MANFREDI, Bartolomeo
Enrico Parlato
Figlio di una non meglio identificata Maddalena e di Mercurio, definito "messere" per indicare uno stato sociale non mediocre (Merlo, 1986, p. 44), nacque, e fu battezzato [...] Honthorst e H. Terbrugghen.
Di certo la diffusionedella sua maniera si lega allo straordinario interesse di 3-4, pp. 25-37; M. Pulini, Un M. alla luce del sole, in Studi di storia dell'arte, IV (1993), pp. 303-313; C. Caneva, Cremona per ...
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GIROLAMO da Treviso, il Vecchio
Alessandro Serafini
L'identificazione dell'artista, attivo nel Trevigiano negli ultimi tre decenni del Quattrocento, al quale vanno attribuiti i dipinti accomunati dall'identica [...] in Bragora a Venezia del 1478. Tuttavia lo studio aggiornato dellaluce, che conferisce un efficace risalto plastico, consiglia di collocare a Treviso trovò fertile terreno di diffusione nell'ambito delle arti figurative, dalle miniature del Maestro ...
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Vedi ARCO dell'anno: 1958 - 1994
ARCO
G. Nicolosi
G. Matthiae
Considerato dal punto di vista costruttivo, è una struttura curva con la quale si supera uno spazio, che suole chiamarsi la luce, la corda, [...] formanti un vertice ed aventi i centri, spesso, ai due terzi dellaluce. Vi sono a. a guisa di ferro di cavallo, a 'invenzione e la diffusione del tipo di a. detto "a ferro di cavallo", ma altri adducono l'esempio etrusco della Tomba del Granduca ...
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Albero
C. Lapostolle
A. Santoro
OCCIDENTE
di C. Lapostolle
L'uso di raffigurare a., sia con intenti puramente decorativi, sia con contenuti di carattere simbolico, passò, senza apparente soluzione [...] tale scopo. La designazione dell'a. della conoscenza come origine materiale della croce non conobbe una diffusione significativa se non a di un a. della vita, assunto nel manicheismo a simbolo del regno dellaluce: come suggerisce Klimkeit ...
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Vedi VILLA dell'anno: 1966 - 1973
VILLA (v. vol. vii, p. 1166-1172)
D. Scagliarini
E. Salza Prina Ricotti
Red.
D. Scagliarini
E. Salza Prina Ricotti
Nell'ambito delle ricerche recenti, i risultati [...] augusteo della classis praetoria a Ravenna), oltre a fornire conferma delladiffusionedella pianta meridionale della Iugoslavia, a Višići, presso Čapljina, lungo la strada Narona-Sarajevo, scavi recenti hanno portato completamente alla luce i ...
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GIOVANNI II il Buono, Re di Francia
M. Di Fronzo
Figlio di Filippo VI di Valois e di Giovanna di Borgogna, G. nacque il 24 aprile 1319 a Le Gué de Maulny presso Le Mans (dip. Sarthe). Il 28 luglio del [...] all'oreficeria, G. è noto per aver favorito la diffusionedella musica. Collezionista di nuovi strumenti, il suo Hôtel du Valois, 1327-1393, a cura di S. Luce, Paris 1862; Jean Froissart, Chroniques, a cura di S. Luce, G. Raynaud, VI-X, Paris 1876- ...
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LINGUADOCA
M. Durliat
(franc. Languedoc)
Regione storica della Francia meridionale, fra il basso Rodano a E, l'Ariège a S-O, il golfo del Leone a S e il rilievo delle Cevenne a N-O. I principali centri [...] la L. costituisce un territorio che copre solo una parte della zona di diffusionedella lingua d'oc e la sua origine non è linguistica ma dell'altezza, riduzione dellaluce, ovvero delle aperture, a vantaggio delle superfici murarie, modifica della ...
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FRIULI-VENEZIA GIULIA
G. Valenzano
Regione orientale dell'Italia settentrionale, nata dopo la seconda guerra mondiale dall'unione della prov. di Udine, fino ad allora inclusa nel Veneto, e della parte [...] Uno scavo condotto nel 1987 ha messo in luce strutture murarie identificate con quelle dell'antico monastero benedettino di S. Maria in modello della basilica di Aquileia ingrandita da Poppone è stata rilevata nella diffusionedella rielaborazione ...
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PHILOXENOS (Φιλόξενος, Philoxenus)
P. Moreno
1°. - Pittore di Eretria, forse del demo attico di questo nome, o della città dell'Eubea. È noto da Plinio, che lo ricorda con Ariston ed Aristeides tra i [...] effetti luministici, documenta anche la diffusione e la fortuna della più importante novità stilistica rappresentata per noi dal quadro con la battaglia di Alessandro: la vivacità cioè della soluzione del problema dellaluce. Questa infatti, non solo ...
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GIACOMO il Maggiore, Santo
T. Iazeolla
Il nome Giacomo individua nel Nuovo Testamento due apostoli: G. detto il Maggiore, perché fu uno fra i primi a essere chiamato dal Signore (Réau, 1958), figlio [...] allude indirettamente alla forza vivificante dellaluce generatasi al momento della trasfigurazione di Cristo, a cui partire dalla fine del sec. 12°, con la maggiore diffusionedella leggenda spagnola di G. patrono dei pellegrini, divennero sempre ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...