MARCELLINO da Civezza (al secolo Pietro Vincenzo Ranise)
Annibale Zambarbieri
Nacque a Civezza, presso Porto Maurizio, il 29 maggio 1822, figlio primogenito di Vincenzo e di Maria Frontieri. Nel modesto [...] dell'Era moderna.
L'opera, fitta di notizie, sfociava spesso in digressioni di carattere apologetico. L'intento di risvegliare in maniera agevole, tra i religiosi e i semplici fedeli, l'interesse per la diffusione per mettere in luce il ruolo del ...
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GHERARDI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nato ad Arezzo nel 1794, dopo essersi laureato in veterinaria fu arruolato con il grado di sottotenente veterinario nel reggimento Cacciatori a cavallo dell'esercito [...] Il suo primo coinvolgimento nelle trame cospirative venne alla luce nel 1821, allorché fu arrestato e processato; e paesane della civiltà italica, sua diffusione ad altre genti, perdita rinnovamento e durata di lei in Italia prima della fondazione ...
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CHIALAMBERTO, Domenico Simone Ambrosio conte di
Isabella Ricci Massabò
Nacque a Torino il 12 febbr. 1754 (Manno, Supplemento) dal conte Aleramo e Maria Teresa Scarandi Scala. Della famiglia Ambrosio, [...] dalle vicende rivoluzionarie, egli si mise ben presto in luce per la fedeltà alla Corona e l'intransigenza verso ogni era caduto il governo per le sue imprevidenze, la diffusionedelle idee rivoluzionarie fecero nascere in molti il desiderio di ...
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CHIAUDANO, Giuseppe
Andrea Camilletti
Nacque a Torino il 20 dic. 1858 da Giovanni Battista e da Catterina Raspi in una famiglia originaria di Chieri, imparentata con quella del teologo gesuita Giuseppe [...] pp. 39-53). Ma alcuni mesi dopo vennero clamorosamente alla luce le profonde divergenze che lo separavano dal Toniolo in merito all' fino al 1910, promuovendo la diffusionedelle Congregazioni mariane e lo sviluppo dell'opera dei "ritiri operai", ...
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DE DOMINICIS, Saverio Francesco
Franco Cambi
Nato a Buonalbergo (Benevento) il 22 marzo 1845 da Vincenzo e Nicoletta Marinari, seguì gli studi liceali nel capoluogo e nel 1864 si iscrisse, come allievo [...] che prese il nome di Partito nazionale della scuola, il quale ebbe anche un organo di diffusione dei suoi ideali (Annata pedagogica), che vide la luce a Milano nel triennio 1898-1901.
Nelle sue analisi della situazione scolastica in primo luogo il D ...
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CLEMENTI, Antonino
Giuseppe Moruzzi
Nacque a Catania l'8 febbr. 1888 da Gesualdo, professore di clinica chirurgica e rettore (1903-1905) dell'università di Catania, e da Rosina Landolina, di antica [...] nell'uomo epilettico mediante l'uso di lampi di luce a opportune frequenze. Il metodo ha notevoli applicazioni pp. 513-22; Sulla diffusione nell'organismo e nel regno dei Vertebrati e sulla importanza fisiologica dell'arginasi,ibid., XIII (1915), ...
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LAZZARELLI, Giovanni Francesco
Fiammetta Cirilli
Discendente di un antico casato, nacque a Gubbio il 5 apr. 1621 da Alessandro e da Gentile Crivelli. Fino ai quindici anni studiò nel seminario cittadino, [...] il L. si dedicò quindi a una ristampa dell'opera: verso la fine del 1691 vide così la luce La Cicceide legitima, recante l'indicazione di Parigi, la diffusione di numerosissime contraffazioni, sempre anonime, molte delle quali provenienti ...
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BOSIO, Giovanni (Gianni)
Alfredo Martini
Nato ad Acquanegra sul Chiese (Mantova) il 20 ott. 1923 da Barbato Lorenzo, fabbro di mestiere e socialista di ideali, e da Ida Pellegrini, conseguì la maturità [...] affiancare alla ricerca storica uno strumento di diffusione critica di tutte le forme di produzione delle classi operaie e contadine nel nostro paese, con l'obiettivo di scandagliare l'intera articolata realtà dei movimenti reali e portare alla luce ...
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D'ERASMO, Geremia
Bruno Accordi
Nacque a Carbonara (Bari) il 23 marzo 1887 da Pasquale e da Celeste Gigante. Nel 1908 si laureò in scienze naturali - con una tesi sull'età e la fauna dei calcari litografici [...] della specie dianzi citata; sono anche esaminate le condizioni geologiche che impedirono al meridionalis una vasta diffusione (quello di Fonte Campanile, presso Viterbo) e mette in luce le affinità morfologiche - soprattutto nella dentizione - con l' ...
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CAVALLI, Ferdinando
Giannantonio Paladini
Nacque a Chiari (Brescia) il 7 ott. 1810, primogenito di Paolo, conte di Sant'Orso, e di Elisa Renier. In quanto pronipote del penultimo doge di Venezia, Paolo [...] di Pietà (Venezia 1865), fatta la storia delladiffusione in Europa dell'istituzione, poneva la questione se fosse stata veramente parte del C. dell'impegno politico. Il primo volume della Scienza politica in Italia vedeva la luce a Venezia nel 1865 ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...