FORTUNY (Fortuny y Madrazo), Mariano
Federica Di Castro
Nacque a Granada, in Spagna, l'11 maggio 1871 da Mariano Fortuny y Marsal e da Cecilia de Madrazo.
Nel 1873 era a Roma dove il padre, pittore [...] , detta in seguito "Cupola Fortuny", da installare sul fondo del palcoscenico con il risultato di una diffusione completa dellaluce sulla scena (scritti dedicati dal F. all'illuminazione teatrale e alla scenografia sono pubblicati da Isgrò, 1986 ...
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IROLLI, Vincenzo
Monica Vinardi
Nacque a Napoli il 30 sett. 1860 da Luigi e da Clotilde Fedele. Tra il 1877 e il 1880 studiò presso l'Istituto di belle arti di Napoli, dove ebbe come maestri G. Toma, [...] che, iniziata negli anni Sessanta trovò più vasta diffusione nei decenni seguenti. Si trattava dell'affermazione di tematiche affini a quelle di A. più mossa e sfaldata in virtù del potente effetto dellaluce sul colore (Valente, 1995, p. 397).
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ANDREA da Bologna
Enrico Castelnuovo
Sotto questo nome sono state riunite opere che probabilmente, come ha proposto il Longhi (v. oltre), sono di due diversi artisti della seconda metà del sec. XIV: [...] documentarie, due opere, portate già da tempo in luce dal Cavalcaselle: un polittico nella pinacoteca di Fermo ( Marche, I, Pesaro 1929, p. 301; L. Coletti, Sull'origine e la diffusionedella scuola romagnola nel '300, in Dedalo, XI, t. I (1930-31), ...
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FRANCESCHI, Piero
Ronald W. Lightbown
FRANCESCHI (Della Francesca), Piero (dei).- Nacque a Borgo San Sepolcro (oggi Sansepolcro), primogenito di Benedetto di Piero e di Romana, figlia di Pierino di [...] mostra un'evidente ripresa della tecnica di Rogier van der Weyden nell'emulazione dello scintillio dellaluce e del broccato d essere uno dei centri di diffusione. La scena, che si svolge in una regale stanza delle udienze, è racchiusa entro una ...
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PALLADIO, Andrea
Guido Beltramini
PALLADIO, Andrea. – Figlio di Pietro detto ‘della Gondola’, nacque a Padova nel 1508.
Città e data di nascita sono state oggetto di discussione a partire dal Settecento. [...] evitano soffitti a travi di legno, a luce limitata e vulnerabili al fuoco. Nell’invenzione palladiana ; L. Puppi, Il doppio enigma della morte e della resurrezione di P., in Unità e diffusionedella civilta veneta. Relazioni e comunicazioni… Convegno ...
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GIUSTINIANI, Vincenzo
Simona Feci
Luca Bortolotti
Franco Bruni
, Nacque il 13 sett. 1564 nell'isola egea di Chio, territorio della Repubblica di Genova, da Giuseppe di Benedetto del ramo de Nigro [...] lettere di Roma, che dicono essere uscita in luce la Galeria Justiniana, a spese del marchese Justiniano, diffusionedella pandora (liuto attiorbato), dell'arpa doppia, dell'organo e del cembalo, del liuto, della viola bastarda, della chitarra, della ...
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FOLO, Giovanni
Rossella Leone
Nacque a Bassano il 20 apr. 1764 da Pietro, agiato possidente, e da Angela Bravo. Dopo una formazione nella città natale con il pittore Giulio Golini, fu allievo a Venezia [...] collaborava alla diffusione commerciale al Nord delle stampe del F., testimoniano l'intensificarsi della sua attività cui già e evidente una forte sensibilità nell'interpretazione della diversa qualità dellaluce e della materia (Ep. Rem., X, I, 2349; ...
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LUTERI, Giovanni (Giovanni Francesco), detto Dosso Dossi
Alessandro Serafini
Non c'è certezza sul luogo e sulla data di nascita del L., ma la documentazione finora scoperta suggerisce di collocare quest'ultima [...] Mantova e la famiglia Gonzaga, gettano una luce nuova sugli anni dell'educazione del giovane artista e permettono di riconsiderare corte, come Leone Ebreo e Mario Equicola.
La diffusionedella fama dei Dossi nell'Italia settentrionale è confermata ...
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DE ROSSI (de' Rossi, de Rossi, de Rubeis), Angelo
Helga N. Franz-Duhme
Nacque nel 1671 a Genova da un artigiano di nome Luca; non sono attestate parentele con altri artisti omonimi. Sin da piccolo aveva [...] pesanti drappi che allo stesso tempo semplificano ed evidenziano le forme dei corpi. La diffusione uniforme dellaluce contribuisce alla solennità generale della composizione. Il D. manifestò in questa scultura quello stile che Carlo Maratti affermò ...
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HERMANIN (Hermanin di Reichenfeld), Federico
Paola Nicita
Nacque a Bari il 16 sett. 1868, da Federico Leopoldo e Camilla Marstaller, entrambi protestanti appartenenti a famiglia di origine austro-tedesca.
Il [...] dal XV al XVIII secolo. Il suo contributo alla diffusionedella conoscenza dell'incisione non si esaurì, comunque, con questa prima alla luce del rapporto con Arnolfo di Cambio, sottolineando l'apporto di Arnolfo nell'organizzazione compositiva della ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...