GUERRALDA, Bernardino
Paolo Tinti
Nacque a Vercelli nella seconda metà del XV secolo; su di lui restano poche e frammentarie notizie. Già sul finire del XV secolo si trasferì a Venezia, così come Giovanni [...] mentre le seconde videro la luce solo nel novembre 1504. Non carattere popolare che ebbe notevole diffusione nel XVI secolo. Attribuibile al , pp. 43 s.; P. Giangiacomi, Sugli inizi dell'arte della stampa in Ancona (1512-50), in L'Archiginnasio, ...
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GIOVANNINI, Alberto
Carlo Vallauri
Nacque a Milano il 9 ott. 1912 da Giovanni e da Estella Cicognani. Il G. si mise in luce nell'ambiente giornalistico e politico di Bologna, dirigendo dal 1935 al 1938, [...] collaborazione con i giornali di destra a più larga diffusione, in particolare con il quotidiano romano d'informazione , Roma 1950, e a E. Sterpa Gli ultimi italiani(motivi della mia battaglia), ibid. 1954; fu anche tra i compilatori di Repubblica ...
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DE MAIO, Paolo
Mario Alberto Pavone
Figlio di Giovanni Pietro e di Ovidia Izzo, nacque a Marcianise (Caserta) il 15 genn. 1703.
Il De Dominici (1745), inserendolo tra i discepoli di Francesco Solimena, [...] Napoli.
La sua vasta produzione, che gli consentì una diramata diffusionedelle sue opere, e quindi del messaggio pittorico loro connesso, nei sulle quali alcune testimonianze epistolari hanno fatto luce, consentendo di riscoprire non solo una ...
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CERRETANI BANDINELLI, Pier Antonio
Nidia Danelon Vasoli
Nato a Siena il 25 ag. 1803 da Pier Antonio e Angela Belanti, dopo i primi studi nel collegio Tolomei tenuto dagli scolopi, studiò giurisprudenza [...] . Ma il Gallo presenta l'attività del C. sotto una diversa luce, affermando che in quegli anni era un promotore della Giovine Italia e si adoperava per la diffusionedelle idee mazziniane. È difficile valutare queste affermazioni; se i successivi ...
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MALANIMA (Magnanima), Luca
Marco Cini
Nacque a Calci, presso Pisa, da Francesco e da Luigina Rossi; fu battezzato nella locale prepositura il 3 marzo 1737. Pur non laureandosi, è certo che frequentò [...] lungo erroneamente attribuita a Raimondo Cocchi.
Le Lettere vedevano la luce dopo la sconfitta di Pasquale Paoli a Ponte Nuovo e repubblicana" di N. Machiavelli avevano aperto la strada alla diffusionedelle idee di Montesquieu. Per il M. la Corsica ...
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FAUSTO, santo
Francesca Laganà Luzzati
Secondo l'antichissima tradizione, che risale al sec. IX, F., agiografo e santo connesso con le origini del monachesimo benedettino, si sarebbe segnalato come [...] diffusione.
Racconta infatti Oddone che una volta, mentre era in viaggio con altri monaci alla volta della Borgogna ricevere conferma da scavi archeologici compiuti sul finire dell'Ottocento, che hanno portato alla luce un oratorio del sec. VI ed un ...
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BENACCI, Giovan Battista
Alfredo Cioni
Da un Alessandro di Benazzo bolognese - del quale si sa solo che viveva nel 1524 - nacquero due figli, Giovan Battista e Alessandro, il quale sembra essere stato [...] prodotto di questa nuova ditta vide la luce nel 1559, e fu l'opera dell'umanista udinese Francesco Robortello, che insegnava , vescovi, legati ostacolavano, con astio crescente, la diffusione del libro ed i suoi divulgatori: editori, tipografi, ...
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BERTOLOTTI, Mario
Maria Chiara Bossi
Nato a Torino il 7 luglio 1876 da Eugenio e da Adelina Battilana, vi conseguì nel luglio 1901 la laurea in medicina e chirurgia. Il mese successivo si sposò, e nell'autunno [...] individuale alla lucedelle moderne leggi della biologia, per lo stile erudito e brillante ottenne un premio dell'Accademia d note cliniche: ciò fu particolarmente utile ai fini delladiffusione di lavori. volti al medico generico rendendo operante ...
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FAÀ DI BRUNO, Carlo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque ad Alessandria il 4 genn. 1814, uno dei dodici figli (fra i quali anche Emilio, Giuseppe e Francesco si illustrarono in vari campi) di Lodovico, marchese [...] a Savona nell'ambito dell'insegnamento, in cui egli mise in luce straordinarie qualità umane, divenendo della Società economica, e fervente propugnatore delladiffusionedelle scuole tecniche a Savona. Per molti anni fece parte della commissione della ...
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GRIMALDI, Onorato
Alice Raviola
Nacque intorno al 1520 in un luogo imprecisato, secondogenito di Renato e di Tomasina Lascaris di Briga, figlia di Pietro e di Bartolomea dei marchesi di Ceva. Il padre [...] diffusione del culto riformato, in special modo ugonotto, assai vivo nella vicina Provenza. L'ambiguità della politica religiosa di Emanuele Filiberto e la probabile eterodossia della moglie messe in luce da molti studiosi non impedirono, infatti ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...