D'ORSI, Achille
Luciana Soravia
Nacque a Napoli il 6 ag. 1845 da Giovanni e Giovanna Feola. Nel 1857 si iscrisse al Reale Istituto di belle arti di Napoli, dove frequentò la scuola di scultura allora [...] e irregolari, accentuandone i contrasti di luce ed esaltando le qualità cromatiche delle materie adoperate.
In questi anni a livello nazionale, contribuì con la sua opera alla diffusionedella scultura realista in Italia. In particolare a Milano, ...
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BARTOLOZZI, Francesco
Alfredo Petrucci
Nacque a Firenze il 25 sett. 1728 da Gaetano, pistoiese, e da Maddalena Pieri. Suo padre, che aveva bottega di orefice sul Ponte Vecchio, pensava di fame senz'altro [...] Gabbiani che I. Hugford andava preparando e che avrebbe poi visto la luce nel 1782. Il 24 ag. 1748 partì per Venezia, centro fra i più reputati d'Europa di produzione e di diffusionedella stampa incisa. Giuseppe Wagner lo ospitò nella sua casa e gli ...
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gotica, arte
Flaminia Giorgi Rossi
L'ultimo grande stile europeo dell'arte medievale
Il luogo di nascita e di diffusione del gotico è la Francia settentrionale. Il termine gotico venne usato originariamente [...] unico, la diffusione del nuovo stile è frammentaria e frenata dalla presenza dello stile romanico, dellaluce. Così hanno anche un significato simbolico, perché la luce ‒ metafora della grazia divina ‒ giunge al fedele tramite la mediazione della ...
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SAN BENEDETTO PO
G. Zanichelli
Centro, in prov. di Mantova, sviluppatosi intorno all'abbazia sorta in origine su un isolotto formatosi nell'alveo del Po alla sua confluenza con il fiume Lirone, ora [...] in uno dei principali centri di diffusionedella riforma gregoriana. L'abbazia fu obiettivo delle mire di Enrico IV (1054-1106 del 1989-1990 nella sala capitolare hanno portato alla luce tracce di cinque strati pavimentali e di una fondazione ...
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FORTUNY (Fortuny y Madrazo), Mariano
Federica Di Castro
Nacque a Granada, in Spagna, l'11 maggio 1871 da Mariano Fortuny y Marsal e da Cecilia de Madrazo.
Nel 1873 era a Roma dove il padre, pittore [...] , detta in seguito "Cupola Fortuny", da installare sul fondo del palcoscenico con il risultato di una diffusione completa dellaluce sulla scena (scritti dedicati dal F. all'illuminazione teatrale e alla scenografia sono pubblicati da Isgrò, 1986 ...
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IROLLI, Vincenzo
Monica Vinardi
Nacque a Napoli il 30 sett. 1860 da Luigi e da Clotilde Fedele. Tra il 1877 e il 1880 studiò presso l'Istituto di belle arti di Napoli, dove ebbe come maestri G. Toma, [...] che, iniziata negli anni Sessanta trovò più vasta diffusione nei decenni seguenti. Si trattava dell'affermazione di tematiche affini a quelle di A. più mossa e sfaldata in virtù del potente effetto dellaluce sul colore (Valente, 1995, p. 397).
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ANDREA da Bologna
Enrico Castelnuovo
Sotto questo nome sono state riunite opere che probabilmente, come ha proposto il Longhi (v. oltre), sono di due diversi artisti della seconda metà del sec. XIV: [...] documentarie, due opere, portate già da tempo in luce dal Cavalcaselle: un polittico nella pinacoteca di Fermo ( Marche, I, Pesaro 1929, p. 301; L. Coletti, Sull'origine e la diffusionedella scuola romagnola nel '300, in Dedalo, XI, t. I (1930-31), ...
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Piero della Francesca
Flaminia Giorgi Rossi
Il pittore dell’armonia ideale
Piero della Francesca, vissuto nel 15° secolo, con la sua pittura limpida e rigorosa rivela una conoscenza profonda – espressa [...] dal pittore come uno schermo per riflettere una luce chiara su tutte le figure. Queste sono costruite per mercanti, e De prospectiva pingendi), che hanno contribuito alla diffusionedella sua fama. Nel suo trattato sulla prospettiva, composto tra il ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] riscatto della prima umanità peccatrice.
Separazione dellaluce dalle tenebre (Genesi 1, 1-5).Nel principio della Creazione ’«empietà». Il dibattito si allargò, anche grazie alla rapida diffusione di copie dipinte e di incisioni in tavole uniche o ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] 1440 in poi che se ne vide una diffusione eccezionale. I libri ermetici, e poi Giamblico e della Terra diventa un assurdo; alla dignità dell’uomo ritrovata nella centralità della mente corrisponde la centralità del Sole come fonte dellaluce e della ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...