FARIO, Leovigildo Paolo
Alessandro Porro
Secondogenito di Giovanni Maria e della nobile Cecilia Mangini, nacque al Borghetto di Asola nel dipartimento del Mincio (Mantova) il 16 sett. 1805 e fu battezzato [...] ; a partire dal 1850 al loro posto vide la luce la prima serie del Giornale veneto delle scienze mediche, diretto dallo stesso F., da A. a chi lo considerava dovuto a diffusione di liquido sieroso nel contesto della struttura corneale, in base a ciò ...
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BUONINSEGNI (Boninsegni), Tommaso
Ugo Tucci
Nacque da Alessandro a Siena verso il 1531 e gli fu imposto il nome di Claudio. Secondo una notizia dell'Ugurgieri Azzolini, accolta da Quétif-Echard e quindi [...] delle operazioni bancarie e commerciali del Cinquecento, specie in questioni come quella dei cambi. Perché abbiano una diffusione principî di diritto naturale, siano o meno rivelabili alla lucedelle Sacre Scritture, ed è la concezione che ogni potere ...
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DIONIGI da Borgo Sansepolcro (Roberti, de Roberti, Dionigi)
Maurizio Moschella
Nacque intorno al 1300 a Sansepolcro, nei pressi di Arezzo, forse dalla locale famiglia de' Roberti, della quale però non [...] luce grazie ad un ingegno vivacissimo e ad una profonda religiosità, fu inviato a Parigi per seguire i corsi della facoltà di teologia della Valerio Massimo iniziò la sua straordinaria fortuna e diffusione. Ricchissimo di glosse e di citazioni erudite ...
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MACCHIORO, Vittorio (Raffaele Vittorio)
Antonella Parisi
Nacque a Trieste il 29 nov. 1880 da Davide, commerciante, e da Noemi Lenghi. Iscrittosi alla facoltà di lettere dell'Università di Bologna, attratto [...] "liturgia orfica". Dopo un'analisi dell'orfismo, delle sue origini, manifestazioni e diffusione, il M. ne illustra le , fino a toccare le soglie della psicopatologia. Pubblicò Il gioco di Satana (Bari 1938), La grande luce (ibid. 1939) e Elisabetta ...
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CATANI, Francesco Maria Xaverio
Maria Augusta Timpanaro Morelli
Nacque a Firenze il 1° dic. 1755 (non, quindi, nell'anno 1728 come afferma il Capra, p. 24) da Filippo di Anton Raffaello e Maria Rosa [...] nel 1778 videro la luce a Firenze, nelle belle edizioni del Cambiagi, la prima e la seconda delle sue "tragiche feste anticuriale del C. ha un posto di rilievo, per la diffusione che conobbe e le discussioni che suscitò, l'opuscolo Ilpapa, che ...
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CAPORALE, Gaetano
Francesco Di Battista
Nacque il 15 nov. 1815 ad Acerra, grosso borgo agricolo in provincia di Napoli, da Gabriele e da Maria Basile. Il padre, proprietario (i fondi rustici dei Caporale [...] e della quale alcune anticipazioni avevano visto la luce sulla Rivista Sebezia: Dell'agro acerrano e delladelle carni; la diffusione di un'apicoltura razionale in modo da sfruttare le risorse delle "amene nostre contrade" e non esser tributari dell ...
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LIOY, Paolo
Fabio Zavalloni
Nacque a Vicenza il 31 luglio 1834, da Leopoldo, proprietario terriero discendente da una nobile famiglia di origine pugliese, e da Teresa Bonfornello Stazzone.
Durante gli [...] consentì di intensificare il proprio impegno in favore delladiffusionedell'istruzione fra i ceti disagiati: del resto, mondo ignoto "che illustra alla lucedella consueta formula conciliativa i materiali della demopsicologia" (Mutterle, p. 307 ...
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GUICCIARDI, Enrico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Ponte in Valtellina presso Sondrio il 6 nov. 1812 da Diego e da Teresa Delfini. La posizione sociale della famiglia - che era tra quelle di più antica [...] . si mise subito in luce come esponente del gruppo moderato (i cosiddetti campioni dell'opposizione legale) che faceva rivolta che aveva espresso tutto il malessere dell'isola e aveva favorito la diffusione di tendenze antiunitarie da un lato, ...
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GALLI, Antonio Andrea
Dario Busolini
Nacque a Bologna, il 30 nov. 1697, figlio di Sebastiano e Teresa Maria Mazzoni. Avviato alla vita religiosa, cominciò gli studi nel collegio dei gesuiti della sua [...] a Bologna per iscriversi al corso di teologia dell'Università. Laureatosi, tornò a Roma, ancora luce la pericolosità di talune sue affermazioni, che in Francia avrebbero potuto essere interpretate in senso giansenista, e sconsigliandone la diffusione ...
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BRUNELLI, Gustavo
Maurizia Cappelletti Alippi
Nacque a Roma il 18 giugno 1881 da Enrico e da Antonietta Favilli-Bacci; si laureò in scienze naturali a Roma con una tesi che aveva preparato, sotto la [...] della formazione dei cromosomi bivalenti, uno di origine paterna, l'altro materna, nella meiosi, il modo del loro appaiamento (uno accanto all'altro o uno dopo l'altro), e la loro ripartizione nelle cellule figlie, fatta alla luce la diffusione e ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...