LEPTIS MAGNA
A. Bonanni
(gr. ΛέπτιϚ, ΛέπτιϚ Μεγάλη)
Città della Tripolitania (Libia), tra le più antiche colonie fenicie dell'Africa, il cui nome latino (L. o Lepcis) origina dalla denominazione punica [...] 1964).Le principali emergenze monumentali della città, messe in luce dagli scavi italiani iniziati nel 1921 , Milano 1964; A. Di Vita, La diffusione del cristianesimo nell'interno della Tripolitania attraverso i monumenti e sua sopravvivenza nella ...
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Vedi SELINUNTE dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SELINUNTE (v. vol. vii, pp. 175-188)
V. Tusa
Gli ultimi studî, connessi in gran parte con gli scavi effettuati in Sicilia dalla fine della guerra, ed in particolare [...] sull'acropoli hanno messo chiaramente in luce, principalmente, la facies punica di Selinunte , L'irradiazione della civiltà greca nella Sicilia Occidentale, ibid., VIII, 1962, pp. 153 ss.; J. Marconi Bovio, Sulla diffusione del bicchiere campaniforme ...
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PICENA, Civiltà
S. Puglisi
Nel suo aspetto di maggiore sviluppo e di caratterizzazione, la civiltà p. sorpassava alquanto i confini del territorio indicato dai Romani come Picenum, estendendosi la sua [...] meridionale che rappresenta un'area particolare di diffusione di testimonianze epigrafiche "protosabelliche". Il gruppo nordico alla chiarificazione del problema delle origini picene, ponendo nella giusta luce le componenti appenniniche e ...
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AULNAY-DE-SAINTONGE
M.-T. Camus
(lat. Aunedonnacum)
Città della Francia occidentale (dip. Charente-Maritime), segnata come Aunedonnacum nella Tabula Peutingeriana, nel sec. 10° fu sede di una viscontea [...] delle navate laterali contrastano le spinte della navata centrale, che di conseguenza non riceve alcuna illuminazione diretta: la luce cantieri. La diffusione di questo cantiere segnò le ultime, ma non meno importanti, espressioni dell'arte romanica ...
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GIBERTONI (Ghibertoni), Carlo Francesco
Alfonso Garuti
Figlio di Paolo e di Caterina Soleri, nacque a Carpi, nel Modenese, il 21 dic. 1635, e fu battezzato nella chiesa collegiata dell'Assunta il giorno [...] della cattedrale, Libro dei battezzati, VI, c. 173 n. 170). A partire da Cabassi (ms. 1784) il G. è stato confuso con un omonimo artigiano attivo nei primi anni del secolo XVII; e solo in tempi recenti si è fatta luce tra produzione e diffusione, in D ...
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OCEANO (᾿Ωκεανός)
H. Sichtermann
È in Omero (Il., xiv, 201) ancora l'origine non personificata di tutte le cose, rappresentato come un grande fiume (Il., xvi, 151) che scorre attorno alla terra. Questo [...] ciò mette in luce un tratto caratteristico della sua natura. Nel della Villa Albani, sono rifacimenti più liberi. La maschera di O. - adatta specialmente alle arti disegnative - non è finora documentata nell'arte preromana: essa ebbe larga diffusione ...
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THEOS MEGAS (Θεὸς Μέγας)
G. Bordenache
Divinità attestata in alcune città greche del Ponto Sinistro- Histria, Tomis (?), Dionysopolis, specialmente Odessos (Varna)- dall'inizio dell'epoca ellenistica [...] dedica tracciata sull'architrave marmoreo di un tempietto dorico venuto recentemente in luce dagli scavi di Histria (1956-57); il tempio, databile all greca? tracica? La massima diffusione del culto sull'area dell'attuale Bulgaria (antica Tracia) ...
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Vedi CANNE dell'anno: 1959 - 1973
CANNE (Cannae, Κάνναι)
M. Gervasio
A metà strada tra Barletta e Canosa, a 10 km dal mare, sulla riva dell'Ofanto, sorge la collina per lunga tradizione designata col [...] ceramica neolitica e dell'Età del Bronzo. Un menhir vi segna il termine più settentrionale delladiffusione di quei nelle varie direzioni, a quasi 1 km a S dell'antica città venne alla luce un vasto ossuario che si estendeva compatto per 23. ...
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BIASIOLI (Biasoli), Angelo
Fabia Borroni
Mancano notizie biografiche di questo incisore e calcografo, meno noto come disegnatore, che sarebbe nato a Bassano nel 1790. La sua attività, che i repertori [...] luce, all'acquatinta, sempre verso il 1820, "presso Gio. Pietro Giegler", una serie fortunata, la Nuova raccolta delle principali vedute interne ed esterne delladiffusione. Nel 1824 il B., in collaborazione con G. Castellini, incise l'interno della ...
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Vedi POTAISSA dell'anno: 1965 - 1973
POTAISSA (Patavissa, Patabissa, Παταουίςςα)
I. I. Russu
Località della provincia romana Dacia Porolissensis, oggi Turda, presso Cluj, sulla riva sinistra del fiume [...] della città romana si estendono per una superficie di circa km 4 × 3. Occasionali ritrovamenti dovuti in generale a lavori agricoli ed edilizi hanno messo in luce è di singolare importanza - per la diffusione del cristianesimo in Dacia - una gemma ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...