologiche nelle università
Nel corso del XIX sec. l'università acquistò un'importanza [...] ; il progetto di ristrutturazione e di ampliamento vedrà la luce nel 1889 con l'apertura di un nuovo, grande museo che creò centri di ritrovo, di dibattito e di diffusionedelle proprie idee destinati sia agli scienziati sia agli appassionati. ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Le collezioni e lo studio dei vegetali e degli animali
Jean-Marc Drouin
Le collezioni e lo studio dei vegetali e degli animali
La monumentale Histoire naturelle, [...] un tesoro nascosto sottoterra finché non erano portate alla luce ed esposte. Anche all'interno di questa cornice ristretta il cui scopo è quello di favorire il progresso delle scienze e la diffusione di conoscenze utili" (p. 2).
Nell'opposizione tra ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Musei, orti botanici e teatri anatomici
Giuseppe Olmi
L’immagine che abbiamo degli scienziati del passato è spesso quella di individui per lo più seduti a un tavolo, intenti a riflettere, a elaborare [...] della visione mondana della realtà promossa dall’Umanesimo, a una più capillare diffusione, tramite la stampa, dei risultati della edizioni e traduzioni delle opere di autori antichi, quali Galeno e Dioscoride, riportate alla luce dagli umanisti. ...
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L'Ottocento: biologia. Botanica e tassonomia vegetale
Brigitte Hoppe
Botanica e tassonomia vegetale
Dalla fine del Seicento iniziò a diffondersi in tutta Europa, non soltanto fra principi e nobili ma [...] la possibilità dell'omologia delle modalità di riproduzione fra questi gruppi di piante e le angiosperme e messo in luce il fondamento 1872) Engler aveva osservato soprattutto la diffusione geografica delle specie. Le flore del continente africano ...
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MARCHESETTI, Carlo
Antonella Parisi
Nacque a Trieste il 17 genn. 1850 da Giuseppe, imperial regio commissario di polizia, e da Teresa Malli. Mostrò un precoce interesse per gli studi botanici e naturalistici [...] posto a nord di Cerkno, nel Tolminese, mise in luce la solida preparazione scientifica del Marchesetti.
Tra maggio e dell'Alto Isonzo, del Natisone, dei dintorni di Gorizia, dell'Istria e delle isole del Quarnero. Il M. riflette sulla diffusione ...
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GIBELLI, Giuseppe
Massimo Rossi
Nacque a Santa Cristina, presso Pavia, il 9 febbr. 1831 da Siro e Giuseppina Carnovali. Frequentò la facoltà di medicina dell'Università di Pavia, dove si laureò nel [...] . Garovaglio e specializzandosi nella sperimentazione, alla luce dei più recenti studi della scuola tedesca di S. Schwendener e H le piante cupulifere (castagni, faggi, querce) costante diffusione di formazioni di micelio fungino. Successivamente, B. ...
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CLARICI, Paolo Bartolomeo
Maria Letizia Strocchi
Figlio di Antongirolamo e Michelangela de' Vignai, nacque ad Ancona il 6 giugno 1664. Lasciata per sempre la città natale, si recò ancor giovane a Roma, [...] pubblicarle in un volume, che vide poi la luce soltanto postumo.
Negli ultimi anni della sua vita il C. visse a Udine, riproduzione). La seconda parte del libro ebbe anche stampa e diffusione a sé, poiché i consigli pratici in essa contenuti circa ...
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AVETTA, Carlo
Giuseppe Lusina
Nato a Torino il 13 marzo 1861, compì gli studi universitari a Roma, e vi fu poi assunto come assistente nell'Istituto botanico; qui rimase fino alla sua chiamata alla [...] al 1928), ebbe larga diffusione in Germania; eguale successo arrise in Italia all'opera dell'A., che si distingue e completano egregiamente la trattazione tedesca, e l'aver messo in luce, ogni volta che il testo ne offriva la possibilità, il ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...