CASONI, Guido
Claudio Mutini
Nacque a Serravalle (Treviso) nel 1561 da Annibale e da Cristina Moneta. Il padre aveva raggiunto una notevole agiatezza economica mediante fortunate imprese commerciali [...] , uno zibaldone di temi narrativi in ottave che ebbe notevole diffusione a Treviso dopo la prima edizione del 1615, a Le concitata magniloquenza dello scrittore napoletano l'equilibratura ancor classica dello stile tassesco. Alla luce di questa ...
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FELICE MARIA da Napoli (al secolo Gaspare Garzia Alonzo)
Mario Ajello
Nato il 6 febbr. 1712, probabilmente a Napoli, da genitori spagnoli, in molte fonti è indicato, oltre che con il cognome del padre [...] contribuì così, in un primo momento, alla diffusionedelle dottrine di Port-Royal in Italia. Successivamente, però peggio da M. F. Sansovino. Due anni dopo dette alla luce la Regola della vita, o de' costumi tratta dalla legge naturale che si mostra ...
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GOVEAN, Felice
Fulvio Conti
Nacque a Racconigi nel 1819 da Domenico e Vittoria Lubatto, probabilmente da un ramo della nobile famiglia Goveano, di origine portoghese, che, trasferitosi in quella località [...] stampa italiana dell'Ottocento.
Il giornale iniziò le pubblicazioni a Torino il 16 giugno 1848 ed ebbe caratteristiche editoriali e una linea politico-culturale che ne favorirono l'immediato successo e un'ampia diffusione (nel periodo risorgimentale ...
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FOLLI (Folius, Follius, Fuoli), Cecilio
Antonella Pagano
Figlio di una Ludovica di cui non si conosce il casato e di Ercole, appartenente all'illustre e rinomata famiglia di Fanano presso Modena, la [...] la sua guida, scrisse per il magistrato della Sanità una accurata relazione sulla diffusione e la gravità del contagio: Vero racconto ritocchi finali per essere editi ma che non videro mai la luce.
L'anno successivo il F. pubblicò un opuscolo di sole ...
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ABBATI OLIVIERI-GIORDANI, Annibale degli
Italo Zicàri
Nacque a Pesaro il 17 giugno 1708 da Camillo e da Lavinia Gottifredi. Studiò nel collegio di S. Francesco Saverio a Bologna, donde nel 1724 passò [...] parti a scrivere una storia di Pesaro, "mettere in luce tutto ciò che una storia avrebbe potuto portare e quel , ibid. 1780, aveva per primo trattato delladiffusionedelle fornaci in Italia e della loro distinzione, e dato molte tegole inscritte. ...
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PEZZOTTI, Giovanni
Gianluca Albergoni
– Nacque a Milano il 24 dicembre 1809, figlio cadetto di Carlo e Carolina Adrizzoli.
Il padre, originario di Trescore Balneario nella Bergamasca, si trasferì nei [...] una perquisizione da parte della polizia, che portò alla luce, oltre ad alcuni diffusione non solo dell’Italia del Popolo, ma anche delle pubblicazioni della Tipografia elvetica di Capolago e, per conto della giunta d’emigrazione italiana della ...
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FASOLO, Bernardino
Marzia Cataldi Gallo
Figlio di Lorenzo, nacque a Pavia nel 1489 come si ricava da una notizia pubblicata dall'Alizeri (II, pp. 237; III, p. 247), in cui si afferma che egli giunse [...] cinque anni nel 1494 da Pavia, dove era nato. Tuttavia alla lucedella lettura dei documenti relativi al padre Lorenzo (cfr. voce in contatti con l'ambiente lombardo, sia per la loro diffusione in Liguria favorita dalla presenza di Marco d'Oggiono ...
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GOZZADINI, Tommaso (Tommasino)
Gabriella Milan
Il nome del G. compare di frequente, anche nella forma abbreviata Masino, nei documenti - per lo più atti notarili - conservati negli archivi bolognesi [...] e autorevoli, il codice G.2.8.4 della Biblioteca Bertoliana di Vicenza portato alla luce dall'abate Andrea Capparozzo già nel 1872, dove si toscanizzato. Il Fiore di virtù ha avuto una larghissima diffusione nel corso del Trecento e fino a tutto il ...
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BERGA, Antonio
Giorgio Stabile
Della famiglia dei consignori di Borgaro Torinese, nacque a Torino intorno al 1535 da Luca. Compiuti i primi studi, poco più che sedicenne si trasferì all'università di [...] a Nizza per sorvegliame la convalescenza.
Nel 1565 videro la luce a Mondovì le prime opere del B.: una Paraphrasis la devozione per il maestro, ma anche la diffusionedell'aristotelismo padovano nelle università italiane.
Nel 1566, riaprendosi ...
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AMEYDEN, Teodoro
A. Bastiaanse
Il suo nome si trova scritto in molte maniere diverse: Amaiden, Amayden, Amaydenio, a Meyden, à Meijden, Amidenus, Amidenius, Amydenius, Amydenus, Amideno, Maiden. Nacque [...] contemporanee. L'opera ebbe grande diffusione e fu inserita nella collezione di Tesori della Corte di Roma (Bruxelles 1672), al nipote Filippo) di non volerla cioè dare alla luce ("extra parietes privatos non prodibit"): misura prudenziale, poiché ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...