GORLA, Carlo
Fausto Ruggeri
Nacque a Milano, nella parrocchia di S. Babila, il 14 giugno 1862, da Francesco, cuoco, e Antonietta Barzaghi.
Dopo aver frequentato il ginnasio nell'istituto dei figli di [...] nel 1879 da Leone XIII per lo studio e la diffusionedella filosofia tomistica, allora in aperto contrasto con le nuove rafforzare la pietà, soprattutto nei sacerdoti. Videro così la luce: Lo studio scientifico e bibliografico nell'ascetica del clero ...
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EGIDIO da Milano (al secolo Giovanni Savini)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Milano, parrocchia di S. Ambrogio, il 29 ag. 1836, da Carlo Savini e da Carolina Zerbi, di famiglia benestante e di civile [...] capillare di diffusionedella rivista. Alla fine i superiori diedero il loro consenso, anche se solo a titolo di prova. Cosi, il 15 genn. 1870, gli Annali francescani videro la luce presso l'editore S. Maiocchi, con una prima tiratura di ottocento ...
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PARENT, Eugenio Pietro
Francesco Surdich
– Nacque a Chambéry l’11 aprile 1845 da Nicolò e Benedetta Berthet.
Nel 1860 entrò come allievo nella Regia Scuola di Marina di Genova e nel 1864 divenne guardiamarina. [...] osservare come a grande profondità, dove l’azione dellaluce solare era pressoché inesistente, la vita vegetale non risultava spenta: le alghe non apparivano per nulla impedite nella loro crescita e diffusione né dalla notte polare, né dalla bassa ...
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FAZZINI, Lorenzo
Raffaele Santoro
Nato a Vieste (Foggia) il 19 genn. 1787 da Tommaso e da Porzia Medina, seguì l'istruzione primaria nella città natale; studiò poi a Foggia, a Benevento e nel seminario [...] due specchietti) hanno misurato la pressione di radiazione dellaluce, prevista teoricamente da Maxwell nel 1860.
La quel periodo proibite le cerimonie pubbliche, per paura delladiffusione del contagio e nonostante una pioggia fittissima, moltissimi ...
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GIOVANNICCIO (Ioannicio) da Ravenna
Luigi Andrea Berto
La sua data di nascita deve collocarsi all'incirca tra il 660 e il 670, poiché egli è definito adolescente durante il periodo di governo di Teodoro [...] da Agnello evidenzia, oltretutto, la scarsa diffusionedella cultura (e della lingua) greca nell'Esarcato.
G. non a Costantinopoli, dove in pochi giorni si pose a tal punto in luce per la sua sapienza che il sovrano lo annoverò tra i suoi primates ...
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CASACCIA, Felice
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Genova il 24 maggio 1830 da Giuseppe e da Susanna Ghio. Di umile condizione familiare, il C. esercitò per tutta la vita il mestiere di pescivendolo, affiancandogli [...] essere attivamente presente sin dal 1856 quando si mise in luce come uno degli elementi più decisi all'azione; il fatto che fece di lui il suo uomo di fiducia impiegandolo nella diffusionedella stampa di partito, nella raccolta di fondi e, più tardi ...
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CALZA BINI, Alberto
Alessandro Calza Bini
Figlio di Edoardo e di Corinna Bini, nacque a Roma il 7 dic. 1881. Frequentò l'Accademia di Belle Arti di Roma, diplomandosi nel 1900, dal 1900 al 1927 svolse [...] Istituto nazionale di urbanistica (I.N.U.), e alla diffusionedella disciplina urbanistica in Italia dedicò molte energie, contribuendo alla impostazione perno della normativa urbanistica italiana e che, pur manchevole in molti punti alla lucedelle ...
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FONTANESI, Francesco
Olga Jesurum
Nacque a Reggio Emilia il 4 ott. 1751 da Giovanni e Chiara Prati. Compì i primi studi sotto la guida dello scenografo G. Bazzani e di P. Zanichelli, pittore di prospettiva; [...] un album (Raccolta di scene teatrali dei più celebri autori moderni, Bologna 1806) che contribuì alla diffusione del nuovo impiego dellaluce sulla scena.
Dalla collezione dei figli Saverio e Ignazio provengono i disegni del F. custoditi a Reggio ...
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PAGLIA, Enrico
Debora Trevisan
– Nacque a Mantova il 13 giugno 1834, primogenito di Luigi, sarto, e di Barbara Goffredi, casalinga. Dopo aver frequentato le scuole elementari fu avviato alla carriera [...] Antonio Stoppani. Contribuì all’ingresso e diffusionedella paletnologia in territorio mantovano tramite i contatti ). Mise così ben in luce la sua idea di paletnologia, cogliendo al meglio l’origine e lo sviluppo della disciplina: nata dalle scienze ...
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LABRUZZI, Pietro
Francesco Leone
Nacque a Roma nel 1738, primogenito di Giacomo Romano, fabbricante di velluti controtagliati, e di Teresa Folli, genovese.
Il L. - la cui iniziale formazione artistica [...] eseguita per la chiesa romana di S. Maria dellaLuce, nell'ambito degli interventi di decorazione voluti dai il tempio del Vero Gusto". La pittura del Settecento romano e la sua diffusione a Venezia e a Napoli… Atti…, Salerno-Ravello… 1997, a cura di ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...