Nacque a Giugliano in Campania nel 1566, come risulta dal Libro I dei battezzati della parrocchia di S. Nicola in cui è riportata la data del 15 febbraio di quell'anno, sebbene Benedetto Croce ne collochi [...] l'autore si era deciso a mettere in luce questi suoi componimenti per riempire il vuoto lasciato della fiaba e il B., letterato barocco del '600; su questi punti si spiega la fortuna del genere favolistico in età barocca, e la sua ricca diffusione ...
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] a quella che all'epoca pareva la maggior diffusione, ma rifiutando esplicitamente le stolidità razzistiche di da G. Boni viene riportato in luce il lapis niger e un cippo con un'iscrizione.
La relazione dello scavo (eseguito in modo non impeccabile) ...
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GANDINO, Alberto
Diego Quaglioni
Nato a Crema (e non a Cremona, come ancora si legge in qualche moderna scheda biografica), presumibilmente tra il 1240 e il 1250, fu il maggiore dei "pratici" della [...] anni così turbolenti, stando al Cortese, videro la luce "importanti trattati di diritto e procedura penale: il penale , si accompagnano all'intensificazione dello sviluppo del procedimento inquisitorio, alla diffusione di istituti come il bando ...
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BONATTI, Guido
Cesare Vasoli
Scarse e contraddittorie sono le notizie relative al luogo e l'anno di nascita del B., che fu il più autorevole trattatista di astrologia del Medioevo italiano; poco o nulla [...] comprensione dei primi fondamenti della scienza dei cieli: d'altra parte, non trascura di porre in luce l'interesse aperto e influssi "positivi" e "negativi" della cura delle malattie; il che spiega la diffusione di questa parte del Tractatus, ...
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PERNA, Pietro
Marco Cavarzere
PERNA, Pietro. – Nacque a Villa Basilica, vicino a Lucca, nel 1519 circa, da Domenico, un piccolo proprietario terriero; ignoto è il nome della madre.
L’11 maggio 1533 [...] A dieci anni dalla morte di Castellion, tra il 1572 e il 1573, vedevano la luce presso Perna molti dei precedenti studi biblici dell’esule savoiardo: la Bibbia, una scelta dell’Antico Testamento e il Nuovo Testamento, in latino e in versione latina e ...
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BOITO, Camillo
Giuseppe Miano
Nacque a Roma il 30 ott. 1836, primogenito di Silvestro e di Giuseppina Radolinska. A quattordici anni incominciò a seguire i corsi dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, [...] 1881, pp. 596-611). All'insegnamento e alla diffusionedelle arti minori dedicò anche volumi: Ornamenti di tutti gli cui il Nardi vide un'anticipazione della "divagazione" panziniana. Di questo volume videro la luce sette edizioni: la terza, del ...
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BENTIVOGLIO D'ARAGONA, Marco Cornelio
Gaspare De Caro
Nacque a Ferrara il 27 marzo 1668 da Ippolito e Lucrezia di Ascanio Pio di Savoia. Era nipote del cardinale Guido Bentivoglio, che fu un punto di [...] infatti a lui dedicato, le vicende dell'Unigenitus in Francia sino alla morte di Luigi XIV, per "mettere in luce - come scrive lo stesso B., libelli, satire, motti, che avevano la più ampia diffusione alla corte e nella città: gli si rimproveravano i ...
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BINI, Carlo
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Livorno il 1º dic. 1806 da Giulio, commerciante di grasce originario di Fivizzano, e da Violante Milanesi, frequentò il collegio di S. Sebastiano, tenuto dai barnabiti, [...] (Montanelli,Memorie, p. 37). Si tenga del resto conto delladiffusione del sansimonismo, che aveva a Livorno un importante tramite. In è falsa, ingiusta, putrida in ogni sua fibra... La luce... è penetrata nelle forre più chiuse e ha rivelato le ...
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MAIDALCHINI, Olimpia
Stefano Tabacchi
Nacque a Viterbo il 26 maggio 1592 - o, secondo una meno affidabile tradizione, nel 1594 - da Sforza e da Vittoria Gualtieri. Apparteneva a una famiglia del medio [...] i membri della famiglia: la M., Camillo Astalli, Camillo Pamphili e Olimpia Aldobrandini, che in aprile diede alla luce un secondo figlio un'ampia e durevole diffusione, come la Vita di donna O. M. (Cosmopoli [ma Ginevra] 1666) dell'abate A. Gualdi, ...
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PASCARELLA, Cesare
Gabriele Scalessa
PASCARELLA, Cesare. – Nacque a Roma il 28 aprile 1858 da Pasquale, di origini ciociare, che, arruolatosi nella legione romana, partecipò alla guerra d’indipendenza [...] un sonetto romanesco senza titolo (poi In mare). Altre prose videro la luce il 10, 14, 21, 28 maggio e 26 giugno, sempre a episodi della storia di Roma, sorvolando sull’epoca imperiale (a parte Augusto e Nerone), fino alla diffusione del ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...