ASSISI
A. Tomei
(lat. Asisium)
Città dell'Italia centrale situata sulle propaggini occidentali del monte Subasio, in posizione dominante, all'ingresso della valle umbra. Insediamento di origine preromana, [...] delle istituzioni comunali, il Duecento assisiate resta storicamente contrassegnato dallo sviluppo e dalla diffusione chiusa da una parete - di cui sono state rimesse in luce le fondamenta in occasione del più recente rifacimento del pavimento (1947 ...
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UMBRIA
P. Scarpellini
Regione dell'Italia centrale, tra Toscana, Marche e Lazio, compresa nell'alto e medio bacino del Tevere e limitata verso E dalla catena appenninica.
Storia e urbanistica
I confini [...] Dall'esempio di Ferentillo sembrerebbe derivare la relativa diffusione nella regione della tipologia a T, presente nel S. Benedetto v.). È possibile, alla luce di una recente revisione dei dati relativi a questo settore della facciata, che si debba ...
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MARCHE
E. Simi Varanelli
Regione dell'Italia centrale, bagnata a E dal mare Adriatico e confinante a N con la Romagna, a O con la Toscana e l'Umbria, a S con il Lazio e l'Abruzzo. Esteso dallo spartiacque [...] alla luce (Nestori, 1992) -, assolse la funzione di nucleo di partenza del complesso architettonico dell'attuale . 1991); E. Simi Varanelli, La tipologia delle chiese a sala e la sua diffusione nelle Marche ad opera degli Ordini mendicanti nei ...
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PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] il termine godé di una diffusione europea; innumerevoli sono infatti le ambienti principali che prendevano luce da strette aperture e dovevano P. Porta, Il centro del potere: il problema del palazzo dell'esarco, in Storia di Ravenna, II, 1, Dall'età ...
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VENEZIA
G. Lorenzoni
Città del Veneto, capoluogo della regione, distesa tra le coste e le isole lagunari.In età romana V., come città urbanisticamente organizzata, non esisteva. La Regio X dell'Impero [...] immagini dei Ss. Biagio e Cataldo e, di dimensione più piccola, quella della beata Giuliana in abito benedettino. Non è di grande pregio, ma interessante per la diffusione di tipologie di tradizione occidentale (Moretti, in Venezia e Bisanzio, 1974 ...
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DOMENICANI
S. Romano
L'Ordine religioso dei Frati Predicatori (Ordo Praedicatorum) fu fondato da s. Domenico di Guzman (ca. 1175-1221) e dal suo nome deriva la denominazione di D. con cui esso è comunemente [...] finalità - lotta contro l'eresia, rinnovamento della vita cristiana alla lucedella parola del Vangelo - furono approvate nel nel 1222, svolgendo un ruolo primario per la diffusione in quella regione dell'architettura gotica -, la chiesa di S. Maria ...
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COPTI
L. D'Adamo
Il termine C. indica gli Egiziani di religione cristiana, gli unici tra gli abitanti dell'od. Egitto che possono essere considerati a buon diritto i discendenti degli antichi Egizi. [...] Importante per l'evoluzione religiosa del paese fu la diffusionedell'eresia monofisita avvenuta all'epoca del patriarca Dioscoro ( tempo o rimosse dagli egittologi per rimettere in luce gli strati di decorazione sottostanti. Costituisce un'eccezione ...
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VITERBO
M.G. Bonelli
(Castrum Viterbii, Bitervo, Viterbio nei docc. medievali)
Città del Lazio, capoluogo di provincia, situata ai piedi dei monti Cimini.
Urbanistica
Il nucleo più antico della città [...] 1912), tesa a recuperare l'aspetto tardoromanico della chiesa, portò alla luce la cripta anulare posta sotto la zona Serra, 1972, p. 75; M.G. Bonelli, 1995). La diffusione massiccia del capitello a crochets testimonia a V. l'avvenuta penetrazione di ...
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AVIGNONE
E. Castelnuovo
(lat. Avenio; franc. Avignon)
Città della Francia meridionale, capoluogo del dip. della Vaucluse, situata sulle rive del Rodano, immediatamente a N della pianura della Bassa [...] resti, frammenti significativi di decorazione sono venuti alla luce nel 1969 nella c.d. sala del Conclave invio a orafi parigini di suoi disegni, illumina una via delladiffusione nel Nord della sua pittura.
Oreficerie e smalti
Un altro campo in cui ...
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CANTIERE
G. Binding
Termine originariamente indicante la grossa trave cui venivano appoggiati gli scafi in costruzione, utilizzato modernamente per definire l'area occupata da un edificio in fase di [...] , 1987).L'Italia gotica, nella fase iniziale delladiffusione del nuovo sistema architettonico, subì certamente, a 1935, pp. 5-70; V. Crispolti, Santa Maria del Fiore alla luce dei documenti, Firenze 1937; W. Paatz, Werden und Wesen der Trecento- ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...